Le meraviglie della Natura selvaggia: esemplare di coyote ripreso mentre garantisce che il Prix Italia tornerà a Torino |
Nella lieta circostanza, mi pregio di segnalare che ci siamo definitivamente fumati il Prix Italia.
Ricordate? Si è fatto a Torino per diversi anni: era arrivato nel 2009, e poi, rinunciando alla sua tradizione itinerante, si era fermato qui; in tale decisione, dal 2011, avevano avuto certo un peso i buoni uffici Fassino e Braccialarghe (che della Rai era un alto dirigente) e l'amicizia con l'allora segretaria generale del Prix Giovanna Milella, in seguito presidente del Salone del Libro. L'anno scorso si decise di spostare l'edizione del 2016 del Prix Italia a Lampedusa: provvisoriamente, dissero; solo per quest'anno, dissero; in segno di solidarietà, dissero.
Era chiaro fin da allora che il Prix Itlaia non sarebbe più tornato a Torino. Ma quando lo scrissi mi diedero del disfattista, come al solito. I vecchi capataz comunali mi garantirono che nel 2017 il Prix sarebbe tornato a Torino, senza fallo. Glielo avevano assicurato i vecchi capataz Rai, pensa te.
Senza fallo non so. Però tornare non sono tornati.
Mentivano tutti come coyotes.
Apprendo dal sito della Rai che l'edizione 2017 del Prix Italia si farà dal 29 settembre al 1 ottobre indovinate dove?
A Milano, è ovvio.
Slafetentelcu.
A Milano, è ovvio.
Slafetentelcu.
Non siamo più niente, e ce lo ricordano ogni giorno.
E quindi dovremmo tornare a leccare il c... a quei 4 politici di m.... legati c.. e camicia con altri 4 dirigenti rai solo per avere il Prix Italia? Certo che vanno a Milano, lì ora c'è il sindaco amico... Faremo altro, faremo meglio
RispondiEliminaVeda, anonimo signore, è questione di terminologie: ciò a cui lei si riferisce potrebbe anche essere definito, da un diverso punto di vista, "autorevolezza", "peso politico", "capacità di mediazione". Poi è ovvio che ciascuno sceglie nella vita l'atteggiamento che ritiene più giusto, e quello del "soli contro tutti" può essere un atteggiamento con pro e contro, come tutti. Basta conoscere i contro, e accettarli. Una cosa sola, però. Non mi si venga a dire che gli attuali amministratori civici non hanno amichetti e sodali: li hanno anche loro, ed episodi come lo stravagante bando di Natale coi fiocchi o alcune nomine sorprendenti in varie Fondazioni sono lì a dimostrarlo. Semmai hanno gli amici sbagliati per raggiungere determinati fini. Ma saranno certamente perfetti per raggiungerne altri.
EliminaIo sono soltanto quello che racconta. Quando il "faremo" diventerà "facciamo", sarò lieto di riferirlo.
Le minoranze in Consiglio Comunale intendono aprir bocca sull'argomento? È la maggioranza? Su, sono le 11,15~
RispondiEliminaLe minoranze? Ovvero quelle che hanno permesso che se ne andasse via l'anno scorso?
EliminaLa decisione fu presa dal direttore RAI Monica Maggioni con l'avallo del presidente del consiglio Matteo Renzi. Torino è considerata una meno di una m.....osca. La politica nazionale non fa nulla per evitare di accentrare tutto a Milano. Il risultato è terra bruciata tutt'intorno. E vita da pendolare per i lavoratori che usano treni perennemente in ritardo (frecciarotta e regionali, io sono uno dei fortunati)
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