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SOTTODICIOTTO CE L'HA FATTA

Fabrizio Accatino (a sinistra) e Steve Della Casa, rispettivamente vicedirettore
e direttore di Sottodiciotto, se la ridono di gusto: il loro Festival ha fatto centro
La diciottesima edizione di Sottodiciotto si è chiusa ieri. Con un doppio successo. Organizzata in fretta, per via dell'anticipo a primavera a pochi mesi dall'ultima edizione invernale, ha totalizzato 12 mila spettatori ("certificati", ha il vezzo di precisare il direttore Steve Della Casa) di cui 4600 presenze di allievi delle scuole, tra proiezioni pre-festival, laboratori e concorsi. L'anticipo del Festival ad aprile ha incentivato - confermano gli organizzatori - le presenze di studenti da fuori Torino, grazie alle gite scolastiche: l'obiettivo per la prossima edizione (che sarà dal 10 al 16 marzo 2018) sarà di aumentare ancora quel tipo di presenze (che rappresentano anche un ottimo affare per l'economia turistica cittadina), con una capillare promozione nelle scuole italiane. 

Un bilancio sano, un futuro sereno

Nel programma dedicato ai più piccoli il blockbuster è stata ovviamente la domenica con la Pimpa. Tra gli appuntamenti per il pubblico "normale" hanno stravinto, com'era ovvio, le serate "Zombi" e "Boris", con sale piene e standing ovation per i protagonisti, da Dario Argenti a Corrado Guzzanti e gli altri attori di "Boris".
Ha funzionato persino la collaborazione (in pratica obbligata) con Cartoons on the Bay: segno di grande duttilità e spirito d'adattamento, gran virtù in questi tempi calamitosi.
Questi risultati sono stati raggiunti con un budget di soli 230 mila euro, costituito per il 56 per cento da contributi privati e sponsorizzazioni. Ciò consente a Sottodiciotto, l'unico grande festival torinese che non ricade sotto la cappa del Museo del Cinema, di guardare con serenità al futuro: organizzato dall'Aiace in collaborazione con Iter-Comune di Torino (assessorato all'Istruzione, al riparo da tagli folli), a rigor di logica non risentirà della tempesta che è probabile si abbatta prossimamente sugli altri tre (Tff, Lovers e CinemAmbiente) come conseguenza del forsennato taglio di oltre mezzo milione che il Comune progetta di infliggere al Museo. Un taglio che, unito alla faida in atto alla Mole, potrebbe persino portare alla "dismissione" di quei tre festival, con conseguenze incalcolabili.

I vincitori

Ma lasciamo da parte i futuri funerali, e torniamo a Sottodiciotto. Ieri sono stati annunciati i vincitori del Concorso nazionale per le Scuole. Vi ricopio il comunicato finale:

Il Concorso nazionale di Sottodiciotto Film Festival & Campus riservato ai prodotti audiovisivi realizzati dalle scuole di ogni ordine e grado (dell’Infanzia e Primarie, Secondarie di I grado e Secondarie di II grado) si conclude con la proclamazione dei vincitori.
Tra i 98 titoli in gara nelle tre sezioni competitive riservate alle scuole, selezionati tra le oltre 350 opere pervenute da tutta Italia, sono stati attribuiti i seguenti riconoscimenti:

Premio Gomorra al cortometraggio (di qualsiasi grado scolastico) che si è maggiormente distinto per l’impegno civile e le tematiche sociali a: "Migrazioni", realizzato dagli studenti della Scuola Secondaria di I grado Giuseppe Caprin di Trieste, con la motivazione:
Per l’originalità della metafora cinematografica scelta per raccontare le diseguaglianze geopolitiche: le vasche con livelli d’acqua differenti, i pesciolini rossi e il grande gatto come signore della guerra. E per l’accuratezza del lavoro di documentazione svolto a monte dalla classe per dare vita a questo cortometraggio


Premio Concorso Nazionale Scuole Secondarie di II grado a: "Un giorno lo dirò", realizzato dagli studenti del Liceo Statale Quinto Orazio Flacco di Portici, con la motivazione:
Per l’immediatezza con cui racconta la quotidianità e i dubbi di una ragazza con un segreto da rivelare e per la bravura nel costruire le premesse allo spiazzante colpo di scena finale.


Premio Concorso Nazionale Scuole Secondarie di I grado a: "Lo studente che non c’è", realizzato dagli studenti della Scuola Secondaria di I grado Luigi Luciani di Ascoli Piceno, con la motivazione:
Per la bravura nel mettere in immagini l’età del sogno e dell’immaginazione, insieme ai piccoli, grandi gesti di ribellione a cui essa spesso si accompagna, senza rinunciare a un linguaggio cinematografico raffinato.


Premio Concorso Nazionale Scuole dell’Infanzia e Primarie a: "Le nostre paure", realizzato dai bambini della Scuola primaria Giuseppe Parini di Torino, con la motivazione:
Per la capacità di dar voce alle paure dei bambini, raccontandole in maniera originale e non retorica, a volte persino cruda, senza però perdere mai la dimensione della poesia e della fiaba.


Premio CIAS Concorso Nazionale Scuole Secondarie di II grado a: "Sicurezza scolastica", realizzato dagli studenti dell'I.I.S. T. D'Oria di Ciriè, con la motivazione:
Per aver saputo giocare il tema legato alla sicurezza con efficace ironia, capacità di sintesi e pertinente uso del linguaggio audiovisivo. Si apprezza l'abilità nello sviluppare un tema tipico della Pubblicità Progresso, tenendo la giusta distanza narrativa ed evitando enfasi retorica. Apprezzato il generale coinvolgimento della classe in tutte le fasi del lavoro.


Premio CIAS Concorso Nazionale Scuole Secondarie di II grado a: "Arte Arcana", realizzato dagli studenti dell’ I.I.S. Artistico e Professionale di Orvieto, con la motivazione:
Per aver saputo rappresentare con chiarezza, pertinenza ed eleganza formale la figura e l'opera di un artista sculture del legno. Risultano evidenti le competenze tecniche per l’ottima la scelta stilistica del B/N e la gestione delle luci, e quelle linguistiche acquisite durante il curriculo di studi.


Premio CIAS Concorso Scuole Secondarie di I grado a: "Migrazioni", realizzato dagli studenti della Scuola secondaria di I grado Giuseppe Caprin di Trieste, con la motivazione:
Per l'originalità dell'idea e del punto di vista, capace di inventare una metafora efficace e convincente. Da sottolineare la capacità di creare un set cinematografico, coinvolgendo attivamente la classe in un lavoro multidisciplinare svolto con intelligenza. Si apprezza il progetto che affronta in modo semplice e significativo il tema complesso e attuale delle migrazioni.

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