Ok, devo riconoscere che ad annunci sono fortissimi. Oggi l'ufficio stampa della Giunta regionale annuncia al colto e all'inclita che "il recupero del complesso di Stupinigi è ufficialmente uno dei progetti bandiera che la Regione Piemonte candiderà sui fondi del Pnrr", a conferma della granitica "volontà di investire su questo piano di riqualificazione": in sostanza ci dicono che "il progetto sarà quindi presentato a bando sulla misura 2.1 Attrattività dei Borghi, finanziato dal Governo con i fondi del Pnrr".
E poi precisano che "l’investimento complessivo previsto è di 25 milioni di euro, 20 nell’ambito appunto del Pnrr e altri 5 nell’ambito della programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale, con l’obiettivo di non frammentare le energie di queste risorse, concentrandole in un grande intervento dalle ricadute storiche per l’intero territorio piemontese e italiano".
Comunicato stampa della Regione Piemonte del 22 dicembre 2016 (presidente Chiamparino, assessore alla Cultura Parigi): "La Giunta regionale ha approvato l’attuazione dell’Asse V dei fondi europei Fesr, dedicati alla tutela dell’ambiente e alla valorizzazione delle risorse culturali e ambientali. Un provvedimento grazie al quale si mettono a disposizione della Regione 17,5 milioni di euro che verranno destinati alla valorizzazione della rete delle Residenze Reali e dei siti Unesco. Una scelta che ha l’obiettivo di ottimizzare uno dei maggiori poli strategici piemontesi in ambito culturale e che si tradurrà, sul piano operativo, in una serie di interventi strutturali di riqualificazione e rifunzionalizzazione su alcuni beni di proprietà della Regione: il Parco di Stupinigi (dove saranno interessati il Concentrico e altri immobili di rilievo culturale), Borgo Castello all’interno del Parco La Mandria, il Castello di Casotto e Palazzo Callori di Vignale. I fondi, distribuiti su più annualità, permetteranno la realizzazione di interventi sugli immobili con l’obiettivo di mettere a disposizione della Regione nuovi spazi di alto valore artistico e architettonico, che in una seconda fase verranno affidati a soggetti ed enti terzi per lo sviluppo di nuova attività produttive in ambito turistico".
Nota dell'assessore al Bilancio Andrea Tronzano per il Consiglio regionale del 19 novembre 2019 (presidente Cirio, assessore alla Cultura Poggio): “Il Parco di Stupingi è stato inserito tra i Poli naturali regionali strategici oggetto di finanziamenti europei per 2,6 milioni di euro, il concentrico di Stupinigi nei Poli culturali d’interesse regionale per i quali l’Europa ha destinato 6,5 milioni”.Medesima conferenza stampa del 5 gennaio 2021, risposta del presidente Alberto Cirio a specifica domanda: “I piani dei fondi europei sono strutturali, finalizzati a un investimento, quindi riusciamo a garantirli per quanto riguarda due progetti strategici. quello del Museo di Scienze e quello di Stupinigi. La vecchia programmazione europea aveva una parte dedicata alla cultura che è stata oggetto di una decurtazione di circa 2,5 milioni che non abbiamo spesi in tempo perché nel vecchio Fesr sulla cultura erano parcellizzati in un ventina di interventi complicati, difficili, che sembravano fatti più per accontentare delle esigenze territoriali, legittime neh ci mancherebbe, che per avere un progetto strategico. Noi abbiamo già fatto due riunioni, stiamo valutando se è meglio partire con un Consorzio come fu per Venaria, ma adesso ci dicono dagli uffici che ci potrebbero essere forme più snelle per partire. Quello che è certo è che noi i 25 milioni di euro del Fesr dedicato alla cultura li impieghiamo tutti su Stupinigi per l'intervento che ne faccia una nuova Venaria: le potenzialità ci sono, e sono enormi. Questo è l'intervento strategico per dare un nuovo motore culturale al Piemonte".
Dichiarazione dell'assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio del giugno 2021 al cronista che chiede notizie sulla riapertura del Museo Regionale di Scienze Naturali: “Siamo a buon punto, ho coinvolto anche l'assessorato al Patrimonio, sollecito gli uffici... non mi arrendo, in autunno voglio riaprire”.
E già: in questa girandola di milioni, Fesr, Pnrr, vibranti soddisfazioni e mirifiche promesse, non poteva mancare la comica finale del Museo di Scienze che un anno fa Cirio s'impegnava a riaprire entro il 2021 e che l'ottimista Poggio intendeva riaprire addirittura in autunno, possibilmente in concomitanza per la ripresa delle scuole.
Il 2021 è finito, andiamo verso la primavera, e il Museo Regionale di Scienze Naturali è chiuso sbarrato come in tutti gli anni e le stagioni dal 3 agosto del 2013.
A questo punto, al posto di lorsignori, io lascerei anche perdere gli entusiasmi da Inno di Mameli e ripiegherei su un repertorio più consono e meno tonitruante: suggerei la Mina di "Parole Parole", ma in alternativa c'è sempre "Fiumi di parole" dei Jalisse. E mi perdoneranno lorsignori se manifesto un moderato scetticismo sul "grande intervento dalle ricadute storiche per l’intero territorio piemontese e italiano". Ci crederò quando vedrò i lavori completati. Sempre che io viva abbastanza per vederli.
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