Il cast di "Boris" ieri durante l'incontro con i fans e i giornalisti; all'estrema destra Steve Della Casa, sulla sinistra un fan orante |
Oggi a Torino è stato il "Boris day": festeggiamenti vari, pubblici e privati, per i dieci anni della serie che andò in onda per la prima volta il 16 aprile 2007 e nell'arco di tre sole ma memorabili stagioni rivoluzionò il concetto stesso di serie tv, almeno in Italia.
La festa l'ha organizzata Steve Della Casa, critico cinematografico nonché conduttore di "Hollywood Party" nonché ex direttore del Tff nonché ex presidente di Film Commission nonché attuale direttore di Sottodiciotto Festival. Festa riuscita, devo dire. C'era il cast quasi al completo, c'erano gli sceneggiatori; e c'era una folla di fans - in gran parte giovani che "Boris" l'hanno scoperto in seguito, su Youtube.
E la domanda che fans e giornalisti puntualmente rivolgevano ad attori e sceneggiatori era "ci sarà una quarta stagione?".
Risposta di rito: "Ci vorrebbe un'idea forte... Gli autori hanno altri impegni...". Insomma, vaghi.
Stanotte, però, ero al secret party con gli attori e gli sceneggiatori di "Boris" all'Iqos Embassy, nella "Casa del Pingone" che per l'occasione è diventata "Casa Boris". Tutti molto contenti. Del posto, della giornata, dell'accoglienza, dell'entusiasmo dei fans. E sento uno degli autori, Giacomo Ciarrapico, che dice a Steve Della Casa che la giornata torinese gli ha fatto tornare la voglia: "E' stata una giornata di svolta, adesso sono quasi sicuro che una quarta stagione ci sarà". Mentre lo dice mi sembra molto serio e motivato.
Direi che i fans possono ben sperare: "Boris 4" arriverà.
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