Passa ai contenuti principali

I MUSEI DEI SANTI: I NUMERI E I CONFRONTI

C'era anche Sgarbi tra gli 8.754 visitatori che sono entrati alla Reggia di Venaria da venerdì 29 a oggi, 1 novembre. Niente può essere perfetto. Sia come sia, riferiscono che il Vittorione ha apprezzato la mostra "Una infinita bellezza" alla Citroniera.
Quello dei Santi è stato weekend molto trafficato alla Reggia, che sabato sera ha ospitato una serata di gala per la presentazione del "Calendario Di Meo"; intanto al ristorante Dolce Stil Novo s'abboffava uno sciame di giornalisti internazionali che si spera ricambino magnificando all'estero le meraviglie della Residenza Sabauda.

Bel movimento anche ai Musei Reali, con 11.473 biglietti venduti, di cui 5 mila on line (mostra su Cipro inclusa) dal 29 ottobre a oggi.

Quanto alla Fondazione Torino Musei, sono 9.147 le persone che hanno visitato in tre giorni, tra il 30 ottobre e il 1 novembre, Palazzo Madama (4.852), la Gam (3.194) e il Mao (1.101).

Difficile fare dei confronti con il passato. Ad esempio, nel 2018 il ponte dei Santi andava da giovedì 1 a domenica 4 novembre, ma c'era anche Artissima. Comunque a questo link trovate i relativi dati, che denunciano un forte calo dei visitatori: certo gli strascichi della pandemia e delle misure sanitarie si fanno ancora sentire pesantemente, ma forse sarebbe anche ora di aprire una riflessione seria sull'attrattività dell'offerta museale di Torino. In particolare, noto che nel 2018, con la mostra dei Macchiaioli, la Gam in quattro giorni registrò 7.827 presenze, contro le 3.194 di quest'anno, benché in tre giorni anziché quattro, con la mostra di Fattori. E che dire di Palazzo Madama? Nel 2018, con un'offerta espositiva moscetta (a voler essere generosi), surclassava con 7.588 visitatori in quattro giorni il risultato del ponte (3 giorni) di quest'anno: con tutto che la mostra in corso, quella di Antoine de Lonhy, è un vero gioiellino. Forse non alla portata di tutti.

Commenti

Post popolari in questo blog

CIAO SERGIO

Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare.   Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...