Passa ai contenuti principali

BANDO INUTILE, CONTO SALATO: 51.240 EURO

Continuo a occuparmi delle conseguenze della puttanata al Museo del Cinema; un po' perché sono curioso di vedere come va a finire, e molto perché sono convinto che non sia finita qui.
Tra l'altro aspetto che Alberto Barbera firmi il contratto annuale (non ha ancora firmato, carini: credo stia cercando di capire se siete uomini o ciaparatt). Se firmerà, restando alla direzione salverebbe il culo ai fanfaroni che hanno combinato 'sto bel casino e si imporrebbe un anno di rotture di palle e fatiche inutili. Fossi al posto suo non firmerei, e li manderei pure a cagare. Ma per fortuna dei fanfaroni non sono al posto suo.
Nell'attesa della prossima puntata mi dedico a piccoli lavoretti di contabilità, dato che qualcuno dovrà pagare la Praxi per l'inutile bando che ha portato a un bel nulla di fatto e a una clamorosa figura dimmerda per l'intera città.
Come ho scritto in un post ieri sera, ufficialmente non è dato di sapere quanto ci costerà la simpatica cazzata. Girano voci allarmistiche (50, 60, fors'anche 70 mila euro) ed esistono precedenti tranquillizzanti (i 5 mila più Iva spesi dal Circolo dei Lettori per trovarsi una direttrice).
Posso smentire (in parte) gli allarmismi, e deludere (molto) le speranze. A quanto mi risultata, la fattura totale di Praxi per l'inutile bando assommerebbe a 51.240 euro, di cui 25 mila solo per la consulenza vera e propria (cioé per la gestione del bando e conseguente selezione) mentre il resto sono l'Iva e il costo delle inserzioni su tre quotidiani con cui si è ritenuto utile pubblicizzare questa bella trovata del bando.
Ora, non mi metto io a fargli le pulci. Se il presidente Damilano ha eventualmente ritenuto congrua la richiesta di 25 mila euro per la consulenza, avrà avuto i suoi buoni motivi, e una situazione diversa da quella del Circolo dei Lettori e del Museo Egizio. Presumo a rigor di logica che nella decisione abbia avuto parte per dovere d'ufficio anche il coordinatore generale del Museo del Cinema, Daniele Tinti, il signore che il Comune voleva come direttore.
La spesa di 51.240 euro è sul bilancio del Museo del Cinema, quindi i soldi (salvo contestazioni) usciranno dalle casse della Mole. Pazienza, vuol dire che faranno una mostra in meno. Ecchessaramai. I musei sono mica lì per fare le mostre, bensì per consentire a lorsignori di trastullarsi con i bandi inutili. Però trasparenti. Ohssìsì, tanto tanto trasparenti.

Commenti

  1. Gentile Sig. Ferraris, mi può spiegare perchè la Praxi opera in regime di sostanziale monopolio, per avallare scelte già fatte a monte ed per ammantare di una qualche legalità nomine che non si vogliono fare apertamente, con costi anche rilevanti.

    Grazie
    Marco suo fedele lettore

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me lo domanda? Lo chieda ai suoi rappresentanti democraticamente eletti col suffragio universale, garantendo trasparenza e onestà.

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...

CULICCHIA DIRETTORE DEL CIRCOLO

Uscito sul Corriere e non disponibile on line. È andata come era previsto, e logico: Giuseppe Culicchia è il nuovo direttore del Circolo dei Lettori. Nomina scontata, se solo si considera il curriculum: scrittore affermato in Italia e pubblicato anche all'estero; solidi legami sia con la scena culturale cittadina, sia con l'editoria nazionale; esperienza nel mondo dei giornali; una lunga collaborazione con il Salone del Libro; apprezzato anche al Circolo, dove dirige un festival letterario, «Radici», di ottima qualità. Insomma, il perfetto kit del candidato naturale alla successione di Elena Loewenthal, anche a prescindere dall'endorsement – alquanto sfacciato – del fratello d'Italia Maurizio Marrone; endorsement che a Culicchia ha fatto più male che bene, facendone involontario oggetto di scontri di potere e appiccicandogli addosso un'etichetta «politica» che dubito gli appartenga e comunque non s'è avvertita nelle sue scelte alla direzione di «Radici», onestam...