Virzì e Nicchiarelli. Emergenza sanitaria rientrata: il pollice non è più bendato |
1) Nel film si vede un comizio di Fanfani nel quale il Mezzo Toscano sciorina tutta la sua virulenza antidivorziasta. Testimonianza agghicciante. Virzì commenta: "La differenza tra Fanfani e Berlinguer in termini di civiltà appare evidentemente. Mostrate il film al ministro Giulia Boschi, che porella è piccina e non lo sa, quando dice che preferisce Fanfani a Berlinguer perché era di Arezzo".
2) Il sor Virzì afferma, nel corso del dibbbattito: "Secondo me Veltroni è stato un grande politico ma un pessimo romanziere".
Riporto queste due non-notizie (o minchiate, fate voi) a scopo benefico.
La prima a beneficio di quei giornali che domani titoleranno in pagina spettacoli "Virzì attacca la Boschi e Fanfani" (per spezzare le reni alla Grecia si sta attrezzando). Nelle pagine culturali invece troverete quasi di sicuro un'acuta analisi su perché l'informazione è in crisi.
La seconda a beneficio dei renziani, che pensano l'esatto contrario.
Poi sono corso al Reposi per l'incontro con Julien Temple, ma non ha detto niente contro Cameron. Ha parlato invece di rock'n'roll, punk, Sex Pistols, e caffè italiano. Magari ve lo racconto domani. Adesso devo scappare alla festa di "Ogni maledetto Natale" in una discoteca in centro, per entrare c'è persino la parola d'ordine: "Spurchia".
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