Un candidato al CdA dell'Egizio (a sinistra) dà un saggio delle sue abilità nelle relazioni sindacali con le mummie |
Certo, la domanda sorge spontanea O sono di coccio loro, o sono io che proprio non ci arrivo.
Cioé, fammi capire; c'è 'sto posto, nel CdA del Museo Egizio, destinato al rappresentante della Regione. La prima volta nominano un barista-immobiliarista. Bravo cristo, peraltro. E vabbé.
Al secondo giro, però, i fini cervelli regionali vogliono far bella figura: per darsi un tono, designano un egittologo e suscitano un pandemonio perché quell'egittologo all'Egizio nessuno lo vuole, e la Christillin si sforza pazientemente di spiegare ai padroni del vapore che all'Egizio di egittologi ne hanno a bizzaffe, mentre nel CdA servirebbe semmai un esperto di economia e gestione aziendale.
I cervelloni regionali ci rimuginano su e dopo infiniti anfanamenti danno segno di aver capito l'antifona: rinunciano a piazzare l'egittologo e lesti lesti pubblicano un apposito avviso per scovare qualcuno con un profilo consono alle necessità del Museo. E sapete cosa c'è scritto, nell'avviso, alla voce "requisiti"? C'è scritto "nessun requisito richiesto".
Ecco, a questo punto vorrei solo capire se ci fanno o ci sono.
Chemminchiamai mi significa "nessun requisito richiesto"? Magari gli austeri pensatori della Commissione nomine hanno arguito che, se al Museo Egizio non gli va bene l'egittologo, significa che gli va bene chiunque tranne un egittologo (e semmai un barista). Ma neanche questa spiegazione - peraltro discriminatoria - funziona: in tal caso, avrebbero scritto "astenersi egittologi (e baristi)".
Messo così, l'avviso di nomina per il CdA dell'Egizio spalanca suggestive praterie di possibilità per categorie troppo spesso trascurate nelle nomine della cultura: pescatori di frodo, suonatori di corno delle Alpi, rivoluzionari messicani, collezionisti di bottoni, giocatori di pelota, comandanti di cannoniere, riparatori di orologi a cucù, ballerini di flamenco, campioni di corsa nel sacco, toreri, allevatori di pantegane, agenti della Spectre, domatori di pulci, temperatori di matite, ladri di cavalli, fustigatori di costumi e di caimani, scienziati pazzi, strangolatori thugs, marziani cefalopodi. Senza dimenticare, beninteso, i mummificatori professionisti e Brendan Fraser (io suggerisco Brendan Fraser: il consigliere d'amministrazione ideale per tenere eventualmente a bada i più irrequieti tra i pensionanti del Museo).
Ecco, a questo punto vorrei solo capire se ci fanno o ci sono.
Chemminchiamai mi significa "nessun requisito richiesto"? Magari gli austeri pensatori della Commissione nomine hanno arguito che, se al Museo Egizio non gli va bene l'egittologo, significa che gli va bene chiunque tranne un egittologo (e semmai un barista). Ma neanche questa spiegazione - peraltro discriminatoria - funziona: in tal caso, avrebbero scritto "astenersi egittologi (e baristi)".
Messo così, l'avviso di nomina per il CdA dell'Egizio spalanca suggestive praterie di possibilità per categorie troppo spesso trascurate nelle nomine della cultura: pescatori di frodo, suonatori di corno delle Alpi, rivoluzionari messicani, collezionisti di bottoni, giocatori di pelota, comandanti di cannoniere, riparatori di orologi a cucù, ballerini di flamenco, campioni di corsa nel sacco, toreri, allevatori di pantegane, agenti della Spectre, domatori di pulci, temperatori di matite, ladri di cavalli, fustigatori di costumi e di caimani, scienziati pazzi, strangolatori thugs, marziani cefalopodi. Senza dimenticare, beninteso, i mummificatori professionisti e Brendan Fraser (io suggerisco Brendan Fraser: il consigliere d'amministrazione ideale per tenere eventualmente a bada i più irrequieti tra i pensionanti del Museo).
Per candidarsi c'è tempo fino al 16 luglio.
Chi sarà il prescelto? La curiosità mi divora.
Mi candido immantinente.
RispondiEliminaHo tutti i requisiti richiesti (nessuno).
Il comma 22 gli fa un baffo,a questi.
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