Grazie
Oggi torna il mio show favorito, il Consiglio comunale. Confesso che mi è mancato, nella lunga pausa natalizia. Ero così impaziente che mi sono portato avanti con il lavoro. Oggi verranno discusse tre interpellanze alle quali faccio che rispondere io, così se la sbrigano alla svelta.
L'assessore Francesca Paola Leon |
Interpellanza uno: il Museo del Cinema
La prima interpellanza riguarda la storiaccia del Museo del Cinema. E' un'interpellanza generale, presentata dall'intera minoranza, e le domande principali cui dovrebbe rispondere l'assessore alla Fontane Leon sono le seguenti:
1) Se è vero che Bianchi non è stato nominato in quanto simpatizzante di un partito diverso dal M5S.
2) Che cosa faranno adesso per dare un direttore al Museo.
3) Quanto è costato l'inutile bando.
Se questi ragazzi leggessero Gabo, le risposte le saprebbero già, e potrebbero finalmente dedicarsi a qualcosa di più utile; ad esempio fare opposizione. Le risposte sono:
1) Sì, è vero. Non lo dico io: me lo ha detto il sindaco, in occasione del nostro famoso pranzo: "Appendino si oppose alla nomina di Bianchi perché la coloritura politica del candidato la metteva in difficoltà". Tale affermazione non è mai stata smentita.
2) La "road map" dei Ridolini è nota: rifaranno il bando per il direttore amministrativo. Quando e come, non lo sanno neanche loro: considerati i precedenti immagino che sarà un bando su misura per qualche bisognoso che vogliono sistemare. Quanto al direttore artistico, Barbera li ha mandati largamente a cagare, quindi dovranno inventarsi qualcosa. Nel frattempo ammazzeranno Cinema Gay.
3) La fattura della Praxi per l'inutile bando assomma a 51.240 euro, di cui 25 mila per la consulenza vera e propria (cioé per la gestione del bando e conseguente selezione), il resto per l'Iva e il costo delle inserzioni su tre quotidiani con cui si è ritenuto utile pubblicizzare la pantomima. Qui la domanda vera non è quanto, ma chi pagherà. Pagherà il Museo del Cinema, ma io manderei il conto ai genii che hanno creato questa situazione di merda.
Tutto chiaro, egregi oppositori? E adesso che ho dissolto i vostri dubbi, potreste sforzarvi di fare gli oppositori sul serio?
Interpellanza due: il Museo Egizio
Il volantino che propaganda l'iniziativa "Fortunato chi parla arabo |
Il prode Fabrizio Ricca (Lega Nord) ha un rapporto difficile con il Museo Egizio. Vorrebbe occuparsene, pur non conoscendolo. Ricordate quando pretendeva che esponessero tutti e trentamila i pezzi che hanno nei depositi? In realtà, all'epoca Ricca s'era incazzato perché Greco e Christillin tramavano per prestare alcuni pezzi della collezione a un museo siciliano. Figurati te, i nostri tesori in Terronia: ovvìo che all'Intellettuale Padano andasse il sangue agli occhi.
Stavolta gliel'hanno combinata ancora più spessa: all'Egizio fanno lo sconto agli arabi. Ricca, incazzatissimo, presenta l'alata interpellanza "Fortunato chi parla arabo, sfigati gli altri". In realtà, non ha il coraggio di dire apertis verbis che gli dà in culo che gli arabi entrino con lo sconto (la formula è il 2 per uno) quindi Ricca domanda:
1) Se è previsto un test di lingua araba visto che, sostiene Ricca, non basta "un nome arabo" sul documento per "attestare tale competenza".
2) Se l'offerta è valida anche per gli italiani che parlano arabo.
3) Se è prevista la diffusione di manifesti con donne arabe non velate, per superare "l'immagine stereotipata della donna araba come mussulmana e velata".
4) Se il Museo prevede in futuro ingressi gratuiti e sconti per le categorie che non ne godono, tra cui anziani e insegnanti.
Mi sono informato all'Egizio, e posso soddisfare alcune delle curuiosità ricchesche.
1-2) Al di là dello slogan promozionale, in concreto per godere della promozione è necessario esibire un documento che attesti la provenienza da un paese arabo. Mi sembra logico. Non basta un nome arabo per dimostrare che uno parla l'arabo. Così come non basta un nome italiano per garantire la padronanza dell'italiano. Per cui - e qui passo alla seconda domanda ricchesca - preferirei che, nel caso, l'Egizio premiasse con qualche agevolazione non gli italiani che parlano arabo, ma quelli che sono in grado di scrivere, leggere e parlare correttamente l'italiano. Sarebbe un bell'incoraggiamento per certuni, e non credo che l'operazione costerebbe molto.
3) Non mi risulta che siano previsti altri manifesti, ma se Ricca è disposto a contribuire alla spesa (io no, premetto subito), sono sicuro che l'Egizio non si tirerà indietro.
4) L'Egizio mi ha fornito l'elenco completo delle promozioni attivate nel 2016. La formula 2 per uno è stato adottata a San Valentino per le coppie di ogni genere (non solo fidanzati e coniugi di qualsiasi sesso, ma anche mamme e figli, nonne e nipotini, amici e amice) e alla Feste del Papà e della Mamma per il genitore con il figlio; tariffa ridotta per le donne l'8 marzo; i possessori di un biglietto Frecciarossa pagano il 50 per cento; chi ha visitato il Museo nel periodo natalizio ha ricevuto un biglietto omaggio per un'altra visita entro il 28 febbraio; ingresso serale a 3 euro dal 22 luglio al 26 agosto; ingresso a 3 euro per la Notte dei Ricercatori; ingresso gratuito per bambini fino a 5 anni, grandi invalidi e tessere Musei e Piemonte Card; tariffe ridotte (varianti a seconda dei casi da 9 a 1 euro) per giovani fino a 18 anni, scolaresche e insegnanti accompagnatori.
So bene che ciò non accontenterà Ricca, che com'è noto vorrebbe l'ingresso gratis nei musei torinesi per tutti i residenti (anche arabi, presumo): temo però che il nobile progetto sia di difficile attuazione su un piano di realtà economica. Confermo però la mia generosa disponibilità personale a regalare a Ricca una Tessera Musei; basta che me lo chieda.
Se invece Ricca gradisce lo spunto per un'interpellanza sensata, gli segnalo che sul sito del Museo Egizio è difficilissimo trovare la promozione "Fortunato chi parla arabo" (peraltro giustamente scritta in arabo, così scremano i furbetti). Suggerisca una maggiore visibilità per l'annuncio: è apprezzabile la promozione "sul campo" con i volantini distribuiti nei quartieri e nei luoghi di ritrovo d
ella comunità, ma suvvìa, un accesso più immediato da internet non guasterebbe.
L'assessore Sacco, profeta del Natale coi fiocchi |
Interpellanza tre: Natale coi fiocchi
Oggi verrà discussa anche l'interpellanza di Napoli (Fi) su Natale coi fiocchi: l'assessore Sacco dovrebbe spiegare:
1) Qual è la situazione attuale.
2) Perché non hanno controllato cosa stava accadendo.
3) Quali provvedimenti intendano attuare.
Qui l'unica risposta facile è la 1: la situazione attuale è che, grazie a dio, la puttanata è finita. E com'è andata lo hanno visto tutti.
Quanto alle domande 2 e 3, sono ansioso anch'io (ma non solo io) di ascoltare le spiegazioni che vorrà dare Sacco. Già pregusto un gran pezzo di cabaret.
Commenti
Posta un commento