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FRONTE DEL PORCO: LA CAPITALE DELL'INSACCATO

Le casipole di piazza Carlo Alberto appaiono abbandonate
Come promesso, il vostro inviato alla guerra delle baracchette oggi ha ispezionato i vari fronti. Ecco in sintesi il quadro, aggiornato alle ore 16, dei fiocchi di Natale.

Le baracchette di piazza Carlo Alberto

I salumi sono scomparsi da piazza Carlo Alberto. Ma oggi pomeriggio alle 15,30, quando sono passato a controllare, entrambe le baracchette erano ancora lì: l'ex salumeria desolatamente vuota, mentre lo spaccio di bevande calde aveva i tendoni mestamente calati: d'altronde non si vede a chi si potessero spacciare bevande calde a quell'ora, mancando tracce di vita sulla gibbosa "pista da pattinaggio".
Il biancheggiante accampamento di piazza Statuto

I crociati di piazza Statuto

In piazza Statuto è sempre attendato Goffredo di Buglione con i suoi crociati: ad evidente spregio degli avversari, i pochi padiglioni aperti al momento della mia visita sciorivanano perlopiù minacciosi salamoni, oltre alle onnipresenti tome. Mi mancano notizie su un'eventuale autorizzazione della Soprintendenza. Mi risultava che fosse stata negata, e la soprintendente Papotti me l'ha confermato solo ieri. 
Morale della favola: la Papotti s'è intignata e glielo fa smontare, il loro mercatino del salamazzo.
Però ci vuole un bel genio, per comportarsi così: cosa speravano, che la soprintendente non se ne accorgesse? Ma la prendono per scema? O in Comune sono davvero convinti di essere diventati tutti marchesi del Grillo, e che tutti gli altri non sono un cazzo?

Le location ballerine

Né si capisce il ruolo di piazza Statuto nello scacchiere del suk di Natale. 
Il totem delle location
Quella location non è compresa fra le tre principali (via Buozzi/via Amendola - all'ultimo, stante il no della Soprintendenza, sostituita con piazza Carlo Felice - piazza Castello e corso Marconi) curate direttamente dal Cat e come tali riportate nel volumetto illustrativo di Natale coi fiocchi; figura bensì fra gli "altri mercatini in città", insieme con Parco Dora e piazza Santa Rita. 
Comunque piazza Statuto e piazza Santa Rita sono menzionati sui totem che troneggiano nelle improvvisate "aree mercatali", insieme con il "mercatino di Borgo Dora" (diverso dal mercatino di Parco Dora) e con piazza Castello, corso Marconi e piazza Carlo Felice.

Il desaparecido di corso Marconi

Oggi pomeriggio ho esplorato avanti e indietro corso Marconi senza trovare traccia di mercatini. In verità ho notato, a metà corso, il camioncino di una pescheria: ma credo che fosse semplicemente parcheggiato lì. Era chiuso e non vendeva nulla.

Il mistero di Carlo Felice

Corso Marconi: voi riuscite a vedere un mercatino?
Ho anche esplorato avanti e indietro il volumetto illustrativo di Natale coi fiocchi: come vi ho già riferito, vi compare l'introvabile mercatino di corso Marconi, mentre ovviamente non c'è quello di piazza Carlo Felice, dato che ha sostituito in corsa quello di via Buozzi/Amendola quando il prezioso volumetto era già stampato. 
Mi pare un gran casino.
Ad ogni modo piazza Carlo Felice è ben presente sui totem e soprattutto nella realtà fattuale. Non è infatti necessario esplorarla con particolare attenzione per imbattersi le fatidiche baracchette, schierate in doppia fila proprio in faccia alla stazione di Porta Nuova, dove spaccano i santissimi alla gente che aspetta l'autobus. 
Le casipole aspettano l'autobus in faccia a Porta Nuova
Le categorie merceologiche in piazza Carlo Felice sono più o meno le stesse che si apprezzano in piazza Castello: cianfrusaglie, accessori d'abbigliamento, e tanti salumi.
L'affluenza di aspiranti compratori nei vari mercatini non mi pare oceanica.

Il Sogno di Natale: pregi del decentramento

Pare invece che acchiappi il "Sogno di Natale": l'iniziativa è del tutto esclusa dalla grande ammucchiata di Natale dei fiocchi (il volumetto illustrativo manco la cita) e ha aperto il 2 dicembre nell'area demaniale di piazza d'Armi, che ha gli innegabili vantaggi di essere demaniale e quindi sottratta ai diktat comunali, di non essere aulica e di trovarsi in un'ampia area semiperiferica (beh, almeno non in pieno centro...), per cui spero che rompa meno i coglioni a chi non gradisce le natalate.
I privati che - nonostante l'anatema comunale - hanno costruito il villaggio e ne curano le attività dichiarano ventimila visitatori nel primo weekend d'apertura. Io ovviamente non ci sono andato, e dunque non posso dare giudizi. Qualche problemino dev'esserci stato anche lì. Lo deduco da questa frase nel comunicato: "La fortissima affluenza di questi primi tre giorni di apertura ha generato alcuni disagi rilevati da alcuni visitatori: l’organizzazione sta vagliando attentamente tutte le criticità con lo scopo di migliorare tutti gli aspetti del Villaggio e rispondere a ogni esigenza del pubblico".

Salumi per tutti in piazza Statuto

Visitate Torino, capitale dell'insaccato

Torino si prepara così ad accogliere i turisti delle Feste. Per l'Immacolata gli alberghi sono occupati al 91% e le prenotazioni continuano ad arrivare con un tasso di aumento di circa il 2% al giorno. 
Stando a quanto dichiara la Federagit, l'associazione delle guide turistiche di Confesercenti, "le mete più richieste sono l'Egizio, la Reggia di Venaria e la mostra di Toulouse Lautrec a Palazzo Chiablese". 
Mancano all'appello i musei civici, in particolare Palazzo Madama e Gam. 
Ma alla scarsità di mostre blockbuster, Torino risponde schierando orgogliosamente un'esaltante mostra diffusa di insaccati.

Commenti

  1. Tra le meste casupole di piazza Carlo Felice sono passato proprio stasera, notando d'un tratto anche l'illuminazione patriottica della facciata di Porta Nuova: il tricolore al neon è al contrario...

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