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PASSATA E' LA TEMPESTA, LO STABILE FA FESTA

Gli Stabile-boys: Fonsatti (mascherato), Vallarino Gancia e Binasco sul palco per presentare la stagione 2021/22

Li ho visti belli tonici e cazzuti, gli Stabile-boys ieri al Carignano,  mentre presentavano la prossima stagione 2021/22. E ne hanno ben donde: passata è la tempesta (almeno si spera...) e va da sé che Fonsatti, Vallarino Gancia e Binasco faccian festa, sciorinando il suntuoso cartellone con 7 nuove produzioni, 5 co-produzioni, 4 riprese, 32 titoli ospiti, 619 alzate di sipario e un catalogo di registi e attori affollato e variegato quanto quello di Leporello.

Hanno resistito bravamente al Covid, e con onestà ammettono che per loro è stato più facile, grazie agli aiuti di Stato. Sul palco del Carignano Vallarino Gancia e Fonsatti vantano, non senza ragione, "qualità del progetto artistico e efficienza della gestione", e affidano a Binasco il ruolo del conduttore-entertainer che con verve istrionica presenta i vari protagonisti della stagione che verrà; ciò mi consente di resistere oltre il previsto al tormento dell'inscansabile Messa Cantata del Teatro Stabile, liturgia solenne che da sempre contende all'omologa del Salone del Libro il record cittadino d'abbiocchi. Mi obbligo ad attendere almeno il videointervento di Mario Martone, di rado deludente: stavolta l'ex direttore del Tst lancia un appello affinché i teatri non chiudano mai più, "neanche in caso di aumento di contagi, cosa che forse si sta già verificando" (e vai con gli scongiuri). A quel punto, dopo un'ora e venti di conferenza, mi sono ritenuto soddisfatto - anche perché s'era fatta una certa e lo stomaco brontolava - e sono sgattaiolato via mentre in collegamento da Budapest la regista Kriszta Szekely concionava in ungherese. 

A causa della mia vile fuga, purtroppo, mi sono perso l'immancabile videosaluto della Vittoriona Poggio. Ormai averla in presenza è privilegio di pochi: di recente l'ho avvistata soltanto alla presentazione del Salone del Libro, e la Vittoriona live è stata senz'altro l'evento saliente di quella giornata. In compenso una retrospettiva dei suoi filmati di saluto meriterebbe di essere presa in considerazione per il prossimo Tff. Giro la proposta al direttore Francia di Celle. 

That's all, folks. Se volete saperne di più, vi copia qui sotto l'intera pappardella dell'ufficio stampa, che è poi quello che trovate sui giornali, ma più in dettaglio. Buon teatro a tutti.


La nuova Stagione del Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale sarà all’insegna della pluralità espressiva, confermando la vocazione dello Stabile a dare vita ad un ambiente in grado di accogliere una comunità composita, popolata da spettatori con esigenze e aspettative diverse; un cartellone che saprà spaziare dalla rilettura dei classici alla drammaturgia contemporanea e riuscirà ad indagare il nostro presente e a sintetizzare gli elementi che caratterizzeranno il nostro futuro prossimo e remoto.


Saranno 62 i titoli programmati in sede e in tournée, di cui 16 produzioni (7 nuove produzioni esecutive, 5 nuove coproduzioni e 4 riprese), 32 spettacoli ospiti e 14 allestimenti per Torinodanza: questi i numeri della Stagione 2021/2022 del Teatro Stabile di Torino.


La prima novità di rilievo riguarda il nucleo artistico che animerà il progetto produttivo della nuova Stagione, ponendo già le basi per il prossimo triennio. Accanto al Direttore artistico Valerio Binasco, infatti, troveranno spazio Filippo Dini, in qualità di regista residente, e due giovani talenti non ancora quarantenni Kriszta Székely e Leonardo Lidi, che, come artisti associati, completeranno il ventaglio di poetiche e visioni, che troveranno poi eco in tutta la programmazione. Per Lidi in particolare questo passaggio rappresenta un vero e proprio ritorno a casa, visto che, accanto al suo lavoro di regista, si troverà anche ad affiancare Valerio Binasco come vicedirettore della Scuola per Attori dove si è formato e diplomato.


Al centro del nuovo cartellone sarà, come sempre, il progetto produttivo che avrà come fulcro la creazione artistica di Valerio Binasco che, con la sua capacità di rendere vivi e contemporanei i classici e di farli dialogare col nostro tempo, proseguirà la ricognizione del repertorio intrapresa fin dal suo approdo alla direzione artistica dello Stabile. Binasco dopo aver diretto, nella stagione che sta volgendo al termine, Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello (per cui è in lizza al “Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2021” nella terna per la Miglior regia) e Le Sedie di Ionesco, proporrà tre titoli: al Carignano Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, mentre le Fonderie Limone di Moncalieri saranno lo scenario di un dittico di tragedie di Euripide, Ifigenia e Oreste, che seguiranno un ideale percorso di indagine nel dolore dei figli e nella cupa solitudine della famiglia. Filippo Dini contribuirà a consolidare l’identità progettuale dello Stabile e inaugurerà la Stagione del Carignano con una nuova lettura di Casa di bambola di Henrik Ibsen, mentre al Gobetti proporrà Ghiaccio di Bryony Lavery, thriller psicologico che affronta un tema scabroso per la nostra società, come la pedofilia. Alessandro Serra, dopo il premiatissimo Macbettu, tornerà a Shakespeare con una nuova e attesa messa in scena de La tempesta. Leonardo Lidi, dopo il recente successo al Festival di Spoleto, dirigerà Il misantropo di Molière e La casa di Bernarda Alba di García Lorca, che sarà ripresa ad inizio stagione.

Gradito ritorno è quello di Mario Martone al Teatro Carignano con il suo ultimo lavoro coprodotto dal TST e realizzato, insieme ad Ippolita di Majo: Il filo di mezzogiorno di Goliarda Sapienza; la nuova creazione di Fausto Paravidino Peachum. Un’opera da tre soldi e quella di Emanuele Aldrovandi L’estinzione della razza umana. Prosegue la collaborazione con Matthias Martelli che, diretto da Emiliano Bronzino, propone lo spettacolo Dante fra le fiamme e le stelle per celebrare il settecentesimo anniversario dalla morte del sommo poeta e, infine, la rarità assoluta di Orson Welles Moby Dick alla prova, tratta da Melville, cui darà nuova vita il regista Elio De Capitani.

A questi titoli si aggiungono le due produzioni che hanno debuttato con grandissimo successo quest’anno e che nella prossima stagione saranno in tournée in Italia: The Spank di Hanif Kureishi, diretto da Filippo Dini e Le sedie di Eugène Ionesco, con la regia di Valerio Binasco. Per i ragazzi verrà anche ripreso Il mago di Oz di Lyman Frank Baum, diretto da Silvio Peroni.


La Stagione 2021/2022 vedrà il ritorno delle ospitalità internazionali, affidate a teatri e registi di grande valore: il Teatro Katona di Budapest che, in attesa della nuova produzione di Kriszta Székely per lo Stabile in programma nell’autunno 2022, presenterà la sua potente versione de Il cerchio di gesso del Caucaso di Brecht; il Teatro Nacional D. Maria II di Lisbona proporrà Antonio e Cleopatra da Shakespeare nella acclamata versione di uno dei registi più contesi della scena internazionale: Tiago Rodrigues che è appena stato designato Direttore del Festival di Avignone. Infine, il prestigioso Odéon di Parigi che tornerà a Torino con una nuova creazione del suo illustre direttore Stéphane Braunschweig, Come tu mi vuoi di Pirandello. 

Sul fronte dell’internazionalizzazione continua a svolgere un ruolo determinante Torinodanza Festival, organizzato dal TST, che a inizio stagione presenterà i migliori coreografi e le più affermate compagnie della scena mondiale. Inoltre, sempre su questo fronte, nel prossimo mese di ottobre, lo Stabile ospiterà l’Assemblea Generale del network mitos21, di cui fa parte, che riunisce il gotha dei teatri europei.


Il cartellone della nuova stagione si comporrà infine di un’ampia proposta di ospitalità realizzate da registi e attori che si sono affermati a livello internazionale, grandi interpreti della scena italiana, attrici e attori che valicano con successo il confine tra palcoscenico e schermo e, proseguendo sulle linee fin qui tracciate, significativa continuerà ad essere la rappresentanza degli artisti del territorio.


Fra le iniziative messe in campo in questa nuova Stagione viene riproposto l’abbonamento Un posto per tutti, sostenuto dalla Fondazione CRT iniziativa unica nel panorama nazionale che offre 1.000 abbonamenti a cittadini a basso reddito, per avvicinare al teatro nuovi spettatori, a partire dalle persone in difficoltà e proseguono tutte le attività realizzate in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo, sia in ambito internazionale che locale, pensiamo al progetto europeo ADESTE+, al tutoraggio offerto al progetto Oltre le barre sostenuto nell’ambito del bando GxG o alle nuove attività orientate al miglioramento dell'accessibilità ai nostri spettacoli, realizzate nell’ambito dell’articolato processo di trasformazione digitale avviato grazie ai fondi ottenuti dalla vittoria del bando Switch.


L’attività dello Stabile è resa possibile grazie al prezioso supporto dei Soci Aderenti - Città di Torino, Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Città di Moncalieri (sostenitore) - e del Ministero della Cultura che sostengono con partecipazione convinta le nostre attività.

NUOVE PRODUZIONI ESECUTIVE 

Ad inaugurare la Stagione 2021/2022 dello Stabile sarà Casa di bambola l’iconico dramma di Henrik Ibsen, per la regia di Filippo Dini, anche interprete insieme a Deniz Özdoğan (nel ruolo di Nora). Uno spettacolo che ribalta le tradizionali regie, con una nuova lettura dello scontro in casa Helmer: in scena con loro Orietta Notari, Andrea Di Casa, Eva Cambiale, Fulvio Pepe. Il nuovo allestimento dello Stabile debutterà in prima nazionale al Teatro Carignano, dal 4 al 31 ottobre 2021 e poi sarà in tournée in Italia. La produzione inaugurale del Teatro Stabile è coprodotta con il Teatro Stabile di Bolzano ed è sostenuta dalla Fondazione CRT.

Sempre al Teatro Carignano, dal 14 dicembre 2021 al 16 gennaio 2022, debutterà in prima nazionale Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare diretto da Valerio Binasco che torna a un autore al quale è profondamente legato. Una commedia delicata, sottile, che affronta con perizia l’amore e le sue faticose armonie. Un tema che Binasco, qui insieme a un cast di collaudati interpreti - Michele Di Mauro, Giordana Faggiano, Olivia Manescalchi, Franco Ravera, Michele Schiano di Cola - declina con un’intensità amata da critica e pubblico.

Alessandro Serra, autore di un teatro materico e ancestrale, Premio UBU per il “miglior spettacolo dell’anno” nel 2017 con Macbettu, protagonista di una straordinaria tournée nazionale ed internazionale, dirigerà La tempesta di William Shakespeare, celebrazione della capacità umana di amare e odiare, di abbracciare il perdono, di perdersi nella magia. Lo spettacolo, interpretato da Fabio Barone, Andrea Castellano, Vincenzo Del Prete, Massimiliano Donato, Paolo Madonna, Jared Mc Neill, Chiara Michelini, Maria Irene Minelli, Valerio Pietrovita, Massimiliano Poli, Marco Sgrosso, Bruno Stori, andrà in scena in prima nazionale dal 15 marzo al 3 aprile 2022 alle Fonderie Limone di Moncalieri.

Nel 2022 ricorre il 400° anniversario della nascita di Molière e per l’occasione Leonardo Lidi, brillante attore teatrale e cinematografico, regista e drammaturgo (tra i riconoscimenti più recenti, il Premio ANCT), metterà in scena Il misantropo: un’analisi implacabile della società a quasi quattro secoli dal debutto (1666), tragedia di un uomo ridicolo che si trasforma nell’opportunità di dare un senso alla nostra quotidianità stravolta, grazie all’amore. Lo spettacolo debutterà in prima nazionale al Teatro Carignano dal 3 al 22 maggio 2022.

Valerio Binasco dirigerà due tragedie di Euripide, Ifigenia e Oreste, seguendo un ideale percorso di indagine nel dolore dei figli, nella cupa solitudine della famiglia, nel peso delle responsabilità che innervano la storia del teatro e che, per il regista, hanno già trovato un approdo in Amleto. Ifigenia e Oreste andranno in scena in prima nazionale alle Fonderie Limone di Moncalieri, dal 24 maggio al 12 giugno 2022.

La seconda produzione firmata da Filippo Dini è Ghiaccio, dramma pluripremiato della britannica Bryony Lavery, tradotto da Monica Capuani e Massimiliano Farau, un thriller psicologico, una pièce su rimorso, punizione e redenzione, dove le vite di tre sconosciuti si intrecciano nel tentativo di dare un senso all’inimmaginabile. Un’opera che parla di violenza, sopraffazione e del dolore di chi attende il ritorno di una persona scomparsa. Lo spettacolo debutterà in prima nazionale al Teatro Gobetti dal 22 marzo al 14 aprile 2022.

NUOVE COPRODUZIONI

Dal 5 al 14 aprile 2022, al Teatro Carignano, Mario Martone dirigerà Il filo di mezzogiorno di Goliarda Sapienza, adattamento di Ippolita di Majo. Tra le maggiori autrici italiane, Goliarda Sapienza fu una donna fuori da tutti gli schemi e anche dalle ideologie politiche del suo tempo, ha combattuto la sua battaglia prima partigiana, poi femminista, sempre controcorrente, sempre contro il conformismo. Lo spettacolo, interpretato da Donatella Finocchiaro e Roberto De Francesco, è coprodotto con Teatro di Napoli - Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Catania, Teatro di Roma - Teatro Nazionale.

 

Rocco Papaleo e Fausto Paravidino (anche autore e regista) sono i protagonisti di Peachum. Un’opera da tre soldi nuova rilettura del capolavoro di Brecht, resa ancora più attuale dall’ultimo anno, che ha sconvolto il nostro mondo. Nel cast Federico Brugnone, Romina Colbasso, Marianna Folli, Iris Fusetti, Daniele Natali. Lo spettacolo, coprodotto con il Teatro Stabile di Bolzano, sarà programmato al Teatro Carignano dal 23 novembre al 5 dicembre 2021.


Elio De Capitani porta in scena al Teatro Carignano, dall’8 al 20 febbraio, Moby Dick alla prova un capolavoro dimenticato di Orson Welles da Melville. Allestito a New York nel 1955, con il grande regista nei panni di Achab, diventerà anche un film mai completato. Un testo che celebra la continua ricerca di un limite da superare e la furia di Welles drammaturgo, ossessionato dal ritmo narrativo e musicale della creazione teatrale. Una coproduzione che vede collaborare nuovamente il Teatro dell’Elfo e il Teatro Stabile di Torino, dopo il successo messo a segno con Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

Matthias Martelli, straordinario artista che ha dato nuova vita alla tradizione della Commedia dell’Arte, dopo le travolgenti stagioni di Mistero buffo affronta Dante Alighieri in Dante fra le fiamme e le stelle, diretto da Emiliano Bronzino e con la consulenza storica del professor Alessandro Barbero. Lo spettacolo coprodotto con Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus debutterà in prima nazionale al Teatro Gobetti dal 7 al 24 ottobre 2021 e sarà presentato in anteprima al Teatro Carignano, mercoledì 6 ottobre, in occasione dell’inaugurazione di Biennale Democrazia 2021.

Al Teatro Gobetti dal 17 al 29 maggio 2022, debutterà in prima nazionale L’estinzione della razza umana scritto e diretto dal talentuoso drammaturgo Emanuele Aldrovandi, che ci aiuterà a metabolizzare il nostro presente con uno spettacolo dove un virus trasforma le persone in tacchini e i protagonisti sono due coppie divorate dalle loro contraddizioni. Lo spettacolo è coprodotto con l’Associazione Teatrale Autori Vivi in collaborazione con La Corte Ospitale, Centro di Residenza Emilia-Romagna.

RIPRESE 

Torna al Teatro Gobetti, dal 14 al 30 settembre, La casa di Bernarda Alba: questa rivelazione registica e interpretativa è l’anteprima alla nuova stagione. Il mondo violento di Federico García Lorca, nella regia di Leonardo Lidi, è un’incessante ricerca di libertà e di felicità. Un perfetto cast di interpreti in un dramma commovente ed estremo: Francesca Mazza, Orietta Notari, Francesca Bracchino, Paola Giannini, Barbara Mattavelli, Riccardo Micheletti, Matilde Vigna, Giuliana Bianca Vigogna.

Due produzioni che hanno riscontrato successo di critica e di pubblico nella stagione che si sta chiudendo, verranno presentate in tournée: Le sedie di Eugène Ionesco, nella traduzione di Gian Renzo Morteo, spettacolo diretto da Valerio Binasco, un classico che ancora oggi demolisce tutte le convenzioni su cui si basa la nostra quotidianità. Michele Di Mauro e Federica Fracassi (che per questa interpretazione è in lizza al Premio “Le Maschere del Teatro Italiano 2021” nella terna come Migliore attrice protagonista) sono gli interpreti di questa amara commedia che a distanza di quasi settant’anni dalla prima messa in scena sembra parlare direttamente al nostro disarmante presente. 

Dopo il debutto in prima mondiale al Teatro Carignano, sarà presentato in tournée The Spank una produzione diretta da Filippo Dini da un testo di Hanif Kureishi, romanziere, drammaturgo, sceneggiatore anglo-pakistano di fama internazionale, con la traduzione di Monica Capuani. I protagonisti, interpretati da Valerio Binasco e Filippo Dini, sono due amici profondamente diversi, ma legati da un solido affetto reciproco, una dimensione di complicità che si incrina improvvisamente, mettendo in luce contraddizioni e divergenze dagli esiti inimmaginabili. 

Tornerà Il mago di Oz la produzione del Teatro Stabile dedicata ai ragazzi e alle loro famiglie. Tratto dal celebre romanzo di Lyman Frank Baum e diretto da Silvio Peroni lo spettacolo andrà in scena al Teatro Carignano da gennaio a maggio 2022. La celebre storia contiene tutti gli elementi per affascinare il pubblico di ogni età: il testo è un classico della letteratura che ha incantato intere generazioni e che ha visto anche una famosissima versione cinematografica (1939) diretta da Victor Fleming con Judy Garland.

TEATRO CARIGNANO

Ad aprire la Stagione sarà Casa di Bambola di Henrik Ibsen, con la regia di Filippo Dini che debutterà, in prima nazionale, al Teatro Carignano, il 4 ottobre 2021 (repliche fino al 31 ottobre). 

Dal 2 al 7 novembre sarà in scena Arsenico e vecchi merletti di Joseph Kesselring, con Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini, per la regia di Geppy Gleijeses; Emma Dante dirigerà Pupo di zucchero (La festa dei morti) liberamente ispirato a Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (9 - 13 novembre); Arturo Cirillo sarà regista e interprete di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen (16 - 21 novembre); Fausto Paravidino e Rocco Papaleo saranno protagonisti di Peachum. Un’opera da tre soldi (23 novembre - 5 dicembre); Valerio Binasco porterà in scena Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare (14 dicembre - 16 gennaio).

Nel mese di gennaio Antonio Latella dirigerà Sonia Bergamasco e Vinicio Marchioni in Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee (18 - 23 gennaio 2022); Renato Carpentieri e Imma Villa saranno protagonisti di Piazza degli eroi di Thomas Bernhard diretti da Roberto Andò (25 - 30 gennaio). 

Serena Sinigaglia porterà in scena Il nodo di Johnna Adams interpretato da Ambra Angiolini e Ludovica Modugno (1 - 6 febbraio); Elio De Capitani dirigerà Moby Dick alla prova di Orson Welles (8 - 20 febbraio); Massimiliano Gallo e Stefania Rocca saranno fra gli interpreti de Il silenzio grande di Maurizio de Giovanni, uno spettacolo di Alessandro Gassmann (22 febbraio – 6 marzo).

Nel mese di marzo il Carignano vedrà protagonisti Umberto Orsini e Franco Branciaroli in Pour un oui ou pour un non di Nathalie Sarraute, regia di Pier Luigi Pizzi (9 - 20 marzo); Gabriele Lavia dirigerà e interpreterà Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello (22 marzo - 3 aprile). Mario Martone porterà in scena Il filo di mezzogiorno di Goliarda Sapienza, con Donatella Finocchiaro e Roberto De Francesco (5 - 14 aprile); Lisa Ferlazzo Natoli dirigerà When The Rain Stops Falling. Quando la pioggia finirà di Andrew Bovell (19 - 24 aprile); Leonardo Lidi presenterà Il misantropo di Molière (3 - 22 maggio); Stéphane Braunschweig dirigerà Come tu mi vuoi di Luigi Pirandello (27 - 29 maggio 2022). 

Fuori stagione, al Carignano, Tangram Teatro presenterà Il mercante di luce dal romanzo di Roberto Vecchioni, adattato e diretto da Ivana Ferri (28 febbraio). 

TEATRO GOBETTI

La Stagione del Gobetti si aprirà con la ripresa dello spettacolo La casa di Bernarda Alba di Federico García Lorca, per la regia di Leonardo Lidi (14 - 30 settembre 2021). Ad ottobre andranno in scena Dante fra le fiamme e le stelle di e con Matthias Martelli, diretto da Emiliano Bronzino (7 - 24 ottobre); Tartufo di Molière con Giuseppe Cederna, Vanessa Gravina, Roberto Valerio diretti dallo stesso Valerio (26 ottobre - 7 novembre). 

Il programma proseguirà con La scimmia di e con Giuliana Musso (9 - 14 novembre); Memorie dal sottosuolo da Fëdor Dostoevskij spettacolo dei Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, diretto da Marco Isidori (16 - 21 novembre); i due atti unici Dolore sotto chiave e Sik Sik, l’artefice magico diretti e interpretati da Carlo Cecchi (23 - 28 novembre); 12 baci sulla bocca di Mario Gelardi, con Francesco Di Leva diretto da Giuseppe Miale di Mauro (30 novembre - 5 dicembre). Torna Jurij Ferrini ne I due gemelli libero adattamento di Natalino Balasso da Carlo Goldoni (7 – 19 dicembre) e Paolo Nani con La lettera scritto con Nullo Facchini che cura anche la regia dello spettacolo (21 dicembre - 9 gennaio).

Lella Costa sarà protagonista de La vedova Socrate di Franca Valeri, per la regia di Stefania Bonfadelli (11 - 16 gennaio); Ascanio Celestini proporrà due spettacoli Museo Pasolini (18 - 23 gennaio) e Radio clandestina (25 - 30 gennaio); Isabella Ragonese sarà interprete del monologo Da lontano (Chiusa sul rimpianto) scritto e diretto da Lucia Calamaro (1 - 6 febbraio). Sempre a febbraio andranno in scena Giacomino e mammà di Santiago Carlos Oves/Jordi Galceran, regia di Enrico Ianniello, con Isa Danieli e lo stesso Ianniello (8 - 13 febbraio); Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame con Chiara Francini e Alessandro Federico, regia di Alessandro Tedeschi (15 - 20 febbraio); Alda. Diario di una diversa da Alda Merini, con Milvia Marigliano diretta da Giorgio Gallione (22 febbraio - 6 marzo).

Nel mese di marzo andranno in scena Innamorati di Carlo Goldoni, regia Riccardo Mallus (8 - 13 marzo); Ghiaccio di Bryony Lavery, regia di Filippo Dini (22 marzo - 14 aprile). Ad aprile Beppe Rosso dirigerà e interpreterà Non mi pento di niente di Csaba Székely (19 - 24 aprile); Mauro Avogadro porterà in scena Eichmann. Dove inizia la notte di Stefano Massini con Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon (26 aprile - 8 maggio); a chiudere la stagione del Gobetti sarà L’estinzione della razza umana scritto e diretto da Emanuele Aldrovandi (17 - 29 maggio).

FONDERIE LIMONE MONCALIERI

Alle Fonderie Limone verranno programmati: Balasso fa Ruzante (Amori disperati in tempo di guerre) di e con Natalino Balasso, regia di Marta Dalla Via (14 - 19 dicembre); Il cerchio di gesso del Caucaso di Bertolt Brecht, regia di Kriszta Székely (19 - 22 gennaio); Miracoli metropolitani uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo (25 - 30 gennaio); Bahamuth di Flavia Mastrella e Antonio Rezza (22 - 27 febbraio); La tempesta di William Shakespeare, regia di Alessandro Serra (15 marzo - 3 aprile); Antonio e Cleopatra di Tiago Rodrigues da William Shakespeare, regia di Tiago Rodrigues (27 - 30 aprile). Chiuderanno il programma delle Fonderie Limone le due tragedie di Euripide Ifigenia e Oreste con la regia di Valerio Binasco (24 maggio - 12 giugno).

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