Passa ai contenuti principali

NUOVE AVVENTURE DI VIRZI' AL TFF. UN POST A SCOPO BENEFICO

Virzì e Nicchiarelli. Emergenza sanitaria rientrata: il pollice non è più bendato
 Un post veloce veloce, solo per aggiornarvi sulle gesta pomeridiane del sor Virzì, impegnato al Massimo a commentare con la regista il documentario di Susanna Nicchiarelli "Per tutta la vita", che racconta l'introduzione del divorzio in Italia.
1) Nel film si vede un comizio di Fanfani nel quale il Mezzo Toscano sciorina tutta la sua virulenza antidivorziasta. Testimonianza agghicciante. Virzì commenta: "La differenza tra Fanfani e Berlinguer in termini di civiltà appare evidentemente. Mostrate il film al ministro Giulia Boschi, che porella è piccina e non lo sa, quando dice che preferisce Fanfani a Berlinguer perché era di Arezzo".
2) Il sor Virzì afferma, nel corso del dibbbattito: "Secondo me Veltroni è stato un grande politico ma un pessimo romanziere".
Riporto queste due non-notizie (o minchiate, fate voi) a scopo benefico.
La prima a beneficio di quei giornali che domani titoleranno in pagina spettacoli "Virzì attacca la Boschi e Fanfani" (per spezzare le reni alla Grecia si sta attrezzando). Nelle pagine culturali invece troverete quasi di sicuro un'acuta analisi su perché l'informazione è in crisi.
La seconda a beneficio dei renziani, che pensano l'esatto contrario.
Poi sono corso al Reposi per l'incontro con Julien Temple, ma non ha detto niente contro Cameron. Ha parlato invece di rock'n'roll, punk, Sex Pistols, e caffè italiano. Magari ve lo racconto domani. Adesso devo scappare alla festa di "Ogni maledetto Natale" in una discoteca in centro, per entrare c'è persino la parola d'ordine: "Spurchia".

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la