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NON SOLO SINDONE: IN DUOMO C'E' PURE MASTROIANNI

Mastroianni, "Apparizione alata": in mostra
Chiotti chiotti, quei figaccioni del Museo Diocesano (i preti, quando ci si mettono, fanno miracoli) si sono dati un gran daffare per offrire occasioni d'arte eccellenti ai pellegrini che verranno a Torino per l'Ostensione della Sindone, e pure ai senzadìo che amano l'arte. Oltre al "Compianto sul Cristo morto" del Beato Angelico (dal 16 aprile), da fine marzo il museo ospitato nella chiesa inferiore del Duomo propone la mostra antologica dello scultore Umberto Mastroianni "Tra Coscienza Civile e Spirito del Sacro", curata da Floriano De Santi, direttore dell’Archivio Umberto Mastroianni di Brescia. Saranno esposte più di cinquanta opere dell'artista. La mostra è promossa dal Museo Diocesano e dall’Associazione Stars ed è realizzata grazie alla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, con il contributo della Fondazione Crt e della Reale Mutua Assicurazioni.

Umberto Mastroianni, uno di noi: la cancellata del Teatro Regio

"Odissea Musicale", la cancellata di Mastroianni per il Regio
I pellegrini-visitatori, usciti dal Museo Diocesano, potranno integrare la visita mostroiannesca facendo due passi in piazza Castello per ammirare "Odissea Musicale", la cancellata-scultura che chiude l'atrio delle Carrozze del Regio. Un capolavoro nato nel 1994 da un'esigenza tanto pratica quanto stupida: si voleva infatti impedire l'accesso all'atrio agli skaters che avevano scelto quello spazio come "presepe" della nascente scena hip hop torinese. Gli skaters continuano a entrare, scavalcando sul fianco dell'atrio: in compenso, Torino s'è portato a casa un'opera memorabile.
"Madre superiora"

Fede e arte: salvarsi l'anima con Tamara de Lempicka

Ma torniamo in Duomo: dopo aver - come si dice? contemplato? adorato? - insomma dopo aver visto la Sindone, e dopo aver visitato il Museo Diocesano, i pellegrini (così come i senzadìo) avranno pure l'opportunità di infilarsi a Palazzo Chiablese dove c'è la lussureggiante (e lussuriosa) mostra di Tamara de Lempicka. Per  non cadere in tentazione, i pellegrini più devoti potranno eventualmente limitarsi alla sala dedicata alla Tamara pittrice devozionale: oltre alla celebre "Madre superiora" ammireranno un giulebbe di santi e Madonne, compresa la deliziosa "Vergine blu" che torna visibile uscendo dal segreto di una insospettata e insospettabile collezione privata italiana.

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