Passa ai contenuti principali

IL TURISMO DA' LAVORO A 50 MILA

Giusto qualche lancio Ansa come pro-memoria a beneficio delle aquile che pensano di risolvere i guai di Torino risparmiando sui musei e sui loro lavoratori

(ANSA) - TORINO, 13 APR - Il settore turistico nella Città Metropolitana di Torino è in continua crescita, dà lavoro a 50.000 persone, di cui 61% donne e il 34% under 30, offre più opportunità a giovani e stranieri di altri settori, ma per accompagnare il trend bisogna investire in formazione e non tagliare le risorse, in un momento così delicato. E' questo il senso di un incontro oggi all'Ascom di Torino promosso da Eblt (Ente Bilaterale Lavoro Turismo) per presentare l'indagine sull'occupazione nel comparto. L'idagine rileva come nel settore prevalgano i contratti a tempo determinato, soprattutto per gli under 55.

(ANSA) - TORINO, 13 APR - Confermato il trend positivo del turismo a Torino (+5% di presenze) rispetto allo stesso periodo del 2016. Lo comunica l'Ascom di Torino, che spiega come la Pasqua alta di fine aprile sia un'ottima occasione per turisti italiani (65%) e stranieri (35%) attirati da musei, shopping e enogastronomia. Per il settore alberghiero buona l'occupazione delle camere: sfiora l'80% (media torinese). Pubblici esercizi, pasticceria e ristorazione confermano l'aumento delle prenotazioni (+5% e + 8 %) e l'attenzione verso prodotti attenti alla qualità e alla tradizione piemontese, anche per i 'nuovi top spender', in particolare dall'Estremo Oriente. Aumenta la vendita di colombe artigianali e si contrae quella di carne bovina.


(ANSA) - TORINO, 13 APR - Già da questa sera e fino martedì prossimo si registra a Torino un'occupazione alberghiera che sfiora il 90% e che gli operatori danno in possibile ulteriore incremento. Il dato viene fornito dalla Confesercenti, dopo un sondaggio effettuato fra operatori turistici, ristoratori e commercianti in vista della Pasqua.

Qui trovate tutti i dati 2016 sul turismo a Torino e provincia.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la