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LA METAMORFOSI DELLA VENARIA

I Giardini della Venaria visti dal Tempio di Diana, dove si terranno alcuni degli spettacoli (foto M. D'Ottavio)

D'estate ci sono i cartelloni degli spettacoli estivi: tanti, dappertutto. E poi ci sono i festival. Che non sono la stessa cosa.
Gli spettacoli estivi li può fare chiunque: abborracci una dozzina di concerti purchessiano, qualche esibizione d'arte varia, t'inventi un nome suggestivo, meglio se in inglese - il solito "E-state con noi" non incanta più nessuno - e il gioco è fatto, l'assessore è contento e caccia il grano, il pubblico viene, paga, applaude e se ne torna a casa. Stop, finita lì.
Un festival non funziona così. Pretende un'idea, una logica interna, una tesi e uno svolgimento coerente. Non bastano i soldi dell'assessore: prima di tutto serve un cervello, meglio se più d'un cervello, per progettarlo. Ecco perché ci sono pochi festival, e tanti cartelloni estivi. Dipende dalla scarsità di cervelli in circolazione.
Oggi vanno di moda i festival in "location suggestive". Tipo antichi borghi, rotonde sul mare, terrazze sulle montagne, castelli e regge. Anche lì, son bravi tutti a piazzare un palco nella corte d'un castello, o nella piazzetta dell'antico borgo. La "location suggestiva" non c'entra una mazza con lo spettacolo, ma chissenefrega: è una quinta teatrale, uno sfondo suggestivo per estasiare le damazze.
Anche alla Venaria per molti anni si son fatti spettacoli estivi (anche ottimi) in uno scenario suggestivo che non c'entrava nulla con lo spettacolo: la Reggia era il contenitore, non la protagonista. Al nocciolo delle cose ci sia arriva per aggiustamenti progressivi, non puoi azzeccarla al primo colpo. Ma stavolta mi pare che ci siano arrivati, o almeno ci siano andati molto vicini. 
La "rivoluzione copernicana" - anzi, la "metamorfosi", così ci avviciniamo al punto - degli spettacoli estivi alla Reggia sta, innanzi tutto, nell'aver capito che la Reggia è lo spettacolo; è un organismo vivente, ha una sua anima con una sua personalità; e l'unica via è assecondare quell'anima, e "vestirla" con un progetto coerente alla sua personalità.
A questo punto serviva il progetto, il filo logico portante che mettesse ordine nel caos, trasformando il "cartellone" in un festival. Un festival "site specific", un festival che non può che essere "il festival della Reggia" e non più semplicemente "alla Reggia".
Come ho detto, qualsiasi progetto presuppone un cervello che lo pensi. L'idea fondante del festival 2021 della Reggia di Venaria è di Valter Malosti, l'ultimo in ordine di tempo dei cervelli fuggiti da Torino. Prima di emigrare verso lidi meno scemi, l'allora direttore del TPE aveva immaginato per la Reggia un percorso artistico ispirato alle "Metamorfosi" di Ovidio. E "Metamorfosi" è adesso il titolo del festival che si terrà negli stupefacenti Giardini della Venaria nel mese di luglio, frutto della collaborazione fra il TPE, la Reggia, Piemonte dal Vivo, la Filarmonica del Regio e il Teatro Concordia, che per fortuna e buona volontà non hanno lasciato cadere l'intuizione di Malosti.
"Metamorfosi" è un festival che s'intreccia, fisicamente e idealmente, con la fisicità della Reggia, i suoi giardini, i suoi luoghi incantati; e racconta una storia, una suggestione, un percorso. Festival vero, dunque. Il costo totale del progetto, 600 mila euro, è piuttosto alto: la logistica e le tecnologie necessarie per realizzarlo possono giustificarlo, ed è comunque suddiviso equamente fra i vari partner.

Questo è quanto voglio dire sulle "Metamorfosi" della Reggia di Venaria. Se vi interessa saperne di più, qui sotto trovate il comunicato stampa.

Per anni ha rappresentato un appuntamento fisso nel calendario culturale piemontese, ma in questo 2021 il cartellone estivo degli spettacoli serali della Reggia di Venaria assume un significato del tutto inedito, segno di una riconquistata e ambita normalità dopo i sofferti mesi di emergenza pandemica. Torna infatti la rassegna dell’estate alla Venaria Reale, che con l'evocativo titolo “Metamorfosi” animerà dal 2 luglio al 3 agosto gli spazi esterni della Residenza Sabauda - in particolare i Giardini e il Cortile delle Carrozze - con concerti, performance di danza ed esibizioni teatrali. Frutto della collaborazione fra il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, la Fondazione Piemonte dal Vivo, coordinatore artistico della manifestazione, la Fondazione TPE - Teatro Piemonte Europa, la Filarmonica TRT e la Fondazione Via Maestra di Venaria Reale, l’intenso programma di 39 spettacoli segue il filo conduttore della proposta culturale 2021 della Reggia di Venaria, ispirata al tema Green e interamente dedicata al rapporto tra uomo e natura, alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione del paesaggio. Un’offerta artistica multiforme, pensata come ideale completamento di una visita alla Reggia, ai suoi Giardini e alla concomitante mostra - aprirà al pubblico il 22 giugno - "Una infinita bellezza. Il paesaggio in Italia dalla pittura romantica all’arte contemporanea”, con 200 opere, fra dipinti, sculture e installazioni, frutto dell’attenzione e della passione che tanti artisti hanno dedicato all’ambiente naturale e al paesaggio della Penisola.

Il fenomeno naturale di adattamento alle alterazioni dell’habitat, attraverso la capacità di taluni organismi di mutare la propria forma, appare metafora quanto mai calzante dell’attuale momento storico: “Metamorfosi” si propone quindi come simbolo non soltanto della trasformazione affrontata nella vita personale e sociale, ma anche della rinascita dei luoghi della cultura e della Reggia di Venaria in particolare, capace in questi mesi di reinventare sé stessa e oggi impegnata ad evolversi e a ripensare la propria offerta andando “oltre la propria forma” (meta-morphé) e confermando la propria identità.
Quello approntato per “Metamorfosi” si presenta come un palinsesto composito, a carattere multidisciplinare, con spettacoli che ogni martedì, giovedì, venerdì e sabato, si svolgeranno in una pluralità di luoghi esterni della Reggia, appositamente individuati per ciascuna tipologia di esibizione, con l’obiettivo di offrire la massima fruizione degli spazi all’aperto per assecondare la voglia di outdoor degli spettatori dopo i lunghi mesi di isolamento. Anche la scelta di orari differenziati, in grado di soddisfare le esigenze di un pubblico eterogeneo, risponde a tale intento, per regalare di nuovo il piacere di concludere una giornata vivendo esperienze culturali fuori casa.
A partire dal 2 luglio, infatti, proprio in occasione di Metamorfosi, la Reggia di Venaria cambia orario, aprendo dalle ore 14 alle 22 dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 22 il sabato e dalle 10 alle 19.30 la domenica.
In particolare, nelle giornate del venerdì e del sabato la programmazione proporrà esibizioni dal tardo pomeriggio fino a sera. Si inizia alle ore 18.30 con i concerti di musica classica dei giovani talenti dell’Unione Musicale di Torino che accolgono lo spettatore a Cascina Medici, spaziando tra una pluralità di generi e autori: da Bach a Čajkovskij, da Gershwin a Piazzolla, fino a Mozart, Chopin, Fauré. Il Giardino delle Rose si anima invece alle ore 19.30 con la danza contemporanea, proponendo temi diversi in connubio con il paesaggio che l’accoglie: un inno all’acqua con SinfoniaH20 di Tecnologia Filosofica; una performance multidisciplinare per entrare in contatto con il pubblico con i danzatori di EgriBiancoDanza impegnati in Lo spazio dell’anima; un tableau vivant in movimento in relazione al paesaggio con Garden di Balletto Teatro di Torino; l’installazione MAD Museo antropologico del danzatore di Balletto Civile con dieci danzatori in una teca/serra; e infine i due lavori della compagnia Arearea dedicati alle Quattro stagioni.
Sempre il venerdì e il sabato, alle ore 19.45, i Resti del Tempio di Diana sono invece i protagonisti degli appuntamenti ispirati alle Metamorfosi di Ovidio messi in scena da TPE - Teatro Piemonte Europa: cinque produzioni inedite e in prima assoluta, espressamente ideate e allestite site specific per i Giardini della Reggia, per celebrare la loro piena riapertura con la ripresa degli spettacoli dal vivo. Ogni spettacolo sarà costituito da una riflessione affidata a un diverso artista che indaga la contemporaneità dei miti senza tempo contenuti in Ovidio incrociando i linguaggi del teatro, della poesia, della musica e gli infiniti riferimenti alle arti figurative e agli archetipi psicanalitici. Unica eccezione la poesia di Mariangela Gualtieri che creerà per gli spettatori una collana di versi legati al concetto cosmico di metamorfosi e all’enigma della Natura. 
Il progetto Metamorfosi. Ovidio e altre storie è stato ideato da Valter Malosti proprio in funzione della riapertura estiva e del ritorno del teatro negli spazi della Reggia, sede in cui lo stesso Malosti con TPE, come nelle altre Residenze Sabaude, si sono tradizionalmente cimentati. Anche in questo caso la scelta dell’ora e del luogo non è accessoria, ma è essa stessa parte costitutiva degli spettacoli. L’orario preserale - quando le ombre si allungano, danno spessore alle forme e trasformano le sembianze generando doppi e mutanti - è perfetta per l’immersione nella dimensione mitica della natura en plein air senza la violenza della luce artificiale, proprio nel luogo in cui sorgeva il tempio dedicato a una protagonista assoluta del pantheon boschereccio di Ovidio: Diana, dea della luna e della caccia. Uno scenario in cui acqua e pietre, piante e fiori, elementi minerali e vegetali, natura e artificio umano si raccolgono in un disegno geometrico al tempo stesso remoto e contemporaneo. E le storie di umani dalla doppia natura maschile femminile, trasformati in piante, inghiottiti dall’acqua e rinati come fiori promettono un’esperienza di grande coinvolgimento emotivo.
Suggestiva cornice degli spettacoli del martedì e del giovedì è il Cortile delle Carrozze, sede del palco su cui si susseguiranno momenti di musica sinfonica e di teatro, con una parentesi dedicata alla danza. Tre i grandi concerti in programma, affidati alla Filarmonica TRT, che vedranno salire sul podio Maxime Pascal, Felix Mildenberger e Gianandrea Noseda. Nel primo appuntamento “Il Sogno” il maestro Pascal guiderà l’orchestra in un coinvolgente repertorio: alle atmosfere impressioniste e mitologiche del “Prélude a l’Après-midi d’un faune” di Claude Debussy, seguiranno le fiabe d’oriente de “Le mille e una notte” descritte nella celebre suite sinfonica “Shéhérazade” di Rimskij-Korsakov. Con il maestro Mildenberger ci si immergerà nell’“Enigma”: “La Moldava” di Smetana e la freschissima quanto poco nota suite dal balletto “Les Biches” di Francis Poulenc apriranno un programma incentrato sul green e la sostenibilità, coronato dal mistero di un grande capolavoro romantico come “Enigma Variations” di Edward Elgar. Infine, un concerto di valenza internazionale, con il maestro Noseda impegnato nell’innovativo “Concerto a Sorpresa”, un format amatissimo dal pubblico nato in collaborazione con Filarmonica TRT.
La danza è protagonista dell’appuntamento con la compagnia internazionale Hervé Koubi che si esibirà in Boys don’t cry per sette danzatori: costruito sulla base di un testo originale di Chantal Thomas attorno a un'improbabile partita di calcio, lo spettacolo è un messaggio sulla libertà di essere sé stessi al di là di ogni condizionamento, superando i pregiudizi di genere.
Negli altri martedì e giovedì, una carrellata con i protagonisti dello spettacolo dal vivo in Italia: Marco Paolini in Teatro tra Parentesi porta in scena “un’intima antologia di storie che vengono dal mio repertorio ma anche dall’ultimo spettacolo che non è mai andato in scena per via del coprifuoco dovuto al Covid 19”; Federico Buffa torna sulle scene con il nuovo lavoro Amici Fragili, dedicato dell’incontro tra Gigi Riva e Fabrizio De Andrè; un altro ricordo è quello di Elio dedicato a Enzo Jannacci con Ci vuole orecchio, mentre Stefano Massini trascina il pubblico in un susseguirsi di storie e di esempi irresistibili, con L’alfabeto delle emozioni. Chiude la rassegna Ascanio Celestini con La Ballata dei senza tetto, un racconto dedicato agli ultimi, ai dimenticati, intrecciando storie, improvvisazioni e brani dei suoi spettacoli.

Programma

Venerdì 2 luglio

♦ Soirée de la fin du siècle, concerto di musica classica - Cascina Medici del Vascello, ore 18.30 ♦ Sinfonia H2O, performance di danza, suono e parole - Giardino delle Rose, ore 19.30 ♦ Ovidio e altre storie. Il Castello di Narciso, Sonia Bergamasco / Emanuele Arciuli, spettacolo teatrale - Resti del Tempio di Diana, ore 19.45

Sabato 3 luglio

♦ Il Tango da Gardel a Piazzolla, concerto - Cascina Medici del Vascello, ore 18.30 ♦ Sinfonia H2O, performance di danza, suono e parole - Giardino delle Rose, ore 19.30 ♦ Ovidio e altre storie. Il Castello di Narciso, Sonia Bergamasco / Emanuele Arciuli, spettacolo teatrale - Resti del Tempio di Diana, ore 19.45

Martedì 6 luglio

♦ Maxime Pascal con Filarmonica TRT, Il Sogno, concerto di musica sinfonica - Cortile delle Carrozze, ore 21.30

Giovedì 8 luglio

♦ Boys don’t cry, spettacolo di danza - Cortile delle Carrozze, ore 21.30

Venerdì 9 luglio

♦ Summertime, concerto - Cascina Medici del Vascello, ore 18.30 ♦ Lo spazio dell'anima, spettacolo di danza - Giardino delle Rose, ore 19.30 ♦ Ovidio e altre storie. Tiresia e altri prodigi, Eva Robin's / Elena Serra / Fabrizio Sinisi, spettacolo teatrale - Resti del Tempio di Diana, ore 19.45

Sabato 10 luglio

♦ Il profumo del vento, concerto di musica classica - Cascina Medici del Vascello, ore 18.30 ♦ Lo spazio dell'anima, spettacolo di danza - Giardino delle Rose, ore 19.30 ♦ Ovidio e altre storie. Tiresia e altri prodigi, Eva Robin's / Elena Serra / Fabrizio Sinisi, spettacolo teatrale - Resti del Tempio di Diana, ore 19.45

Martedì 13 luglio

♦ Teatro tra parentesi. Le mie storie per questo tempo, di e con Marco Paolini - Cortile delle Carrozze, ore 21.30

Giovedì 15 luglio

♦ Felix Mildenberger con Filarmonica TRT, Enigma, concerto di musica sinfonica - Cortile delle Carrozze, ore 21.30

Venerdì 16 luglio

♦ Regnava nel silenzio, concerto di musica classica - Cascina Medici del Vascello, ore 18.30 ♦ Garden, spettacolo di danza - Giardino delle Rose, ore 19.30

♦ Ovidio e altre storie. Le lacrime di Mirra, Marco Lorenzi / Animaliguida / Gaia Ginevra Giorgi, spettacolo teatrale - Resti del Tempio di Diana, ore 19.45

Sabato 17 luglio

♦ Serenata, concerto di musica classica - Cascina Medici del Vascello, ore 18.30 ♦ Garden, spettacolo di danza - Giardino delle Rose, ore 19.30

♦ Ovidio e altre storie. Le lacrime di Mirra, Marco Lorenzi / Animaliguida / Gaia Ginevra Giorgi, spettacolo teatrale - Resti del Tempio di Diana, ore 19.45

Martedì 20 luglio

♦ Amici Fragili. La storia di un incontro tra Gigi Riva e Fabrizio De André, di Marco Caronna e Federico Buffa - Cortile delle Carrozze, ore 21.30

Giovedì 22 luglio

♦ Gianandrea Noseda con Filarmonica TRT, Concerto a sorpresa, concerto di musica sinfonica - Cortile delle Carrozze, ore 21.30

Venerdì 23 luglio

♦ Un viaggio nella canzone, concerto - Cascina Medici del Vascello, ore 18.30 ♦ MAD Museo antropologico del danzatore, spettacolo di danza - Giardino delle Rose, ore 19.30

♦ Ovidio e altre storie. Da nome a nome, Mariangela Gualtieri / Cesare Ronconi, spettacolo teatrale - Resti del Tempio di Diana, ore 19.45

Sabato 24 luglio

♦ Romanticamente, concerto di musica classica - Cascina Medici del Vascello, ore 18.30 ♦ MAD Museo antropologico del danzatore, spettacolo di danza - Giardino delle Rose, ore 19.30

♦ Ovidio e altre storie. Da nome a nome, Mariangela Gualtieri / Cesare Ronconi, spettacolo teatrale - Resti del Tempio di Diana, ore 19.45

Martedì 27 luglio

♦ Ci vuole orecchio, Elio canta e recita Enzo Jannacci - Cortile delle Carrozze, ore 21.30

Giovedì 29 luglio

♦ L’alfabeto delle emozioni, spettacolo teatrale di e con Stefano Massini - Cortile delle Carrozze, ore 21.30

Venerdì 30 luglio

♦ Volkston, concerto di musica classica - Cascina Medici del Vascello, ore 18.30 ♦ Le Quattro Stagioni - Estate, spettacolo di danza - Giardino delle Rose, ore 19.30 ♦ Ovidio e altre storie. Di forme mutate in corpi nuovi. Da Ovidio, Shakespeare e altre mancanze, Roberto Latini / Gianluca Misiti / Max Mugnai, spettacolo teatrale - Resti del Tempio di Diana, ore 19.45

Sabato 31 luglio

♦ Invenzioni, concerto di musica classica - Cascina Medici del Vascello, ore 18.30 ♦ Le Quattro Stagioni - Autunno, spettacolo di danza - Giardino delle Rose, ore 19.30 ♦ Ovidio e altre storie. Di forme mutate in corpi nuovi. Da Ovidio, Shakespeare e altre mancanze, Roberto Latini / Gianluca Misiti / Max Mugnai, spettacolo teatrale - Resti del Tempio di Diana, ore 19.45

Martedì 3 agosto

♦ La ballata dei senza tetto. Improvvisazione tra gli spettacoli di Ascanio (ogni sera una storia diversa), di e con Ascanio Celestini - Cortile delle Carrozze, ore 21.30

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