Gabriele Diverio |
Apprendiamo dai giornali che il prossimo Sottodiciotto Film festival si svolgerà tra il 10 e il 16 marzo 2018, accavallandosi con le date del Piemonte Movie gLocal Film Festival: storicamente collocato nella seconda settimana di marzo (quest'anno gLocal si è concluso il 12 marzo, NdG).
Negli ultimi anni il fenomeno del “nomadismo” cinematografico dei festival cittadini alla ricerca della data perduta si è andato via via intensificando. Unica granitica certezza il Torino Film festival, che non si è spaventato neppure quando Roma gli ha piazzato la sua Festa del cinema a un mese di distanza.
Ma sulle motivazioni e proposte generali ci torneremo dopo, ora parliamo dell’”affaire Sottodiciotto”. Il suo direttore Steve Della Casa ci ha contattati ieri poche ore, o minuti, prima che inviasse il comunicato ai media. Neppure i giapponesi quando attaccarono gli americani a Pearl Harbor diedero così poco preavviso. Alle nostre rimostranze ha risposto che non avrebbe dichiarato date ma un generico mese di marzo e poi avremmo trovato una soluzione. Prima promessa non mantenuta. Non solo ha ufficializzato le date, ma ha rincarato la dose sostenendo che non vanno a sovrapporsi con altri festival. E dire che Della Casa fa anche parte del comitato scientifico di Piemonte Movie. Neppure l’Italia quando attaccò la Francia nel 1940 diede una pugnalata alle spalle di questo tipo ai suoi cugini.
Ora, quali siano le motivazioni per cui Sottodiciotto abbia deciso di cambiare nuovamente le date (ma non avevano dichiarato che il mese d’aprile era l’ideale per intercettare le gite scolastiche? E ora si torna d’inverno? Seconda promessa mancata). In realtà questo poco ci interessa e ci dovrebbe interessare. Possiamo presumere che i numeri non siano stati così buoni come dichiarati (pari e patta con quelli di dicembre? Ma possibile che gli eventi di Torino abbiano sempre i numeri provetti ballerini? La storia recente del Salone del libro docet!) (Queste sono illazioni gravi e infamanti, che sarebbe consigliabile documentare. Della Casa ha parlato di "dati certificati". Riporto per dovere di cronaca quanto scritto e firmato dai responsabili di Piemonte Movie, poi se la sbroglino loro, NdG). Ci è stato detto che il problema è legato alla mancanza di studenti universitari nel mese d’aprile perché le lezioni sono sospese. Se anche i calendari degli esami non sono stati affetti da nomadismo, non è una novità che ad aprile ci sia il mese bianco per gli universitari. Non saperlo, in un ente come Aiace che lavora con le scuole, che ha creato un progetto campus e che è per buona parte del suo direttivo composto da docenti universitari, ci lascia alquanto perplessi.
Detto questo, da piccolo festival cresciuto negli anni lottando ogni giorno per la sopravvivenza, siamo abituati da sempre a resistere, a combattere e se necessario a trasformare i problemi in risorse. E soprattutto siamo avvezzi a spostare l’attenzione non sulle questioni di bottega, ma in termini generali. La nostra presenza nella segreteria del Comitato emergenza cultura da 7 anni lo sta a dimostrare. A proposito, dove erano Sottodiciotto e Aiace in questi anni quando si lottava in piazza per salvaguardare il sistema culturale regionale sotto attacco e oggi che siamo ai tavoli con la Regione Piemonte per lavorare a una nuova legge per l’intero comparto?
Quindi, proviamo a volare alto. Questa ennesima situazione mette in luce ancora una volta la necessità che l’assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e della Città di Torino (nel singolo caso di Sottodiciotto, soprattutto quest’ultima) si facciano arbitri e garanti del sistema cinema torinese, creando una cabina di regia di coordinamento e magari dove si ragioni anche su una razionalizzazione dei festival, valutando se e come promuovere la fusione di alcuni di essi razionalizzando così l’offerta, evitando la dispersione di risorse ed evitando gestioni feudali di beni comuni.
Alessandro Gaido
Presidente dell’Associazione Piemonte Movie
Gabriele Diverio
Direttore del Piemonte Movie gLocal Film Festival
Parigi col casco blu
Questa la lettera di Piemonte Movie, decisamente sopra le righe: oh, raga, tirare in ballo Pearl Harbor (2403 morti americani, 189 giapponesi) e la "pugnalata alle spalle" di Mussolini alla Francia, una delle pagine più miserabili della nostra Storia, per una questione di precedenze fra festival è oggettivamente una minchiata, e se siete tipetti intelligenti immagino che a mente fredda ve ne rendiate conto.Io comunque sono il cronista: quindi pubblico e me ne vado per i fatti miei, a vedermi finalmente la doppia mostra "Colori" alla Gam e a Rivoli, che merita davvero. Nel tardo pomeriggio, però, l'assessore Parigi si accorge della crisi, si infila il casco blu e parte in missione di peacekeeping con il seguente comunicato che adesso, rientrato à la maison, in ritardo pubblico:
"Alla luce delle criticità emerse tra le direzioni del gLocal Film Festival e del Sottodiciotto Film Festival sulle date delle rispettive edizioni 2018, ci tengo a ribadire l'impegno della Regione Piemonte a costituire, insieme alla Città di Torino, un tavolo di coordinamento per le manifestazioni, gli eventi e i festival che si svolgono in città. Un impegno che peraltro ad oggi ci vede, come ente regionale, sostenere fortemente sia Aiace e il Sottodiciotto Film Festival, sia le attività di Piemonte Movie tra cui il gLocal Film Festival".
Traduzione. Adesso fra tutti datevi una bella regolata e cercate di fare le persone serie: ci incontreremo e troveremo un accordo che tenga conto le esigenze di ognuno di voi. Ecchediamine, è il caso di scaldarsi tanto il piscio?
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