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CAPITALE CULTURALE, ATTO FINALE

 


Stamattina ho sentito al Tg Regione la clamorosa notizia: "Torino si candida a Capitale europea del libro pop-up". Perdìo: la realtà riesce a superare i miei più sfrenati perculamenti. Altro che Capitale d'Estikazzi.
Tranquillizzatevi: non esiste alcuna candidatura ufficiale di Torino a Capitale dei libri pop-up: trattasi di banalizzazione giornalistica. Però la dice lunga sulla frustrazione torinese, sulla sindrome dell'ex capitale, e sull'urgenza di trovare un senso a questa città che il senso, qualsiasi senso, pare averlo smarrito da tempo.
Un paio d'anni fa uno straccio di obiettivo concreto (non so quanto realistico) Torino se lo è trovato: la candidatura a Capitale europea della Cultura 2033. I nostri zuavi ci sono arrivati in seguito a un curioso equivoco, ma non appena si sono chiariti le idee si sono entusiasmati: in Consiglio comunale hanno approvato una mozione ad hoc, e varato ciò che sempre si vara in Italia quando si vorrebbe raggiungere un qualsiasi risultato: una Commissione. Come da manuale, si sono susseguite le sedute nel corso delle quali una variegata umanità - esperti, persone informate dei fatti, tecnici, vecchi tromboni, giovani di talento, professori emeriti, passanti casuali, presidenti di circoscrizione spaesati, direttori di musei, idealisti, dotti, medici e sapienti - ha sciorinato opinioni, consigli, dati di fatto, suggestioni, pareri, richieste, illuminazioni, ovvietà, proposte, esperienze, carabattole, vaniloqui, statistiche, a beneficio di un uditorio di consiglieri comunali raramente interessati, perlopiù silenti e in larga parte chatwiniani nel senso che si domandavano "io che ci faccio qui?".
Ora, adiopiacendo, le audizioni sono terminate ed è giunto il drammatico momento di tirare le somme e licenziare un documento di sintesi. Ogni commissario-consigliere è abilitato a presentare un proprio documento. Ciò ha seminato il panico fra le truppe consiliari: molti degli sventurati non hanno la minima idea di cosa sia successo, figurarsi scriverlo. L'eroico Giovara, vascorossiano (voglio trovare un senso anche se questa storia un senso non ce l'ha) presidente della Commissione cultura, ha invece diligentemente redatto la propria relazione, riassumendo ore e ore e ore di audizioni. Tale documento, con le modifiche e i contributi che in teoria potrebbero aggiungere gli altri consiglieri, dovrà servire a futura memoria per le prossime amministrazioni, se vorranno proseguire il percorso verso la candidatura del 2033. A naso, le probabilità che se ne faccia qualcosa sono scarsissime, considerato il livello del nostro personale politico: quello attuale, lo conosciamo; quanto a quello futuro, non nutro soverchie illusioni. Tuttavia il testo è ben dettagliato e ha un suo valore documentale, oltre a offrire alcuni piacevoli spunti d'ilarità.
Per tale motivo, a informazione dei contemporanei ed edificazione dei posteri, ho deciso di pubblicarlo integralmente, semmai qualcuno volesse prendersi la briga di leggerlo.


  1. Introduzione.

Motivazioni per la costituzione della commissione. Mozione di determinazione commissione conoscitiva sulla Candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura.


Con la MOZIONE N. 15/2020

PRESENTATA IN DATA 27 GENNAIO 2020 a prima firma del Presidente di Commissione V Massimo Giovara e approvata nel consiglio comunale dell’11/5/2020 con 26 voti favorevoli e un voto contrario su 27 presenti, si istituisce:

LA RICERCA CONOSCITIVA SULLA CANDIDATURA DI TORINO A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA

http://www.comune.torino.it/consiglio/prg/intranet/display_testi.php?doc=T-M202000290

La V Commissione Consiliare aveva precedentemente svolto alcuni incontri sul tema in seguito alla presentazione, il 1 Febbraio 2019, della proposta di mozione 2019-00400/002 "CANDIDATURA TORINO CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2033" a prima firma del Consigliere Stefano Lo Russo, emendata dai consiglieri Carretto e Giovara. Mozione: http://www.comune.torino.it/consiglio/prg/intranet/display_testi.php?doc=T-M201900400

Emendamenti: http://www.comune.torino.it/consiglio/prg/intranet/display_testi.php?doc=E-M201900400:9571

Tali incontri verranno inclusi nella relazione finale.

In seguito alla richiesta del Consigliere Lo Russo, che chiedeva alla Maggioranza di presentare un proprio documento autonomo in alternativa alla presentazione di emendamenti al quello di cui era primo firmatario e, in sede di Commissione, con l’accordo di tutte le forze presenti si decide di istituire una Commissione di ricerca conoscitiva sulla Candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura. La mozione a firma Giovara risponde quindi alla prima legittima richiesta e fornisce una cornice di tempi e cadenze certe per dedicare spazi specifici all’interno della programmazione di commissione V.

L’indagine conoscitiva ha come obiettivo quello di stabilire le condizioni di lavoro di chi intraprenderà il percorso di candidatura.


Testo della Mozione

C I T T À D I T O R I N O

numero mecc. 2020 00290/002

MOZIONE N. 15

Approvata dal Consiglio Comunale in data 11 maggio 2020

OGGETTO: DETERMINAZIONE DELLA RICERCA CONOSCITIVA SULLA CANDIDATURA DI TORINO A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA.

Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

- in data 1 febbraio 2019 è stata presentata in Consiglio Comunale la proposta di mozione "CANDIDATURA TORINO CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2033" a prima firma del Consigliere Stefano Lo Russo e firmata, oltre che da altri colleghi della minoranze dal Consigliere di maggioranza Massimo Giovara;

- la mozione recita, in particolare che: "... lavorare per la candidatura di "Torino Capitale Europea della Cultura 2033" rappresenterebbe un progetto sfidante e significherebbe investire oggi risorse umane ed economiche che permetterebbero di ottenere, in futuro, risultati davvero rilevanti e strategici per tutta la comunità cittadina";

- tale mozione ha riscontrato l'interesse di tutto il Consiglio Comunale e in particolare ha stimolato la presentazione di alcuni emendamenti da parte di due Consiglieri della maggioranza;

CONSIDERATO CHE

- il tema della candidatura europea a "Capitale della Cultura" da parte di Torino dovrebbe coinvolgere tutte le forze politiche con il fine comune e condiviso del bene della città e che questo interesse apartitico si è già manifestato in più occasioni;

- sono state già programmate ed effettuate alcune audizioni di esperti in V Commissione Consiliare Permanente al fine di preparare il percorso a lungo termine che crei le condizioni utili a individuare la specificità e il valore di Torino in ambito culturale ed europeo al fine della sua vittoria;

- con ampio consenso si è individuata la V Commissione Consiliare Permanente come luogo naturale per creare le basi per avviare questo percorso virtuoso;

RITENUTO OPPORTUNO

acquisire le conoscenze necessarie sui percorsi e strategie già intrapresi da altre città in merito all'oggetto sopra esposto, e ritenendo indispensabile una impostazione politica della candidatura insieme a tutti i soggetti interessati a partecipare a tale percorso;

SI IMPEGNA

ad effettuare in seno alla V Commissione Consiliare una ricerca conoscitiva sulla candidatura europea a capitale della cultura secondo le articolazioni sopra descritte e ai sensi dell'articolo 76 comma a) del Regolamento del Consiglio Comunale, prevedendo che la ricerca conoscitiva possa svilupparsi e concludersi nell'arco di sei mesi dalla sua istituzione.


  1. Linee Guida dell’Unione Europea e scadenze.

Con l’atto legislativo

DECISIONE N. 445/2014/UE DEL PARLAMENTO E DEL CONSIGLIO del 16 aprile 2014 si istituisce un'azione dell'Unione «Capitali europee della cultura» per gli anni dal 2020 al 2033.

Qui il testo integrale

http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX:32014D0445

Informazioni dettagliate sull’Azione

https://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/actions/capitals-culture_en

L’Unione europea, per mezzo di diversi atti ufficiali approvati nel corso degli anni definisce alcuni obiettivi in merito all’amministrazione della cultura e alle candidature a capitali europee dalla cultura.

Eccone una sintesi:

Dialogo interculturale e promozione della diversità

“promuovere la diversità culturale e il dialogo interculturale, la cultura quale catalizzatore della creatività nell'ambito della strategia per la crescita e l'occupazione, nonché la cultura come elemento essenziale delle relazioni internazionali dell'Unione”

“proteggere e promuovere la diversità culturale, stimolare l'interculturalità e promuovere la consapevolezza del valore della diversità culturale ai livelli locale, nazionale e internazionale.”

La Cultura come leva di sviluppo dei territori

“le città cui è stato attribuito il titolo di Capitale europea della cultura («titolo») hanno progressivamente aggiunto [ai precedenti obiettivi] una nuova dimensione utilizzando l'effetto incentivante del titolo per stimolare un loro sviluppo più generale conformemente alle loro rispettive strategie e priorità.”

Rafforzare competitività, l’inclusività e senso di appartenenza europea.

“Rafforzare la competitività dei settori culturali e creativi europei, in particolare del settore audiovisivo, al fine di sostenere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Il conseguimento di tali obiettivi dovrebbe altresì aiutare nel rafforzare il sentimento di appartenenza a un'area culturale comune.”

“È importante che le città cui è stato attribuito il titolo cerchino di sviluppare legami tra, da una parte, i loro settori culturali e creativi, e, dall'altra, settori come l'istruzione, la ricerca, l'ambiente, lo sviluppo urbano o il turismo culturale. In particolare l'esperienza passata ha mostrato il potenziale delle Capitali europee della cultura quale catalizzatore per lo sviluppo locale e il turismo culturale.

“È (…) importante che le città cui è stato attribuito il titolo cerchino di promuovere l'inclusione sociale e le pari opportunità e si adoperino al massimo per assicurare il coinvolgimento più ampio possibile di tutte le componenti della società civile nella preparazione ed attuazione del programma culturale, con una particolare attenzione per i giovani e i gruppi emarginati e svantaggiati. (…) la manifestazione può anche portare importanti ripercussioni positive a livello sociale ed economico, in particolare se inserita in una strategia di sviluppo a lungo termine per la città interessata, basata sulla cultura.

Coinvolgimento del territorio extraurbano e regionale

“È opportuno che il titolo continui a essere riservato alle città (…) ma queste ultime dovrebbero avere (…) la possibilità di coinvolgere l'area circostante per raggiungere un pubblico più vasto e amplificare l'impatto della manifestazione”

Gli Obiettivi dell’Azione.

Tutelare e promuovere la diversità delle culture in Europa e valorizzare le loro caratteristiche comuni nonché accrescere il senso di appartenenza dei cittadini europei a un'area culturale comune;

Promuovere il contributo della cultura allo sviluppo a lungo termine delle città conformemente alle loro rispettive strategie e priorità.

Migliorare l'ampiezza, la diversità e la dimensione europea dell'offerta culturale delle città, anche attraverso la cooperazione transnazionale.

Ampliare l'accesso e la partecipazione alla cultura.

Rafforzare le capacità del settore culturale e i suoi collegamenti con altri settori.

Aumentare la visibilità delle città a livello internazionale mediante la cultura.

Partecipazione all’Azione

Anche se solo le città possono partecipare all’azione queste possono estendere la partecipazione all’rea circostante.


CRITERI DI PARTECIPAZIONE ALL’AZIONE in sintesi

I criteri di selezione si dividono in:

Contributo alla strategia a lungo termine.

L'esistenza di una strategia culturale per la città candidata al momento della candidatura, che comprenda l'azione e i piani di sostegno alle attività culturali oltre l'anno del titolo.

I piani per rafforzare le capacità dei settori culturali e creativi, incluso lo sviluppo di legami a lungo termine tra i settori culturale, economico e sociale della città candidata.

L'impatto a lungo termine, incluso lo sviluppo urbano, che si prevede il titolo possa avere a livello culturale, sociale ed economico sulla città candidata

I piani per il monitoraggio e la valutazione dell'impatto del titolo sulla città candidata e per la diffusione dei risultati della valutazione.

Dimensione europea

Portata qualità delle attività per promuovere la diversità culturale dell'Europa, il dialogo interculturale e una maggiore comprensione reciproca tra i cittadini europei.

Portata e qualità delle attività destinate a valorizzare gli aspetti comuni delle culture, del patrimonio e della storia dell'Europa, come pure l'integrazione europea e i temi europei attuali

Portata e qualità delle attività cui partecipano gli artisti europei, la cooperazione con operatori o città di paesi diversi, incluso, se del caso, con altre città cui è stato attribuito il titolo, e i partenariati transnazionali.

La strategia che sarà adottata per suscitare l'interesse di un vasto pubblico europeo ed internazionale.

Contenuto culturale e artistico

L'esistenza di una visione artistica e di una strategia chiare e coerenti per il programma culturale.

La partecipazione di artisti e organizzazioni culturali locali all'ideazione e all'attuazione del programma culturale

L'ampiezza e la diversità delle attività proposte e la loro qualità artistica complessiva

La capacità di combinare il patrimonio culturale locale e le forme d'arte tradizionali con espressioni culturali nuove, innovative e sperimentali.

Capacità di realizzazione

Le città candidate devono dimostrare che la candidatura gode di un ampio e forte sostegno politico e di un impegno sostenibile da parte delle autorità locali, regionali e nazionali

La città dispone o disporrà di infrastrutture adeguate e sostenibili a lungo termine per detenere il titolo

Portata

Coinvolgimento della popolazione locale e della società civile nella preparazione della candidatura e nella realizzazione dell'azione

Creazione di opportunità nuove e sostenibili che consentano a un gran numero di cittadini di assistere o partecipare ad attività culturali, soprattutto giovani, volontari e gruppi emarginati o svantaggiati, comprese le minoranze, con un'attenzione particolare alle persone disabili e agli anziani, per quanto attiene alla loro accessibilità a tali attività

Strategia generale di sviluppo del pubblico e in particolare il legame con il settore dell'istruzione e la artecipazione delle scuole.

Gestione

Sostenibilità della strategia di raccolta di fondi e del bilancio proposto che include, se del caso, i piani per chiedere il sostegno finanziario dei programmi e dei fondi dell'Unione, e che copre la fase preparatoria, l'anno del titolo, la valutazione e la continuazione delle attività legate al titolo, e il piano di emergenza.

Struttura di governance e di attuazione prevista per l'esecuzione dell'azione che contempli, fra l'altro, la predisposizione di un'adeguata collaborazione tra le autorità locali e l'organismo di attuazione, inclusa la direzione artistica

Procedure di nomina dei direttori generali ed artistici e i loro campi di azione

Strategia di marketing e comunicazione globale e che ponga in rilievo il fatto che l'azione è un'azione dell'Unione


Possibilità che l'organismo di attuazione disponga di personale con capacità ed esperienza adeguate per pianificare, gestire e realizzare il programma culturale dell'anno del titolo.

Meccanismo di candidatura e scadenze

2027

Sei anni prima dell'anno della nomina, gli Stati membri ospiti selezionati pubblicano un invito a presentare candidature, in genere attraverso il proprio ministero della Cultura. Le città interessate a partecipare al concorso devono presentare una proposta.

2029

Le capitali europee della cultura sono ufficialmente designate quattro anni prima dell'anno in cui saranno capitali della cultura. Un così lungo anticipo è necessario per pianificare e preparare un evento di tale complessità.

Premio Melina Mercouri

Al termine di questo periodo di monitoraggio, la giuria valuterà l'opportunità di raccomandare o meno l'assegnazione da parte della Commissione europea del premio Melina Mercouri (attualmente pari a 1,5 milioni di euro, finanziati dal programma dell'UE Europa creativa).

Prossime capitali Europee della Cultura

2021

Timișoara (Romania), Eleusi (Grecia) e Novi Sad (Serbia)

2022

Esch (Lussemburgo) e Kaunas (Lituania) nel 2022

2023

Veszprém (Ungheria)

2024

Tartu (Estonia), Bad Ischl (Austria) e Bodø (Norvegia).

2025

Chemnitz (Germany) e Nova Gorica (Slovenia)

2026

la Finlandia e la Slovacchia ospiteranno entrambe una Capitale europea della cultura.

In Finlandia, nel giugno 2020 sono state preselezionate tre città: Oulu, Savonlinna e Tampere. La selezione finale avverrà a giugno del 2021. In Slovenia la riunione di preselezione avrà luogo nel febbraio 2021 e la selezione finale è prevista per dicembre 2021.

L'IMPATTO DEL CORONAVIRUS

Le misure adottate dai governi degli Stati membri per frenare la diffusione del coronavirus hanno inciso sulle attività delle Capitali europee della cultura 2020.

La Commissione europea ha presentato una proposta al Consiglio e al Parlamento europeo che darebbe a Fiume e Galway la possibilità di prorogare il periodo loro assegnato come capitali della cultura fino al 30 aprile 2021.

La Commissione propone inoltre di rinviare l'anno previsto per ospitare la Capitale europea della cultura dal 2021 al 2022 per Novi Sad (Serbia) e dal 2021 al 2023 per Timisoara (Romania) ed Eleusi (Grecia).

  1. Proposte sulla modalità di lavoro della commissione.

Il presidente propone di considerare la commissione V come gruppo di lavoro finalizzato alla produzione delle linee guida per avviare il processo di Candidatura. Si propone una cadenza di incontro quindicinale.

La consigliera Patriarca propone che ogni commissario metta le sue competenze e relazioni al servizio della ricerca.

Si opta per sviluppare un percorso in cui alle audizioni di esperti e soggetti del territorio suggeriti dai commissari si affianchino le proposte operative dei Commissari.

La vicepresidente Foglietta si riserva di valutare la proposta del Presidente Giovara di essere nominata quale referente della ricerca.

  1. Soggetti auditi sul tema e sintesi delle proposte.

Sono stati organizzato 16 incontri con soggetti esterni, di cui 2 precedenti all’istituzione della Ricerca Conoscitiva. Sono intervenute 44 persone.

Gli Incontri si sono svolti tra il 10 Gennaio 2020 e il 19 Febbraio 2021.


Incontri precedenti alla Ricerca Conoscitiva.

Prima dell’istituzione della Ricerca Conoscitiva si sono svolti in commissione alcuni incontri di approfondimento che rientrano a tutti gli effetti nell’interesse dell’oggetto di indagine.


10/1/2020

INCONTRO CON PAOLO VERRI - DIRETTORE GENERALE DI

MATERA 2019 CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA E CON IL RAPPRESENTANTE DEL RETTORE DEL POLITECNICO DI TORINO JUAN CARLOS DE MARTIN

http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2020/14164.mp3


Documentazione su Matera:

http://www.comune.torino.it/consiglio/prg/intranet/display.php?doc=A-A201900875:1860

http://www.comune.torino.it/consiglio/prg/intranet/display.php?doc=A-A201900875:1861

http://www.comune.torino.it/consiglio/prg/intranet/display.php?doc=A-A201900875:1862


Sintesi dei punti emersi.

Esperienza di Matera in cui alcuni esperti della nostra città sono stati chiamati a costruire il percorso.

Specificità delle candidature: ogni città candidata deve fare emergere le proprie caratteristiche peculiari.

E’ importante costruire la candidatura a partire dalle proposte e dai bisogni dei cittadini e dei giovani.

In fase avanzata costruire una relazione con la commissione giudicante.

Conoscenza Tecnico Scientifica in relazione al sapere umanistico. Il concetto tradizionale consiste nel mettere innovazione e tecnologia al servizio del potenziamento del settore culturale. L’altra faccia della relazione è costituita dalla concezione culturale e umanistica di tecnologia e scienza.

Questo è un asset strategico della nostra città ed è ben rappresentato dalla nuova manifestazione realizzata dal Politecnico di Torino nella sua prima edizione denominato Festival della Tecnologia e poi consolidato in Biennale Tecnologia. L’argomento verrà trattato in un incontro successivo.


24/1/2020

CANDIDATURA DI TORINO CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA. INCONTRO CON IL PROF. PIERLUIGI SACCO; IL DR. ALESSANDRO BOLLO E CON IL RAPPRESENTANTE DEL RETTORE DELL'UNIVERSITÀ DI TORINO. (Prorettrice dell’Università di Torino Giulia Carluccio).

http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2020/14266.mp3


Sintesi dei punti emersi.

Si sottolinea come l’esperienza di Matera nasca da una provocazione, da una mancanza di infrastrutture e per iniziativa del territorio.

Le associazioni hanno stimolato le amministrazioni. È nato un comitato interistituzionale costituito da Città di Matera, Provincia, La Regione, L’Università e Camera di Commercio. Erano soggetti che potevano mettere risorse per pagare persone e attività. È stato necessario coinvolgere la cittadinanza per individuare temi, visioni e scenari comuni.

I ruoli del comitato erano molto definiti e separati. General Manager, Direzione e Direzione Artistica.

Nel confronto tra città candidate è importante capire in quale fase del ciclo di vita si trova la città.

La candidatura è stata utilizzata da diverse città con finalità diverse. Dal potenziamento turistico-promozionale alla trasformazione e riconversione.

Nel caso specifico di Torino, questa può concepire un approccio alla produzione e alla vita culturale evoluto, una grande operazione di sperimentazione, rispetto ad un’idea di futuro. Immaginare e ripensare gli spazi della cultura. Il polo del ‘900 è un esempio di spazio ibrido e nuovo, da questo punto di vista.

Rapporto tra cultura e innovazione e la relazione tra cultura e welfare potrebbero portare a sperimentare relazioni innovative tra cultura e welfare.

I risultati della sperimentazione possono essere messi a servizio di altre città e altri territori. L’aspetto più difficile è mantenere la dimensione europea. Creare valore per altre città.

Concepire la cultura non solo come arte, ma in senso ampio. Parlare di dimensioni culturali, che comprendono lo sport, il cibo, la partecipazione.

Porre l’attenzione alle nuove generazioni in particolare undici/dodicenni. Integrazione tra sistema culturale e sistema scolastico.

Individuare luoghi della città che necessitano di rinnovo di identità o valorizzazione.

Rendere disponibili i contenuti digitali.


Università

Gli atenei devono aprirsi all’esterno e farsi promotori di iniziative rivolte alla cittadinanza. Porsi come obiettivo la permanenza degli studenti sul nostro territorio.

Comunicazione tra le generazioni e Filiera del sapere

E’ importante fare un discorso di avvicinamento delle generazioni, progetti di peer-education tra Università, liceo e scuola media. Mettere in comunicazione le generazioni dando loro la possibilità di programmare e progettare. Una filiera che va dall’Università ai gradi inferiori ma che può anche svolgersi al contrario.


Come utilizzare le esperienze precedenti?

Anche se ogni candidatura è specifica di una città è possibile analizzare situazioni che presentano analogie con Torino.


Non è presto per lavorare alla candidatura, Bergen sta già lavorando al 2036.


E’ necessario chiedersi cosa si aspetta l’Europa dal processo di candidatura. Uno degli elementi critici è che nessuna capitale ha messo in piedi un processo rigoroso di valutazione degli esiti.


Dalle città candidate ci si aspettano dei laboratori di sperimentazione. L’Europa vuole capire da città che abbiano veramente il coraggio e la capacità di andare a toccare temi complessi come davvero la cultura può fornire soluzioni innovative a problemi complessi che le politiche tradizionali non riescono ad affrontare.


Un documento di riferimento è la Nuova agenda Culturale Europea.

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52018DC0267&from=EN


La nuova agenda europea della cultura rovescia completamente la prospettiva per quanto riguarda le politiche culturali. Mentre normalmente la cultura viene considerata un’area più o meno meritoria su cui investire di per sè, perché tutti ne riconoscono il valore, questo atteggiamento si è dimostrato debole nel momento in cui si devono convincere coloro che non pensano che la cultura vada comunque finanziata.

Questo atteggiamento relega a cultura ad un ruolo di difesa quando si parla di temi attualmente importanti come quelli ambientali, per esempio. L’agenda europea della cultura ribalta l’approccio e prende come punti di partenza i temi chiave delle politiche di oggi per andare a vedere come la cultura può fare la differenza.

In particolare si individuano tre temi:

-Rapporto tra cultura e benessere

-Rapporto tra cultura e questioni sociali

-Rapporto tra cultura e innovazione


- A questi si aggiungerà sicuramente quello del cambiamento climatico globale.


Nel campo del rapporto con salute e benessere, l’OMS ha pubblicato un rapporto di Daisy Francour che relaziona sullo stato dell’arte della letteratura scientifica, dove pare si possano riconoscere gli effetti della cultura per classi di patologie.

[Daisy Fancourt, Saoirse Finn Health Evidence Network synthesis report 67]

https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/329834/9789289054553-eng.pdf


La cultura deve contribuire in maniera significativa ad affrontare le grandi sfide del futuro.

Quindi ogni capitale deve interrogarsi su quali sono le sue sfide sociali e in che modo la Cultura possa aiutare a risolverle davvero, in un modo innovativo, documentabile e inclusivo.


Il processo partecipativo è importante e difficile da strutturare. La candidatura è quindi anche un percorso di maturazione e di consapevolezza politica dei processi di democrazia partecipativa. E’ necessario stabilire come si costruisce l’architettura dei processi decisionali e come si stabilisce la lista delle priorità.


Elementi di rilievo.

Torino è oggi la città più avanzata sul tema del rapporto tra cultura e salute. Questo è un dato di fatto.

https://www.compagniadisanpaolo.it/it/news/cultura-e-salute-verso-un-nuovo-welfare-culturale/

Torino è quindi una delle capitali europee del welfare culturale. Questo è un elemento di forte credibilità per ragionare sul welfare culturale.


Torino si sta posizionando bene sul tema dell’impatto sociale.

Un esempio concreto è l’apertura del Cottino Social Campus, il primo campus in Europa dedicato alla cultura dell’impatto sociale. https://www.cottinosocialimpactcampus.org/


Esiste una tendenza a premiare città sempre più piccole. Ma è possibile che questa tendenza si inverta.

Vincere il titolo non necessariamente significa mettere in campo delle strategie. Il rischio è che l’”eventistica” prevalga sulle strategie, perché ci si costringe a concentrare in un anno tutti gli eventi.

E N. 15/2020) "DETERMINAZIONE DELLA RICERCA CONOSCITIVA SULLA CANDIDATURA DI TORINO A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA"


03/06/2020

Prima seduta della ricerca conoscitiva.

http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2020/14596.mp3


Sintesi


La candidatura di Matera è partita dal basso. Importante coinvolgimento della fascia giovanile. Entrare in sinergia con l’Assessorato ai sevizi educativi.

Sinergia sul territorio tra i poli tecnologici e i poli culturali. Suggerimento di Luigi Sacco sul case study della Pedemontana che rivela più vivacità culturale e industriale delle città storicamente legate alla cultura.

Il Piemonte ha questa vivacità in potenza.

Esperienze come quella della Cavallerizza di Torino possono essere intese come sperimentazione di nuove pratiche organizzative e creative in ambito culturale.

Evitare il modello di candidatura “estetica”, come occasione per mostrare unicamente il proprio patrimonio storico. In Italia ci sono tantissime potenzialità pe quanto riguarda patrimoni culturali e bellezze. Torino potrebbe smarcarsi da questo paradigma lavorando più sul concetto di rete e sinergia e su nuove pratiche che si potranno anche esportare in altre città europee per quanto riguarda la crescita creativa e culturale.


Proporre Torino come centro di esperienze di dimensione regionale, Torino come centro di un’area culturale più vasta. Coinvolgere le scuole e le università e dedicare tutta una parte all’educazione. Coinvolgere gli uffici scolastici e contattare direttamente le scuole per portare grande energia creativa. Usare il meccanismo della progettazione partecipata per coinvolgere i soggetti. Ragionare più sul metodo che nel merito.


1/7/2020

Primo Incontro con Le Circoscrizioni

http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2020/14666.mp3


Presidenti Marco Novello, Davide Ricca, Carlotta Salerno.

Porre l’attenzione sull’associazionismo, allargare il concetto di cultura.

Il tessuto torinese è specifico e ricco. Movimenti culturali di base. I numeri dello lo sport sono molto alti.

L’incontro viene aggiornato a data successiva.


26/8/2020

Incontro con le case del quartiere e Centri di Protagonismo Giovanile.

http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2020/14777.mp3


Valentina Aicardi -Tedacà

Vito Buda – Alkadia (ARCI)

Lorenzo Ricca – Imbarchino

Lorenzo Siviero – CPG Strada Delle Cacce

Vittorio Bianco - Cecchi Point

Roberto Arnaudo – Casa del Quartiere di San Salvario e coordinatore delle Case del Quartiere di Torino.

Ruben Marchisio – Monkeys Evolution.


Sintesi

Metodo di lavoro

Il metodo dei tavoli di lavoro utilizzato per Matera nel caso di Funder 35 metteva in relazione le realtà territoriali e reti con l’estero.


Relazioni internazionali

I Centri di protagonismo giovanile possono mettere a frutto le collaborazioni con Biennale dei giovani artisti del Mediterraneo e l’esperienza con i giovani scrittori che provengono da tutta Italia e l’esperienza dell’iniziativa Alterazioni Future all’interno del Salone del Libro.


Piccoli spazi e trasformazione urbana

I piccoli centri possono modificare completamente la fruizione di una porzione di città da parte dei cittadini.


I CPG come le CDQ sono laboratori di sperimentazione culturale con specificità giovanile. Produzione culturale che parte dal basso. I C.p.g. sono presidi della periferia. La relazione tra la periferia e la cultura può essere declinata in questi luoghi. Nei Cpg esistono corsi di formazione di alcuni pezzi dei lavori della cultura, produzione e organizzazione di eventi culturali, formazione di tecnici del suono, audio, lui, operatori di webradio. Si tratta di una formazione non formale che poi si può rivelare una opportunità per creare un volano lavorativo per i giovani.


Le Case del Quartiere lavorano sulla cultura ma anche e sull’interconnessione dei temi di Creative Europe e degli obiettivi europei come la promozione della salute, la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale.

La rete delle Case del Quartiere fa parte dell’European Network of Cultural Centers che ha soci in tutti i paesi e ha una buona relazione con le capitali europee anche in fase di candidatura per esempio con Timisoara e Novisad che saranno capitali nel 2021 e con Norimberga che lo sarà nel 2025. Nei prossimi anni riusciremo a portare vari eventi della rete a Torino. A dicembre 2020 ce ne sarà uno che si occupa della formazione del personale Junior dei centri europei.


Il ruolo delle CdQ e dei Cpg può essere quello di intercettare e sviluppare nuovi pubblici. Spesso le analisi rivelano pubblici ristretti e limitati per fasce di età. Il nostro compito è quello di coinvolgere coloro che di solito non partecipano alla vita culturale e questo riguarda non solo le fasce giovani ma anche gli anziani. La cultura che produce comunità. Fare in modo che il sistema culturale cittadino sia integrato, frequentato da tutti e non da pochi che si produca cultura per tutti e non per pochi. Coinvolgimento delle comunità straniere e di persone culturalmente svantaggiate.


ARTE URBANA Murale


L’arte urbana murale è un altro asset importante della città di Torino e dimostrazione di come si possa intendere la diffusione della cultura sul territorio sia dal punto di vista della fruizione che della produzione e del coinvolgimento delle nuove generazioni

Monkeys Evolution prende in eredità il progetto Murarte e segnala alcune opportunità e criticità.

L’aspetto della formazione artistica all’arte urbana tramite la riqualificazione e la liberazione di pareti della città da destinare ad uso artistico.

Si segnala l’opportunità di elaborare una strategia comune tra organizzazioni che si occupano del tema. E’ importante occuparsi del problema del mantenimento e cura delle opere. Identico problema segnalato dal Museo di Arte Urbana in altre sedute.


9/9/2020

Incontro con l’associazionismo cittadino.

http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2020/14787.mp3


Andrea Polacchi – Presidente Arci Torino

Conoscere il patrimonio di cultura popolare della città. Ad esempio, la quasi maggioranza degli eventi musicali organizzati sul territorio provengono dai circoli della Città. Costruire La candidatura in modo condiviso con questo mondo. Solo Arci organizza più di 1600 concerti, 400 spettacoli teatrali, 300 proiezioni cinematografiche, numerose presentazioni di libri e dibattiti in un anno.


Cristina Colet – Aiace

Appoggio alla candidatura


Ezio Dema - Aics

Aics ha 400 affiliati tra Torino e Provincia. Aics appoggia la candidatura.


9/10/2020

AUDIZIONE TEDX TORINO

http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2020/14824.mp3


Enrico Gentina


Tedx Torino mette a disposizione un metodo di confronto già sperimentato dall'Assessorato alla Cultura nato durante il lockdown, i Ted Circles, che permetterebbero di lavorare trasversalmente e informalmente al tema della candidatura. Consistono in una piattaforma on line che dà la possibilità di concretizzare un'idea. Rappresenta un tavolo virtuale in cui tutti i partecipanti hanno gli stessi poteri, è un luogo dove ci si confronta e in cui non è possibile stare in molti. C'è una dimensione molto giocosa e mettersi a giocare può essere utile per fare emergere delle idee.


1.A Tedx Torino interessa lo sviluppo del territorio.

2.Lo strumento dei circles ci sembrava interessante.

3.Avendo a disposizione un marchio riconosciuto a livello internazionale, abbiamo pensato di utilizzare una parte delle nostre energie per intercettare quei soggetti che forse dentro un percorso più istituzionale e classico non si sentirebbero ancora protagonisti: i giovani.

Uno dei valori che ci ha spinto a farci avvicinare a questo percorso è l'orizzonte che va oltre i sei mesi che va oltre l'anno e le legislature per un'organizzazione come quella che rappresento qui a Torino, è un valore fondante. Essere al passo coi tempi e guardare lontanissimo.


Assessora Antonietta Di Martino


Abbiamo avviato un percorso con le scuole per elaborare i Patti Di Comunità. Uno strumento indicato dal piano scuola del 26 giugno dal ministero dell’istruzione. Doveva servire alle scuole per recuperare spazi per soddisfare il bisogno di distanziamento. Ma è anche uno strumento che serve a supportare le scuole rispetto all’offerta formativa. La città ha raccolto questa sfida. Si è fatta promotrice e coordinatrice di una iniziativa di sistema. Ripensare la didattica e i modelli formativi. Possiamo chiedere a Ted di abbassare l’età dei partecipanti. L’assessorato è disponibile a collaborare per individuare modalità di coinvolgimento delle scuole.


Consigliere Francesco Tresso

Dichiara di non riconoscersi nel percorso fin qui intrapreso dalla commissione considerando le audizioni poco produttive. Denuncia la mancanza di una traccia, di una linea definita, di un programma che sia oggettivamente quello che vuole condurci ad avere degli aspetti molto più concreti per arrivare a definire poi una restituzione che poi alla fine di questo percorso bisogna dare.

Secondo il consigliere è necessaria in questa fase una autentica progettazione delineata in: obiettivi da porsi, strumenti da mettere in atto, tempi con cui si vogliono attuare e risorse con cui si intende far fronte per poter arrivare a questo.


Vice Presidente di Commissione Chiara Foglietta


La vicepresidente Foglietta conferma la bontà del percorso di audizioni, segnala però contemporaneamente uno spiazzamento dovuto al periodo storico che stiamo vivendo.

I cittadini legati al mondo della cultura dei settori più svariati possono pensare che sia anacronistico parlare di 2033 in un momento di grave difficoltà del mondo Culturale.

Si portino ad esempio la situazione del Teatro Regio i cui dipendenti sono in FIS, e alle piccole realtà culturali che non possono più fare spettacoli perché non possono staccare sufficienti biglietti.

Chiede inoltre se se l’assessorato alla cultura stia già lavorando affinché il dossier di candidatura sia pronto tra qualche anno. E immagina che il dossier possa emergere da un lavoro congiunto della commissione insieme all’Assessorato.

È importante capire quali azioni stia mettendo in campo l’assessora Leon e in quale direzione vadano.

Sarebbe importante lavorare maggiormente in sinergia magari convocando anche tavoli paralleli più operativi, rispetto a questa commissione consiliare.


4/11/2020

Incontro con il professor Bianchini, docente di Politiche Culturali alla Leeds Metropolitan University.

Registrazione

http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2020/14904.mp3


Il Professor Bianchini illustra una approfondita panoramica del tema delle candidature a Capitali Europee della Cultura, evidenziando differenze di obiettivi per le diverse città e criticità individuate a posteriori.

Fornisce alcuni temi centrali evidenziati dalle diverse Capitali. Espone l’interessante tema della gestione del conflitto nel percorso di candidatura.

E fornisce alla commissione un quadro sintetico attraverso il documento di cui qui si fornisce collegamento.

http://www.comune.torino.it/consiglio/prg/intranet/display.php?doc=A-A202000515:2167


Indice dei punti del documento:

-Dalle esperienze delle Capitali Europee della Cultura (ECoCs) e delle Città della Cultura del Regno Unito, temi chiave e indicazioni per le Capitali Italiane della Cultura

-Storie di cambiamento raccontate dalle Capitali europee della cultura

-Alcuni esempi di temi centrali ai programmi culturali:

-Questioni di titolarità, interferenze politiche e sostenibilità

-La questione della leadership culturale

-Definizione di "cultura" nel concetto di ECoC

-Alcuni problemi operativi

-Costruire un quadro di valutazione per individuare benefici potenziali (e alcune sfide) per la città

-Alcuni problemi di valutazione

-Impatti esistenti e potenziali della pandemia sulle capitali della cultura

-Legacy e strategie di governance


18/11/2020

Incontro con Matteo Negrin direttore di Piemonte Live, Filippo Fonsatti Direttore Del Teatro Stabile di Torino, Anna Cremonini direttrice di Torino Danza.


Anna Cremonini

Torino Danza braccio operativo per la Danza del Teatro Stabile di Torino, ha elaborato il progetto Corpo Links Cluster, un progetto Italo-Francese. Torino danza ha un patrimonio importante di relazioni europee che può mettere a disposizione. Ci occupiamo costantemente di progetti europei.


Filippo Fonsatti – Teatro Stabile di Torino

Conferma il coinvolgimento del Teatro Stabile nel percorso pur sollevando le criticità del momento presente.

Cita l’imminente progetto Argo come pino Marshall per la cultura. Reinvestire le risorse per formare e riflettere.

Candidarsi per un obiettivo così ambizioso richiede un impegno straordinario.

Il Teatro Stabile di Torino è il primo tra i teatri nazionali nel ranking del ministero per entità di contributo assegnato (3.120.000 €) ed è il primo per il punteggio artistico del proprio progetto.

Torino Danza è il primo dei festival disciplinari finanziati dal ministero e ha punteggio pieno dal punto di vista artistico 35/35.

Piemonte dal Vivo è il circuito che ha fatto segnare il miglior progresso in termini di contribuzione e punteggio artistico.

Le tre realtà convocate costituiscono quindi un’eccellenza nazionale e sono naturalmente abituate a tessere relazioni internazionali.

Il Teatro Stabile di Torino è l’unico teatro a fare parte della rete europea Mitos21 di cui fanno parte i grandi teatri europei, tutti presenti in capitali, tranne il nostro. IL Gotha del teatro Europeo e quindi mondiale.

Questo patrimonio di relazioni viene messo a disposizione della Candidatura.

E’ necessario uno sforzo, come ad esempio un investimento culturale infrastrutturale in un polo culturale quale potrebbe diventare il Teatro Nuovo. Questa potrebbe essere una leva per differenziare Torino nel panorama dei concorrenti. Oggi non ci sono molti cantieri di recupero funzionale di costruzione di nuovo spazi. 

Il Teatro Nuovo può diventare la casa di tutte le realtà artistiche torinesi.

A partire da concetto di social impact dobbiamo immaginare composizione del tessuto torinese negli anni futuri. Vedremo crescere cittadini di altre aree geografiche per i quali magari il teatro e la danza contemporanea avranno pochissimo significato.

Impatto sociale

Dobbiamo immaginare meccanismi di coinvolgimento per costruire competenze di cittadinanza e processi di partecipazione e di integrazione di chi arriva da altre aree geografiche.

Digitale

Il secondo punto importante è il digitale. Operare sull’innovazione digitale della cultura. La dimensione digitale ha un impatto connesso all’ambiente.

Ambiente

Lavorare perché nell’arco di due anni il Teatro Carignano diventi il primo teatro “green” d’Italia.


Matteo Negrin

Lavorare alla candidatura come processo e non come prodotto. Cita la collaborazione sulla candidatura di Casale Monferrato l’obiettivo non era quello di conseguire la vittoria ma di sollevare Casale Monferrato da uno stigma relativo alle vicende dell’amianto. Ha portato a una presa di coscienza della città come ad una città con altre identità.

In questi anni a Torino gli enti culturali hanno stabilito relazioni virtuose. Cosa non scontata nel passato.

Qui le relazioni portano a moltiplicazione degli effetti e risultati.

In questo momento abbiamo pensato di lavorare sulla didattica a distanza per essere rilevanti.

Importante segnalare La Lavanderia a Vapore, centro di residenza coordinato da Piemonte Live, che ci ha permesso di entrare a far parte della rete ENCC https://encc.eu/ una rete europea e EDN https://www.ednetwork.eu/ composta dalle 40 principali case della danza in Europa sostenuta da un contributo strutturale della Unione Europea.

Piemonte Live dialoga no solo con il territorio quindi, ma anche con l’Europa e con il mondo.

Torino come città del contemporaneo e cittadinanza attiva

Negrin suggerisce di concentrarsi sul lavoro sul contemporaneo di cui la danza è l’espressione più vivace.

Torino è quindi in una posizione interessante.

Piemonte Live sta già lavorando alla connessione tra coreografi e spazi della danza contemporanea. Superamento del concetto di pubblico per inventare spazi di attraversamento e di cittadinanza attiva.


Relazione tra spazi di creazione e rigenerazione urbana.

Spesso gli spazi di creazione sono in periferia anche per motivi contingenti e spesso per efficienza nel miglioramento della qualità di relazioni sociali indotte.

Il direttore Negrin sottolinea quindi tre punti da tenere in conto per la candidatura

1.Impatto sociale.

2.Sostenibilità ambientale. IL Teatro Nuovo potrebbe essere un luogo in cui fare confluire

3.Rilevanza di lungo e medio periodo. Stiamo lavorando in Piemonte Live, nell’ambito cultura e salute con Casa Paganini di Genova per dispositivi interattivi che porterebbero a danza gli anziani che risiedono nelle RSA. Far dialogare il linguaggio numerico (tecnologia) con quello qualitativo (arte e umanesimo), nella creazione di un nuovo linguaggio. Torino potrebbe essere il luogo di creazione di questo nuovo linguaggio.


Assessora Di Martino

Per coinvolgere i più piccoli bisogna passare dal coinvolgimento delle istituzioni scolastiche. Dirigenti scolastici, insegnanti, ecc. io suggerisco di sentire direttamente anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado tramite la consulta provinciale degli studenti. L’organo è stato appena rinnovato. Sarebbe interessante ascoltare il presidente e il consiglio di direzione appena nominati. Sarebbe utile conoscere i loro programmi e vedere se esistono spazi per condivider un percorso.

Si potrebbe cercare di capire se possono essere loro a coinvolgere direttamente gli studenti anche degli ordini inferiori in una sorta di “peer-education” in questa candidatura.


4/12/2020

Incontro con la Prof.ssa Azzario (Presidente del Centro per L’Unesco di Torino).

http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2020/14972.mp3 (dal minuto 1.07.55)

http://www.centrounesco.to.it/

Lavoro sull’inclusione e integrazione culturale

Il Centro Per l’Unesco è presente dal 1983. Da allora ha agito dal 1985 all’interno del Campus dell’Onu. Compito importante è valorizzare la città agli occhi dei cittadini Torinesi. Estremamente attuale e importante il Lavoro multiculturale con il coinvolgimento dei migranti. Nel 1983 conducemmo una indagine sulla comunità Egiziana grazie anche all’Ufficio per Stranieri appena nato, all’epoca. Multiculturalità e interculturalità. In un progetto, documentato in atti disponibili, abbiamo coinvolto i figli dei migranti formando i loro genitori.

Patrimonio dei siti Unesco

Abbiamo formato sul patrimonio Unesco centinaia di giovani e adulti. Sul territorio abbiamo le Residenze Sabaude, Una zona Mab, due cattedre Unesco nei due atenei.

www.parcodelpocn.it

http://www.unesco.org/new/en/natural-sciences/environment/ecological-sciences/biosphere-reserves/europe-north-america/italy/area-della-biosfera-del-monviso/

Formazione

Torino è Learning City dal 2016, titolo ancora poco valorizzato, e anche Città Creativa per il Design.

Torino partecipa a una rete internazionale molto attiva che è quella delle 700 città Creative Unesco.

Abbiamo acquisito una capacità di mappare i tesori presenti sul territorio, di cui molti non conosciuti e abbiamo pubblicato un atlante per valorizzare questo aspetto nelle scuole superiori.


16/12/2020

Incontro con il Prof. Juan Carlos De Martin (Vice Rettore per la Cultura e la Comunicazione) e la Dott.sa Angela La Rotella (Resp. Area Cultura Politecnico di Torino) e con la Confesercenti e Ascom di Torino.

http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2020/14990.mp3


Juan Carlos De Martin

Primo elemento di rilievo è il fatto che i due Atenei hanno compreso come missione non solo quella della formazione ma anche quella di dare un contributo concreto alla vita della Città. Esito non scontato ma frutto di un’evoluzione.

Secondo elemento è l’essere Il Politecnico un attore culturale importante della Città.

50.000 persone gravitano intorno all’ateneo e molti sono studenti stranieri. Biennale Tecnologia è un evento culturale condotto in collaborazione con altri attori culturali della Città.

Cosa può caratterizzare la città di Torino in una candidatura? Bipolarità Umanistico-scientifica come ricchezza.

Esiste inoltre una tradizione di studi che indica come l’approccio di studi di Torino alla tecnologia a partire dal 1700 e con risultati di leadership alla fine di quel secolo hanno portato a una capacità di innovazione tecnologica e scientifica avanzata in parallelo ad una cultura umanistica di rilievo.

Sapere tecnologico che diventa saper fare e che fa di Torino una delle grandi città industriali d’Europa.

Torino come capitale della Cultura Europea per riflettere su uno degli assi fondamentali della contemporaneità, la tecnologia.

Tecnologia in quanto tale, in relazione alla società, alle scienze umane e in relazione alla democrazia.


Angela La Rotella.

Confermo gli elementi rilevati da Juan Carlos De Martin e ne aggiungo un terzo. Come Politecnico possiamo fornire delle collaborazioni non soltanto di tipo contenutistico. Ma anche con competenze tecnologiche. La nostra città ha una cifra ulteriore, la capacità di unire il valore della storia, così importante per Torino, con questa fortissima vocazione all’innovazione. Esempio emblematico è il Museo Egizio che operando in una sede storica conduce la sua missione con una forte matrice di innovazione tecnologica. Mettere la tecnologia al servizio della valorizzazione del patrimonio storico.


Assessora Francesca Leon

Il tema del coinvolgimento degli studenti è importante.


Juan Carlos De Martin

È un tema complesso ma a determinate condizioni è possibile e Biennale Tecnologia lo ha dimostrato.

La vera domanda è “a quali condizioni è possibile mobilitare i nostri studenti”? non abbiamo la risposta ma questo compito richiederà impegno.


Barbara Ferro – Ascom

Turismo Commercio e Cultura. UN tema che trattiamo da 20 anni. Immaginando che i nostri esercenti siano il primo contatto che un turista ha nella nostra città costituiscono una rete che può promuovere la candidatura. Vediamo in maniera favorevole la candidatura. Chiederemo la presenza di professionalità che possano portare avanti la candidatura dal punto di vista di un vero manager della comunicazione, come nel caso di Matera. I punti interrogativi sono che conformazione urbanistica e fisica avrà la città? Come si trasformerà la città? Abbiamo bisogno che Torino abbia grandi eventi per fare rinascere la città.


Confesercenti – Micol Caramello

Da guida turistica ho seguito la trasformazione di Torino. Il boom turistico ha iniziato ad esserci. Le ATP Finals saranno un’occasione importante. Quindi anche per la candidatura a Capitale Europea noi diamo il nostro sostegno. Condivido le parole di Barbara Ferro.

E’ anche un’importante occasione per potenziare le infrastrutture. Come per esempio i trasporti. A partire dall’esempio degli scarsi collegamenti extraurbani per le Residenze Reali. È necessario mettere a sistema una serie di servizi che rimangano come eredità.

Non dimentichiamo il turismo extraitaliano che ancora è abbastanza basso.


Assoturismo - Luca Amato

Progetti

Siamo favorevoli a elaborare progetti comuni sulla candidatura. Faccio un esempio “Capodanno con Renoir” esempio di collegamento tra un evento culturale e commercio. A partire da queste piccole idee ed esperienze possiamo elaborare progetti più vasti. Gli imprenditori quando sono protagonisti permettono ai progetti di nascere e fare da volano.

Fase progettuale.

Importante la fase di avvicinamento alla candidatura. Fare parlare del nostro territorio prima ancora di arrivare all’assegnazione. L’aspettativa si trasforma in visibilità e ricaduta economica. Iniziare a lavorare da subito.


8/1/2021

Incontro con il direttore della Fondazione Casa Teatro Ragazzi e Giovani, Emiliano Bronzino.

http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2021/15045.mp3


Viviana Ferrero.

Sostiene che la commissione abbia sondato il capitale umano della città. Il percorso potrebbe occuparsi anche di una mappatura dei luoghi con cui si propone Torino. Per fare questo sarebbe sufficiente ospitare l’assessore all’Urbanistica e l’Assessora alla Cultura e anche rappresentanti del Politecnico. I luoghi dell’architettura Torinese. I luoghi del Barocco e del Liberty, la Torino Industriale. Raccontare Torino attraverso le nostre strade per esempio. Narrazione della storia attraverso i luoghi.

Emiliano Bronzino

Come neo direttore ho trovato una Fondazione dotata di grandi competenze spesso sottovalutate e una condizione economica sana.

La casa ha un ruolo strategico sia per la sua configurazione come luogo di sinergie tra soggetti diversi, sia come collocazione sul territorio a cavallo di diverse circoscrizioni, adiacente a diversi luoghi di aggregazione sportiva e culturale.

Il teatro diventerà il luogo delle ATP Finals ospiterà eventi che faranno da ponte tra le nuove generazioni il mondo della cultura e il mondo dello sport.

La posizione strategica può essere messa a servizio della candidatura a capitale Europea della Cultura.

L’impegno della nuova direzione sarà quello di costruire un ponte tra le giovani generazioni, la cultura, lo sport, l’educazione e il teatro. La casa collabora con Biennale Democrazia e con il Politecnico. L’obiettivo è quello di diventare la casa delle generazioni che vanno dall’infanzia all’età dell’università.

La CTRG sta lavorando a numerose collaborazioni con altri enti omologhi anche per condividere tipi di pubblico diversi.

Consigliera Eleonora Artesio

Il teatro Ragazzi nasce a Torino con intento principalmente pedagogico. Torino negli anni 70/80 si caratterizzava come laboratorio pedagogico nella direzione della responsabilità educativa. Il progetto “la Città e i Ragazzi, si poneva di concentrare sull’educazione con le competenze degli adulti gli obiettivi di una città inclusiva.

Ogni candidatura deve poter presentare anche le radici della città e le radici in questo caso sono l’obiettivo pedagogico originario. Sottolineo questo aspetto in un momento in cui esistono rischi di diseguaglianze nei per quanto riguarda l’educazione.


29/1/2021

Illustrazione del progetto Torino Città Creativa

Assessori Marco Giusta e Francesca Leon

http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2021/15088.mp3

Immagine estratta dal Report Torino Città Creativa. A cura dell’Assessorato Alla Gioventù.

Il progetto nasce nel 2017.

1.Considera la creatività come elemento fondamentale per costruire una città innovativa e culturalmente vivace.

2.Il secondo tema è che il tema della creatività giovanile ha bisogno di una attenzione particolare. I giovani creativi hanno bisogno di vedere riconosciuto il loro percorso di carriera

3.Visione che immagini creatività e design come maturi per incontrare industria imprese e produzione.


Con queste premesse e coinvolgendo anche le realtà museali e attori del territorio siamo arrivati alla stesura di un protocollo di intesa tra

Comune di Torino

Regione Piemonte, (che purtroppo non lo ha ancora firmato)

Università di Torino

Politecnico di Torino

Camera di Commercio

Unione Industriale

Accademia delle Belle Arti

Il Conservatorio

Fondazione CRT

Compagnia di San Paolo


Strumento per fornire uno strumento ulteriore per aumentare sinergie e relazioni.

All’interno di questo forum sono state discusse numerose idee progettuali.

Sono stati affrontati i temi:

-Comunicazione in uscita promuovere l’iniziativa e attirare i giovani creativi

-Comunicazione in entrata per ascoltare il territorio e i desiderata e bisogni dei giovani.

Sono stati attivati canali social dedicati.


Abbiamo creato due momenti di Forum con tutte le associazioni di creatività chiamate a collaborare.

Entrambi i forum ci hanno restituito un’immagine dei bisogni.

Abbiamo seguito le richieste

  1. Fornire dei canali di raccolta di informazioni relative alle opportunità, che solitamente sono sparse. Abbiamo creato un canale Telegram dedicato.

https://t.me/TorinoCreativa

  1. Avere uno spazio di presentazione della propria creatività. Sempre realizzato attraverso i canali social.

Questo è stato creato grazie a borse di studio di tirocinio e agli uffici dell’Assessorato. 

Abbiamo quindi a disposizione uno strumento di comunicazione utile con il mondo dei giovani artisti del territorio che potrà aiutarci a sviluppare un percorso di candidatura.


10/2/2021

Incontro con

Goethe Institut – Roberta Canu

Alliance Francaise – Antonia Sandez Negrini – Louise Rivet

Associazione Farmp - Massimiliano Ziella

Consolato Generale di Romania - Viorica Nechifor

Prof. Luca Davico del Politecnico di Torino Illustrazione del Rapporto Rota per la parte riguardante il Turismo

http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2021/15089.mp3


Roberta Canu – Goethe Institut

Il Goethe Institut è l’Istituto di Cultura ufficiale del governo tedesco. Ha sempre avuto un rapporto molto stretto con le capitali della Cultura. L’esperienza più vicina è stata Genova 2004.

L’esperienza ci dice che una città viene premiata per quello che saprà fare delle proprie potenzialità valorizzandole. Sviluppare un concetto di cultura ad ampio spettro da applicare ad un programma che non si esaurisca in una annualità ma che abbia una sua sostenibilità. È necessario impostare un rapporto internazionale di scambio chiedendosi cosa L’Europa possa aspettarsi da una CEC ma anche che cosa possa imparare.

Il Goethe può contribuire alla stesura del programma. Seguire l’agenda europea mentre già si parla di una agenda europea della digitalizzazione. Occuparsi dei giovani e della loro formazione ma anche degli anziani e del rapporto tra le generazioni.

Il Goethe può anche mettere a diposizione la sua mission di consolidamento della coscienza europea e la sua ampia rete di relazioni. Promuovere il dialogo sul territorio.


Massimiliano Ziella - Farmp (Federazione delle Associazioni Moldave e Romene del Piemonte)

Non si occupa solo della comunità Romena e Moldava. Ma anche momenti di apertura e condivisione con tutta la cittadinanza. Sviluppare ed erogare servizi rivolti a tutta la cittadinanza. La prospettiva della candidatura è di notevole interesse per la Federazione perché Torino è la seconda casa per molti romeni.

Possiamo contribuire in fase di progettazione ma anche il coinvolgimento di volontari. Ma anche un lavoro in relazione con le istituzioni come ad esempio il Consolato Generale di Romania, l’accademia di Romania di Roma, istituto Romeno di ricerche umanistiche di Venezia finalizzato alla realizzazione di eventi. La Romania ha avuto una capitale europea della cultura, Sibiu, ed è possibile che nel 2033 possa esserci anche una città Romena.

Viorica Nechifor - Consolato Generale di Romania

Comunica la disponibilità del Consolato. Sottolinea la forza creativa della comunità Romena.

Antonia Sandez Negrini - Alliance Francaise

Conferma la volontà di cooperare con la città di Torino per rafforzare la proposta. Chiede di sapere cosa ci si aspetta dall’Alliance Francaise. È costante il rapporto di collaborazione tra Francia e Italia, tra Torino e le altre città francesi. In Torino L’A.F. sviluppa soprattutto la parte dedicata al cinema e alla letteratura, preso le scuole e anche presso l’università di Unito.

Prof. Luca Davico – Illustrazione del Rapporto Rota su Cultura e Turismo

Il professor Davico illustra i risultati della raccolta dati del Rapporto Rota 2020

Per quanto riguarda la parte Cultura e Turismo

Indice degli interventi

I 4 maggiori musei torinesi trainano la crescita di visitatori (fino al 2019)

Cinema a Torino: calo tendenziale di schermi e spettatori… prima del crollo 2020

Decentramento ancora debole

Boom negli ultimi 20 anni dell’arte pubblica

Biblioteche e Librerie presenza minore nell’area Nord

Fiere internazionali: Torino sesta tra le città italiane, primo è il salone del gusto seguito dal salone del libro.

Congressi internazionali nel 2018, Torino è al quinto posto.

Scarsa presenza dei mass media a Torino (Giornali, Tv, emittenti radio)

La spesa in ambito culturale nella città di Torino è in calo da 15 anni

Torino è sesta in Italia per spesa del Comune in cultura.

2018 Addetti alla cultura in percentuale, Torino è al 13mo posto.

Visitatori dei musei e presenze turistiche in città crescono in parallelo.

Esiste un grave problema di mancanza di monitoraggio dei fattori che stiamo discutendo

2019 Torino è la quarta città per presenza di giovani stranieri

  • Immigrazione in calo nella città metropolitana di Torino

  • Università: terza città per numero di iscritti

  • Molti studenti dal Sud e dall’estero

  • La percentuale di iscritti universitari per abitanti è tra le più basse d’Italia.

  • Il Politecnico di Torino è il più attrattivo di studenti fuori sede.

  • La maggior parte dei Laureati non restano a Torino

  • Bassi livelli di istruzione nella periferia nord

  • Livello di istruzione legato al reddito

  • Non c’è stato calo di iscrizioni negli atenei, ma la maggior parte degli studenti non sono tornati a Torino.


12/2/2021

Incontro con l’Associazione Consiglieri Emeriti e con Università della Terza Età (Unitre)

http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2021/15117.mp3


Presidente Biagio Ingignoli – Unitre

La missione è portare la cultura alla terza età e non solo, anche collaborare con l’università, soprattutto la facoltà di psicologia.

Direttrice Lucia Cellino - Unitre

Unitre conduce 180 corsi e altrettanti docenti. Ha un vasto ventaglio di discipline. Storia e letteratura sono i più seguiti. L’apporto per la candidatura potrebbe essere caratterizzato da questa relazione con la storia del nostro territorio. Piemonte come collegamento dell’Italia con l’Europa.

Consigliera Parlacino

Apprezzo la possibilità che chiunque si possa avvicinare a un percorso universitario. Queste realtà consentono di attivare dei percorsi di socializzazione di attivare confronti. Anche alla luce del momento storico che stiamo vivendo.


Da sottolineare come Le attività dell’Università della Terza Età rientrano pienamente nella concezione di cultura come cura e inclusione sociale inclusi negli obiettivi dell’agenda europea. [ndr]


Marziano Marzano – Associazione Consiglieri Emeriti

Abbiamo un passato che può essere raccontato a tutti. Torino è stata l’iniziatrice di momenti particolari.

La rete dei caffè ha ospitato anche attività politiche rilevanti. Torino e la Corona delle Delizie. Ricordare Santena che è sede del Museo Cavour di imminente apertura. Cavour figura di rilevanza europea. Torino ha un tessuto di associazioni culturali che non ha eguali in Italia. Abbiamo in sintesi la parte strutturale, edifici storici, e la parte culturale molto diffusa.

Giuseppe Gallicchio – Associazione Consiglieri Emeriti

è necessario coinvolgere la cittadinanza e portare l’entusiasmo per la città nelle periferie. Esempio della azienda Aurora. Esempio della nascita del cinema con gli studi Fert. Gli studi della Rai. Questi ed altri possono essere l’asse trainante della candidatura. È anche importante per la cultura del lavoro. La solidarietà che ha portato Torino ad essere prima nel sociale e nell’antirazzismo.

Giancarlo Quagliotti – Associazione Consiglieri Emeriti

L’A.C.E. ha discusso di questa iniziativa e desiderava contribuire alla stesura delle linee guida anche attraverso l’organizzazione di un convegno. Obiettivo era raccogliere gli elementi di storia e di esperienza, grazie anche alla presenza di alcuni assessori alla cultura degli anni passati. Rimettere ordine nel quadro delle politiche possibili e avanzare alcune proposte. L’Associazione desidera riproporre questo convegno.

Ha promosso un premio di laurea che raccoglieva proposte culturali e desiderava trasformarla in una iniziativa più specifica attraverso un’intesa con l’istituto Avogadro per sviluppare proposte programmatiche.

19/2/2021

Audizione della Fondazione Torino Musei

Museo Egizio

Museo di Arte Orientale

Coordinatrice dei presidenti di Circoscrizione Francesca Troise.

UNIVOCA – Unione volontari culturali associati


http://vm-podcast.csi.it/sedute/comuneto/COMMISSIONI/2021/15103.mp3


Angela Benotto Relazioni Esterne e Attività Internazionali – Fondazione Torino Musei

Proposta di attività che propongano un connubio tra arte e scienza. Torino è una città votata all’innovazione. Comprende il tema dell’innovazione della sostenibilità e dell’inclusione. Fornire alle nuove generazioni strumenti di multidisciplinarietà per guardare al mondo in modo più articolato.


Marco Guglielminotti Trivel Direzione - Museo Arte Orientale

Il Mao condivide la linea di Fondazione. Può ampliare questo tema verso la relazione in scienze cultura e relazioni internazionali e mondo asiatico. Come parlare di qualcosa che avverrà tra 12 anni. Stiamo vivendo un momento in cui la scienza e la tecnologia gestisce sempre di più anche le relazioni. Non sappiamo questo trend come si svilupperà, ma sappiamo che si sta andando verso un aumento del distacco tra le persone e tra la persona e l’ambiente fisico quindi forse come discorso parallelo possiamo forse tra 12 anni le persone si saranno anche un po’ stufate di questo e magari ci sarà una voglia di riscoprire il mondo usando tutti cinque sensi e non solo due. Puntare sulla fisicità e sull’olfatto. Compreso anche il sesto senso che per la filosofia indiana racchiude tutti i sensi e costituisce quell’aura che si crea quando si visita dal vivo un museo e che nessuna esperienza digitale potrà mai sostituire. Una mia riflessione personale.


Paola Matossi L’Orsa Comunicazione e Marketing – Museo Egizio

Torino ha bisogno di questa candidatura ha un grande patrimonio da valorizzare e un tessuto cittadina fatto di grandi eccellenze anche nel volontariato e nel sociale. Il tema della cultura accessibile a tutti dovrebbe essere centrale. Notando anche quanto le povertà educative siano dilagate dopo la pandemia. Anche l’aumento dei Net. Progettare la candidatura mettendo come primo elemento l’impatto sociale che può generare attraverso le istituzioni che rappresenta e il tessuto attivo. Importante anche il posizionamento paesaggistico. Abbiamo tutte le premesse per ragionare tenendo presente l’impatto sociale. Se includiamo questo elemento fin dalla programmazione le cose cambiano.


Francesca Troise – Coordinatrice dei Presidenti dei Circoscrizione

Trasformare gli eventi off da momenti di fruizione a momenti di elaborazione di cultura e proposte da parte dei cittadini.

Le Circoscrizioni hanno ragionato come decentramento per accennare a un quadro e una candidatura dal basso. Gli eventi off legati ai diversi festival sono un esempio di diffusione della cultura, il caso del Salone del libro porta ad esempio la lettura negli spazi vissuti abitualmente dalle persone. Possiamo immaginare di capovolgere questo paradigma e pensare non semplicemente a una cultura che venga trasferita nei luoghi delle persone ma che nasca dai luoghi delle persone, che nasca dall’associazionismo di quei luoghi. In questo quadro le circoscrizioni sono il luogo deputato. Pensiamo all’esempio del Festival della Letteratura di Mantova, un evento nato dal territorio e peculiare di quel territorio.

L’Europa parla di patrimonio come un insieme di risorse che le persone riconoscono come patrimonio comune e sposta già l’accento sulle popolazioni. Il soggetto da semplice fruitore diventa creatore.

La rete degli ecomusei

Altra esperienza importante sono gli ecomusei che sono preposti a mantenere la memoria storica dei borghi e dei quartieri e sono da valorizzare proprio nell’ottica della partecipazione.

L’importanza degli studenti universitari e delle scuole.

Possono essere soggetti attivi insieme alle scuole del territorio.


Luisa Bernardini – Presidente Circoscrizione 2

Le tre valenze degli ecomusei

La circoscrizione 2 ha ereditato due ecomusei attivi. Hanno tre valenze: Storica perché raccontano la storia dei quartieri, hanno una valenza sociale perché questo racconto ha un taglio sociale spesso e poi artistico. Permettono la realizzazione di percorsi di conoscenza e di collegamento.


Maria Luisa Reviglio della Veneria – segreteria UNIVOCA

Raccoglie 30 associazioni di volontariato culturale e circa 6000 volontari. In collaborazione con VOL.To Univoca è diventata un osservatorio privilegiato e si pone come cerniera tra la cultura delle istituzioni e del cittadino. Proprio attraverso l’azione del volontariato che si possono condurre importanti discorsi di diffusione e di collaborazione.


Gabriella Monzeglio – UNIVOCA

Lo strumento di Agorà del Sapere

Agorà del Sapere è un progetto di piazza virtuale sostenuto da diverse istituzioni pubbliche, che mette in collegamento i musei e le scuole di tutta Italia. Nasce come progetto di approfondimento di alcuni temi.

Attraverso questa piattaforma è possibile far conoscere Torino alle scuole di tutta Italia e incentivare il turismo. Attraverso questo strumento è anche possibile realizzare un percorso di formazione per i giovani.

In seguito alla commissione il Presidente di Univoca Feliciano della Mora invia una mail di Integrazione il cui contenuto qui segue.

- la Comunicazione è un nostro punto di forza attraverso il Sito internet (www.univoca.org ), la pagina facebook (https://www.facebook.com/univocatorino ), la piattaforma youtube (https://www.youtube.com/channel/UCV8fb6FGzAy4e64PqwznmRg ), UNIVOCA Notizie - newsletter periodica di informazione, UNIVOCA online - trasmissione online su zoom per il mondo del volontariato culturale ed il Quaderno del Volontariato Culturale - in forma cartacea ed online (https://www.univoca.org/quaderni/ );

- La "Settimana della Cultura di UNI.VO.C.A." giunta alla VII edizione - tutte le associazioni culturali aderenti propongono una loro iniziativa (https://www.univoca.org/vi-settimana-della-cultura-di-uni-vo-c-a-2020-trentanni-sempre-giovani/ );

- il "Pronto Soccorso per i Beni Culturali" - iniziativa di sensibilizzazione sui beni che necessitano di interventi di salvaguardia (https://www.univoca.org/pronto-soccorso/ );

- "Agorà del Sapere" - progetto in corso per l'utilizzo della piattaforma zoom per sviluppare i collegamenti online fra le associazioni, al loro interno e verso l'esterno, e nei confronti del mondo scolastico con modalità nuove (le nostre associazioni, durante la pandemia, hanno potuto continuare nella maggior parte delle loro attività ed iniziative).

Segue votazione della conclusione dei lavori che viene approvata.

  1. Proposta per una definizione del percorso di candidatura e Linee Guida.

Il termine della ricerca si evidenzia la grande ricchezza di soggetti e potenzialità presenti sul territorio Torinese, Metropolitano e Piemontese interessati alla candidatura e utili per avviare il percorso.

La presente ricerca conoscitiva, nonostante la sua durata e partecipazione non costituisce che una parziale panoramica del territorio e dei soggetti e sarà opportuno organizzare ulteriori incontri al di fuori di essa.


  1. Scopo della candidatura e politiche della Città.

Un obiettivo di questo tipo permette alle amministrazioni pubbliche di implementare da subito politiche a lungo termine solide perché costruite in sinergia con le cittadine e i cittadini ed efficaci perché condivise da tutte le forze politiche, permette quindi di strutturare politiche che guardino al bene reale delle persone e di chi vorrà risiedere nel nostro territorio in un futuro prossimo piuttosto che di singoli portatori di interesse.

Se si considera il momento storico e il prossimo avvio del piano europeo economico di sostegno (Recovery Fund e Next Generation EU) che impegnerà l’Italia e le amministrazioni locali in una laboriosa gestione di risorse per il rilancio dei territori si comprende l’importanza dell’avere a disposizione un’immagine chiara del futuro delle città in generale e di Torino in particolare.


  1. I punti di forza e le peculiarità di Torino.

Emerge che Torino ha già a disposizione numerosi elementi e strumenti per avviare un percorso di candidatura efficace:

-Enti Culturali partecipati di grande rilevanza europea.

-Un ricco tessuto culturale associativo.

-Un Patrimonio storico di valore mondiale (siti Unesco ma non solo).

-Vocazione all’innovazione (storica e tuttora viva).

-Primato delle Università cittadine e asse Tecnico-scientifico/Umanistico.

-Primato nel sociale e ricco tessuto dedicato all’inclusione.

-Presenza di alte competenze in ambito di gestione, organizzazione ed economia della cultura.


Seguendo le tendenze degli ultimi anni e considerando la possibilità di candidarsi come luogo rappresentativo di un territorio più vasto sarebbe interessante ipotizzare di estende la candidatura a tutto il territorio Piemontese con un coinvolgimento dei Sindaci e degli Assessorati competenti dei capoluoghi di provincia.

Gli assi principali su cui è possibile strutturare la candidatura sono quindi.

-Asse Tecnico-Scientifico in relazione alla Cultura Umanistica

-Innovazione e sperimentazione, città laboratorio.

-Impatto sociale, Torino città dell’inclusione e della solidarietà.

-Comunità straniere e collaborazioni con istituti di cultura europei.

-Cultura e pedagogia, le nuove generazioni e la coscienza cittadina.

-Sostenibilità ambientale.

-Paesaggio.

  1. Proposta di azioni

  1. Lanciare ufficialmente la proposta di candidatura coinvolgendo il territorio cittadino, metropolitano e regionale e raccogliendo adesioni attraverso un protocollo di intesa.

  2. Individuare o creare strumenti di connessione e progettazione comune anche digitali (tavoli, organismi, luoghi di confronto e piattaforme) che possano essere messi al servizio della costruzione del percorso e mettano in relazione e collaborazione soggetti, enti, anche di dimensioni e tipologie diverse e cittadine e cittadini. Elaborare strumenti innovativi già in questa fase preliminare della candidatura.

  3. Costituire un gruppo di coordinamento del percorso che sia indipendente dalle amministrazioni locali (che necessariamente dovranno essere rappresentate) e che segua il principio di imparzialità e inclusività, coinvolgendo il più possibile le giovani generazioni e competenze legate ai temi individuati come punti di forza della candidatura.

  4. Attribuire ruoli e obiettivi definiti e specifici ai soggetti, agli enti e alle professionalità coinvolte. Gli obiettivi vanno ovviamente definiti in base ai temi della candidatura e alle vocazioni di ogni soggetto partecipante.

  5. Stabilire una timeline che definisca in modo chiaro le fasi del percorso di candidatura in modo che queste possano coincidere con una implementazione di politiche attuabili ed efficaci da subito per i cittadini e le cittadine.

  6. Stabilire un budget plan a breve, medio e lungo termine e individuare le strategie di raccolta e spesa (attraverso canali Ministeriali, Europei, Regionali, Metropolitani e privati) in modo che coincidano con le politiche amministrative Cittadine, metropolitane e Regionali.

  7. Avviare progetti di rigenerazione urbana e progettazione di spazi fisici innovativi che leghino concretamente l’attuazione delle future politiche culturali ai temi e ai patrimoni individuati dal percorso di candidatura.

  8. Recuperare le azioni che già nel passato della nostra Città si dimostrarono efficaci nel realizzare gli obiettivi legati a un’idea di città Policentrica, inclusiva, innovativa e sostenibile.

  9. Coinvolgere le nuove generazioni per immaginare la città del futuro facendo tesoro dell’attuale momento di crisi in modo che le azioni attuate per candidare Torino a Capitale Europea della cultura abbiano effetti positivi permanenti e a breve termine.

  10. Implementare fin da subito un processo preciso di monitoraggio dell’impatto della candidatura.


Nota.

Esiste una ricerca risalente al 2012 e condotta dall’impresa sociale Torino NordOvest, diretta che analizzò le condizioni di una possibile candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Sarebbe interessante capire le motivazioni per cui pur in seguito a un tale studio l’amministrazione dell’epoca non abbia intrapreso il percorso e se il Comune di Torino abbia traccia di tale ricerca nei suoi atti.

Lo studio presenta interessanti spunti con sezioni che analizzano anche il trend dei budget nel corso degli anni e altri interessanti aspetti (seppure relativi al contesto di dieci anni fa) che possono essere integrati in questo documento.

Commenti


  1. Buongiorno. Torino capitale europea della Cultura 2033...si é saputo più nulla al riguardo?

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