Scusate il ritardo: Massimo Bray adesso è davvero presidente |
Resta difficile da comprendere l'utilità pratica della mossa, dato che Montalcini continuerà a fare il lavoro che ha fatto bene in questi mesi, e Bray sarà una figura di mera rappresentanza. Forse una garanzia per i ministeri, il MiBACT e il Miur, che dovrebbero entrare nella nuova compagine societaria, ma ancora non sono entrati e non sembrano intenzionati a farlo, almeno nel breve periodo.
Bray diventa presidente dopo un tira-e-molla che dura da agosto; e lo diventa senza che sia stato approvato il nuovo Statuto (ai ministeri non piace), atto non solo formale che per mesi e mesi è stato indicato come indispensabile premessa perché Bray accettasse la nomina.
Spero che voi ne capiate qualcosa, io ci ho rinunciato. I politici dicono che la nomina di Bray è anche un atto di riconoscenza verso chi si è speso e "ci ha messo la faccia" quando il Salone sembrava spacciato. I politici sanno certamente molte cose che io non so. Ad ogni modo è una nomina molto "romana", questo è lampante.
La Rai non si defila
Prima di pubblicare il comunicato dell'ufficio stampa del Salone del Libro (ovviamente depurato dal profluvio di maiuscole e dei "dottor qui e dottor là") aggiungo ancora una notizia, buona: la Rai ha scelto la via della par condicio nei confronti dei saloni rivali di Torino e Milano, quindi sarà presente sia a Rho Fiera sia al Lingotto con lo stesso stand, le stesse forze e lo stesso progetto, compresi i programmi in diretta.
Il comunicato del Salone
"Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, riunito oggi presso la sede torinese di via Santa Teresa, ha accolto le dimissioni da presidente di Mario Montalcini, che rimane in carica come consigliere d’amministrazione.Il CdA ha quindi preso atto della nomina quale consigliere d’amministrazione, in qualità di presidente della Fondazione per il Libro, di Massimo Bray.
Il CdA ha successivamente nominato vice-presidente con deleghe esecutive, gestionali e di rappresentanza dell’Ente Mario Montalcini.
Il Consiglio ha altresì fissato la conferenza stampa di presentazione del programma del 30° Salone Internazionale del Libro per il giorno giovedì 27 aprile alle ore 10.30 presso l'Aula del Parlamento Italiano di Palazzo Carignano.
Nella lettera di nomina, l’Alto Comitato di Coordinamento saluta il presidente Massimo Bray quale «personalità di altissima levatura nel campo culturale che vanta vaste ed importanti esperienze nell’ambito dell’organizzazione e gestione aziendale, di promozione e valorizzazione della lettura, e di grandi eventi editoriali e culturali in Italia e all’estero. Siamo certi che il dottor Bray fornirà, sin da questo Consiglio di Amministrazione, un prezioso e valido apporto all’ulteriore crscita del Salone e ai suoi ambiziosi progetti di sviluppo futuro». L’Alto Comitato rivolge al presidente uscente, Mario Montalcini, «un dovuto indirizzo di ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto in questi mesi».
Alla riunione erano presenti il presidente uscente Mario Montalcini, i consiglieri Piero Gastaldo e Luciano Conterno, i revisori dei conti e il segretario generale della Fondazione Giuseppe Ferrari".
C'è anche una dichiarazione dell'assessore Parigi: "Continua il cammino del Salone internazionale del libro, che oggi ha visto la nomina alla presidenza della Fondazione del Libro di Massimo Bray, a cui do il più caloroso benvenuto. Bray che è stato al fianco di Torino e al suo Salone nei giorni più difficili. Un ringraziamento va anche a Mario Montalcini, per l'ottimo lavoro svolto fino ad oggi e per quello che continuerà a svolgere per il Salone. Oggi abbiamo anche incluso nel bilancio regionale 200 mila euro per un bonus libri per gli studenti tra i 15 e i 17 anni. Uno strumento prezioso e concreto con cui vogliamo sia promuovere la lettura in un'età chiave come l'adolescenza, sia supportare il Salone".
Di soldi e di posti
Questo è quanto. Bray non riceverà compenso, come di norma i presidenti delle Fondazioni.
E' stato reso inoltre noto che il compenso del direttore Lagioia sarà di 80 mila euro annui lordi - buono, ma non da farcisi ricchi.
Il segretario generale Ferrari resterà al suo posto fino alla fine della trentesima edizione, per poi rientrare in Comune dove sembra destinato a succedere, al vertice della direzione Cultura, ad Aldo Garbarini, storico dirigente inviso ai nuovi padroni.
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