Collegialità. Paolo Giordana con Francesca Leon in Sala Rossa |
Pantomima numero 1: chi viene dopo Asproni?
Lo stallo è quantomeno stravagante: si sapeva dal giorno stesso della vittoria di Appendino che la prima defenestrata sarebbe stata l'Asproni. Gliel'avevano giurata. Ci hanno provato una prima volta a luglio. Nella mia profonda stupidità, ero convinto che avessero già in tasca il nome del sostituto. Non capisco come funziona a casa loro: trafficano da mesi per fare fuori la presidente della Fondazione Musei e intanto non pensano alla successione? Cos'è, non riescono a elaborare due progetti contemporaneamente?
Eppure un mese di attesa è troppo, se il problema fosse soltanto salvare le apparenze.
Preoccupato. Fulvio Gianaria con Francesca Leon alla presentazione di Artissima |
Nel frattempo il trio Giordano ha piazzato un suo uomo (anzi, un suo commercialista) nel Consiglio direttivo, e quindi che minchia aspettano? Da almeno due settimane girano nomi dei possibili presidenti: sono più o meno sempre gli stessi, Luca Remmert, Fulvio Gianaria, Daniele Jallà... Alcuni s'incazzano pure, a sentirsi inseriti nella rosa. Oggi come oggi una carica in un ente culturale a Torino non è il massimo della vita, se non nutri una perversa passione per il Maalox.
Ieri mattina ho incontrato l'assessore alle Fontane (e ai Musei) Leon alla presentazione del Salone del Libro. Francesca mi preoccupa: quando mi avvista strabuzza gli occhi come se vedesse Belzebù. Ieri le ho detto che non deve avere paura, non la mangio mica: capisco che non mi profondo in riverenze e moine come certi giornalisti, ma ce n'è anche di fatti così. La vita non è perfetta.
Ad ogni modo: ho domandato a Francesca quando avremo 'sto benedetto presidente, e lei, con gli occhi ridenti e fuggitivi (più fuggitivi che ridenti, ora che ci penso) mi ha buttato lì qualcosa come "a fine mese... dobbiamo riunire il Consiglio d'Amministrazione...". A parte il fatto che quello della Fondazione Musei si chiama Consiglio direttivo, sono quattro gatti di numero: per riunirli bastano qualche telefonata e un quarto d'ora di tempo.
Sarebbe il caso di darsi una mossa. Purtroppo il vuoto al vertice ritarda e danneggia l'attività dell'intera struttura.
Pantomima numero 2: la direzione di Artissima
L'esempio più lampante è Artissima: lì il bando per il direttore, dopo un primo rinvio, si è chiuso il 15 settembre. Lorsignori si erano impegnati a rivelare il nome del vincitore appena terminata Artissima: la sera stessa. Ovviamente l'ultima sera di Artissima non è successo un belino di niente, e il termine per la proclamazione è stato spostato a fine mese. Gira voce che siano rimasti in lizza tre candidati, uno di questi sarebbe la direttrice uscente Sarah Cosulich, ma al momento non risultano colloqui e la questione sta diventando una buffonata. Non capisco perché i nostri zuavi debbano sempre avere quell'atteggiamento furtivo, che pare stiano combinandone qualcuna anche quando non fanno nulla di male. Mi pare una stronzata grossa come un palazzo. Anzi, come il Palazzo.
Pantomima numero 3: le gabole del Museo del Cinema
L'ultima volta di Alberto. Barbera ieri al Tff con Salvatores |
Le stesse gabole si ripetono al Museo del Cinema: dopo tanti maneggi per cacciare Alberto Barbera, s'è creato un bel tutti contro tutti e gli zuavi si sono incagliati su un bando che non ha portato a nulla. La scelta è stata rinviata al 31 dicembre, sperando di trovare nel frattempo uno straccio di accordo. Ma l'unico candidato credibile si è tirato indietro, forse spaventato dalla condizioni in cui avrebbe dovuto lavorare, e adesso il CdA del Museo si ritrova in braghe di tela, con il rischio che qualche mascherina ne approfitti per piazzare alla direzione l'utile idiota di turno.
E intanto i direttori dei Festival aspettano invano indicazioni per il 2017.
Aspetto un bel articolone sulla doppia direzione Rivoli/Gam.
RispondiEliminaGià fatto http://gabosutorino.blogspot.it/2016/09/la-doppia-direttrice-se-dimezzata.html
RispondiEliminaP.S. Mi permetta: "bell'articolone"...