Passa ai contenuti principali

CRONACHE DELL'EMERGENZA: I FATTI DEL GIORNO (SABATO 29 FEBBRAIO, AGGIORNATO ALLE 13,15)

"La Vucciria" di Guttuso secondo il Banksy torinese.
I provvedimenti in vigore a partire dal 2 marzo li trovate nel post "Lo spettacolo nell'era del metro da sarto"

Calma e gesso. Stamane le locandine di un  quotidiano locale strillavano davanti alle edicole "Quaranta casi in Piemonte".  In realtà è accaduto che nella notte sono rientrati a casa i 36 astigiani reduci dal soggiorno nel famoso hotel di Alassio. Di questi, 28 (comprendenti i 4 dimessi dall'ospedale San Martino di Genova perché asintomatici) sono risultati positivi al test sul coronavirus, ma non presentando particolari problemi clinici, sono stati tutti posti in isolamento fiduciario domiciliare. Con il loro arrivo, salgono a 43 i casi probabili di contagio presenti sul territorio piemontese, di cui solo 1 confermato dall’Istituto superiore di sanità: 35 ad Asti, 3 a Torino, 3 a Novara e 2 nel Vco.
Resta immutato il numero dei ricoverati: uno a Torino, presso l’Amedeo di Savoia, 3 al Cardinal Massaia di Asti e 3 al Maggiore della Carità di Novara. Nessuno in terapia intensiva.

Posso dire? Figurati se non capisco la necessità di vendere i giornali, ma come operazione di marketing la locandina del sullodato quotidiano mi pare decisamente estrema...
Ad ogni modo. Andiamo avanti con il diario.
Stamattina anche il Castello di Rivoli s'è arreso all'evidenza, e ha annunciato che la riapertura di domani, speranzosamente annunciata, non ci sarà, visto e considerato che l'ordinanza vigente già ieri sera è stata prorogata fino a domenica 1 inclusa. In attesa delle nuove disposizioni.
Chi non ha perso tempo è il "Banksy torinese" Andrea Villa che negli spazi pubblicitari di zona Regio Parco, corso San Maurizio e Giardini Reali ha piazzato nottetempo la sua personale rivisitazione del capolavoro di Guttuso "La Vucciria" aggiungendo le mascherine sui volti dei personaggi raffigurati.
Oggi alle 10 è intanto partita la Maratona di lettura del Decameron indetta on line dalla libreria Luna's Torta che proseguirà fino al 9 marzo: i video li trovate a questo link.
Notizia autoreferenziale - ma che potrebbe interessare soprattutto gli operatori culturali che soffrono le conseguenze della serrata di musei e luoghi di spettacolo - è che oggi sul Corriere ho pubblicato una lunga intervistona alla Vittoria Poggio (qui c'è il link). L'assessore regionale alla Cultura dice parecchie cose interessanti (almeno a mio avviso) e soprattutto spiega abbastanza dettagliatamente quali sono i primi interventi che punta ad adottare per sostenere il settore in grave crisi.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la