"Lo specchio della vita" di Pelizza da Volpedo è uno dei capolavori della Gam che ritroviamo in mostra di Venaria |
La buona notizia: abbiamo una bella mostra alla Reggia di Venaria.
La cattiva: abbiamo perso - almeno per i prossimi otto anni - la più importante collezione d'arte dell'Ottocento della città.
E' davvero d'infinita bellezza la mostra - intitolata per l'appunto "Una infinita bellezza" - che si apre oggi alla Reggia di Venaria. Un viaggio in Italia lungo duecento opere - perlopiù dipinti - dalle suggestioni del primissimo romanticismo alle interpretazioni che del paesaggio naturale e umano del nostro Paese danno oggi gli artisti contemporanei, alcuni dei quali giovanissimi.
Allestita negli spazi - anch'essi infiniti - della Citroniera, la mostra è in realtà trina, suddivisa nelle canoniche sezioni dell'Ottocento, del Novecento e del contemporaneo: se preferite (ma ve lo sconsiglio) potete anche vedere soltanto la parte che meglio s'adatta al vostro gusto. Una grande mostra per la Reggia, a segnare un pur incerto ritorno alla normalità, curata personalmente dal direttore Guido Curto, oltre che da Virginia Bertone e dal direttore della Gam Riccardo Passoni; in effetti "Una infinita bellezza" nasce con la determinante partecipazione della Galleria d'Arte Moderna, che mette a disposizione quasi metà delle opere esposte, 94 su 200.
Abbiamo così l'opportunità di rivedere tanti capolavori della straordinaria collezione dell'Ottocento che fino al 2018 era esposta al secondo piano della Gam, da allora tristemente chiuso per inderogabili lavori di manutenzione che, ho appreso ieri con comprensibile sconcerto, non termineranno prima di otto anni. Sì, ancora otto anni. Sul Corriere di oggi (ecco il link) racconto il perché e il percome di questo ennesimo azzoppamento del nostro patrimonio artistico e culturale
Non ci posso credere! Se ho capito bene si chiude nel 2018 ipotizzando pochi mesi di chiusura, nel 2021 siamo ancora a inizio progettazione e si pensa a una chiusura di 8 OTTO anni ?
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