Passa ai contenuti principali

RICOMINCIANO LE GRANDI MANOVRE

Elena Loewenthal
Non c'è pace fra le poltrone. Dopo una brevissima tregua riprendono le manovre attorno al Salone del Libro e al Circolo dei Lettori.

Manco a dirlo: stamattina esco sul Corriere con un'analisi sulla situazione al Circolo, dove la direttrice Elena Loewenthal ha  concluso il suo mandato triennale, potrebbe venire confermata per altri due anni, ma al contempo è candidata alla direzione del Salone del Libro. Un discreto ginepraio, spiegato nei dettagli a questo link. E poco fa arriva la notizia che il Consiglio di gestione del Circolo si riunirà il prossimo 1 marzo: argomento, per l'appunto la direzione del Circolo stesso. La Loewenthal punta alla conferma, in attesa di un'eventuale chiamata al Salone: ma non è detto che ce la faccia. Il disegno iniziale della Regione (o almeno dell'assessore ombra alla Cultura) era liberarsi del troppo sinistrorso Lagioia (al quale l'aveva giurata da tempo) e sostituirlo con la Loewenthal. Poi l'affare s'è ingarbugliato, i privati di Torino Città del Libro si sono impuntati su Giordano (e soprattutto sul no a Loewenthal), e per non farsi mancare nulla s'è esibito un altro assessore ombra alla Cultura, Marrone, con un endorsement per Culicchia al Salone, e da quel momento in poi il casino è stato totale.

Intanto, sul fronte del Salone, domani dovremmo conoscere la versione di Lo Russo, che per l'intera durata del pasticciaccio finito a schifìo ha mantenuto un atteggiamento riservato, evitando le sparate e le puttanate che altri protagonisti della demente battaglia - per non dire di chi straparlava senza averne nessun titolo - hanno dispensato a beneficio di giornali e gazzette. Domani mattina, dicevo, il sindaco e l'assessore Purchia si presenteranno davanti alla Commissione cultura e alla Conferenza capigruppo in seduta congiunta, tema "Situazione al Salone del Libro".

Insomma, the show goes on. Sediamoci comodi, e non dimentichiamo i pop corno.


Commenti

Post popolari in questo blog

CIAO SERGIO

Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare.   Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...