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PARATISSIMA E THE OTHERS: LA SFIDA DEGLI "ALTRI" FRA SBATTONI E FRECCIATE

Paratissima a To-Expo. Guardate la volta: si può abbandonare tanta bellezza?
Sono reduce da un tour nella Torino che si prepara al maxi weekend dell'arte contemporanea; e che intanto lascia andare a ramengo il suo patrimonio architettonico.

Paratissima a To Expo: i conti in tasca

Prima sono stato a To Expo, il capolavoro di Sottsass e Nervi abbandonato ai vandali e adesso recuperato fortunosamente (e purtroppo temporaneamente) per ospitare Paratissima
I lavori indispensabili per avere l'agibilità (impianto elettrico e sicurezza) sono stati completati in tempo record, una settimana appena: gli organizzatori mi dicono di averci speso circa 50 mila euro. Contano di rifarsi con la vendita dei biglietti. Sperano in almeno 25 mila visitatori (furono 40 mila l'anno scorso quando si entrava gratis) e con i 3 euro dell'ingresso a pagamento (introdotto proprio per coprire il costo dei lavori) prevedono un incasso di 75 mila euro: tolti l'Iva e il 20 per cento da versare al Comune, potrebbero restargliene in tasca 40-45 mila. Insomma, ci sta. Quelli di Paratissima non pensano però di usufruire dello "sconto" promesso dal Comune a fronte di lavori utili e duraturi: mi dicono che la procedura amministrativa è scoraggiante.

Paratissima a To Expo: il sogno della convenzione

Paratissima invece molto ambirebbe a una convenzione con il Comune per farsi assegnare l'uso di To Expo per un tot ragionevole di anni nell'attesa che parta, chissà quando, il millantato trasferimento della Biblioteca centrale. Così Paratissima potrebbe programmare le attività e conservare la struttura all'onor del mondo. Ma al momento da Palazzo Civico non arrivano reazioni.

The Others alla Borsa: stesse fatiche, un mood differente

Abbandono. L'interno della Borsa, spazio recuperato per Exhibit
Da To Expo mi sposto all'ex Palazzo della Borsa in piazzale Valdo Fusi, dove si sta allestendo la sezione "Exhibit" di The Others. Anche qui una fiera "alternativa" privata cresciuta attorno ad Artissima; e anche qui una struttura straordinaria e da anni in triste abbandono, nonostante annunci e castelli in aria. 
Ad ogni modo, quelli di The Others (che stasera inaugurano l'altro spazio alle ex Carceri Nuove) si sono presi pure loro uno sbattone folle per adeguare la location in tempo utile; anche loro sono entrati all'ultimo momento (la delibera con la concessione è del 27 ottobre, come per Paratissima), anche loro hanno dovuto rimediare a un degrado prolungato, anche loro hanno incontrato a lor tempo le solite difficoltà nei rapporti con l'ente pubblico, anche loro da sempre versano al Comune - in cambio della concesisone delle location - il 20 per cento dell'incasso netto della biglietteria. E nelle parole di qualcuno del team di The Others avverto un pizzico di fastidio nei confronti di Paratissima: in fondo, mi dicono, oggi siamo la stessa cosa, privati che gestiscono una loro iniziativa e affittano stand. Non è che da una parte ci stanno i mercanti nel tempio e dall'altra i puri e duri della controcultura. E in effetti a Paratissima accanto a cose artistiche molto belle (non perdetevi le due mostre fotografiche in collaborazione con Cortona On The Move, da sole valgono il biglietto), troverete anche stand decisamente commerciali. Niente di male, tentare di non rimetterci è un diritto e un dovere di chiunque. Però noi, è il sottinteso pensiero di The Others, non ci atteggiamo a vittime del sistema.

Commenti

  1. Caro Ferraris, ha evidenziato uno degli aspetti più tristi di questa Amministrazione (e precedenti) che hanno lasciato in totale degrado opere di architettura uniche riconosciute anche da moltissimi professionisti stranieri, a scapito di nuovi progetti più recenti e non sempre di successo (v. Fuksas a Porta Palazzo). Quindi forse darli in concessione ora per eventi di questo genere - che purtroppo spesso lasciano il tempo che trovano anche perché affidare lo sviluppo culturale artistico di una città alle fiere è abbastanza riduttivo - potrebbe almeno risvegliare le coscienze. Ma perché voi giornalisti che gestite le pagine di organi di informazione che arrivano a tutto il pubblico, non cercate di risvegliare le coscienze insistendo su questi disastri fino alla nausea? Forse non basta nemmeno questo...

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  2. Va tutto bene, però sappia che io, per mia straordinaria e inconsueta buona sorte, a parte questo blog non "gestisco" niente, neppure me stesso...

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