Passa ai contenuti principali

SOTTODICIOTTO: IL RITORNO DI MAGICO VENTO

Gianfranco Manfredi ha raccontato in anteprima il ritorno di Magico Vento
Ieri pomeriggio al Circolo dei Lettori, per Sottodiciotto Festival & Campus, si è parlato di western all'italiana con il regista Enzo G. Castellari (quello di "Vada l'ammazzo e torno") e con i fumettisti Paolo Eleuteri Serpieri, Giovanni Ticci, Giorgio Pedrazzi e Gianfranco Manfredi. E quest'ultimo ha confermato il notizione (notizione, ovviamente, per fumettofili veri) del ritorno nelle edicole di "Magico Vento", la serie western di culto cessata nel 2010 ma mai dimenticata dai fans. Manfredi, ideatore e autore del fumetto pubblicato dalla Bonelli, ha aggiunto alcuni particolari sull'atteso ritorno: il filo narrativo di Magico Vento riprenderà dal 1881, "un anno importante perché è quello dell'assedio di Fort Apache, della sfida dell'Ok Corral, e della cometa di Halley (così l'ha chiamata Manfredi, ma trattasi in realtà della Grande Cometa del 1881, NdG), che rimase a lungo nel cielo suscitando casi di isteria superstiziosa tra le popolazioni del sud degli Stati Uniti...". E insomma, si può presumere che tutto ciò si ritroverà nella prima avventura della nuova serie.
Questo per la goia dei bonelliani militanti.
Per tutti gli altri, ricordo che oggi, martedì 6, Sottodiciotto ha come al solito un programma densissimo, che va da Dylan Dog a Bruno Bozzetto, da Tiziano Sclavi ai Fake Off d'Italia, e naturalmente le proiezioni cinematografiche. Come al solito io ricorro al comunicato stampa per ricordarvelo tutto.

Oggi a Sottodiciotto

Nella giornata a Sottodiciotto & Campus, gli appuntamenti conclusivi della sezione di film e incontri paralleli alla mostra Dylan Dog 30, aperta fino al 13 dicembre alla Pinacoteca Albertina. Nel pomeriggio (alle 16, al Cinema Romano 3), ultima proiezione della maratona di fan film di Dylan Dog, che ha presentato tutte le produzioni non ufficiali ispirate all’Indagatore dell’Incubo realizzate dai cultori della serie per il web. Sempre nel pomeriggio, alle 17.30, al Circolo dei Lettori, in cartellone l’incontro “Dylan Dog – Nascita di un mito”, in cui, a trent’anni dall’esordio in edicola, la nascita di un fenomeno editoriale unico e di un personaggio destinato a diventare un’icona del fumetto viene raccontata dai protagonisti dell’epoca: il curatore storico della testata Mauro Marcheselli, uno dei primi sceneggiatori della serie, il torinese Claudio Chiaverotti, e il disegnatore del mitico numero 1 Angelo Stano. Conduce Fabrizio Accatino, vicedirettore del Festival.
In serata, la sezione si conclude tributando un omaggio a Tiziano Sclavi (ore 20.30, Cinema Romano 2). Per rendere onore allo schivo ed enigmatico “papà” dell’Indagatore dell’Incubo, il Festival propone due film di Giancarlo Soldi, ospite del Festival e presente in sala per un incontro con il pubblico. Il primo è "Nessuno siamo perfetti", un viaggio all’interno dell’universo di Tiziano Sclavi, in cui lo scrittore e fumettista stesso racconta davanti alla macchina da presa le sue memorie da invisibile e restituisce in un’aperta intervista-confessione un proprio ritratto inedito e sorprendente. A seguire il Festival propone "Nero", l’unico film sceneggiato da Sclavi (e tratto dal suo omonimo romanzo), interpretato da Sergio Castellitto, Chiara Caselli, Hugo Pratt, con musiche di Guccini e dei Mau Mau.

Nel tardo pomeriggio, il Festival propone la première di "Les Sauteurs" (ore 18, Romano 2). Firmato dal maliano Abou Bakar Sidibé insieme con i registi tedeschi Moritz Siebert e Estephan Wagner, il film racconta la vita sospesa dei rifugiati che, in arrivo dalla regione sub-sahariana, si ammassano sul monte Gurugu in attesa dell’occasione per attraversare la frontiera tra il Marocco e l'enclave spagnola di Melilla. Abou Bakar Sidibé è sia regista, sia il protagonista del lungometraggio, che trae origine della sua stessa esperienza di oltre un anno di permanenza nel campo-profughi non ufficiale e di numerosi tentativi di superare il complesso sistema di barriere. Il documentario ha vinto il Premio della Giuria ecumenica al Festival di Berlino 2016. 
Alle 18,30 al cinema Centrale è in proiezione "Bozzetto non troppo", il film diretto da Marco Bonfanti in cui l’animatore e regista 78enne racconta se stesso e il suo lavoro aprendo alla telecamera la propria casa e il proprio studio. Alla proiezione interverrà lo stesso Bruno Bozzetto, che dialogherà con il pubblico in un incontro con il regista Marco Bonfanti e lo storico del cinema Alfio Bastiancich. Conduce la giornalista Caterina Taricano.

Sempre nel tardo pomeriggio il Festival propone un incontro ravvicinato (alle 18.30 al Romano 3) con i Fake Off Italia, i rispettabili doppiatori professionisti che, di notte e nel tempo libero, si trasformano in una crew impegnata in falsi d’autore, mettendo parole incredibili e spassose in bocca ad attori, politici e uomini di spettacolo, in sostituzione delle voci originali. “Quando sembra vero, è Fake Off Italia” è il loro slogan. Negli ultimi mesi hanno preso di mira Leonardo Di Caprio e George Clooney, Mark Zuckerberg e Donald Trump con video virali che hanno ottenuto milioni di like. Per la gioia di tanti fan e follower, a Sottodiciotto & Campus saranno presenti, in carne e ossa, i Fake Off Italia Joey Tassello, Osmar M. Santucho, Maurizio Di Girolamo e Simone Marques.

In serata ancora due prèmiere (al Romano 3). Alle 21 il Festival presenta "A cambio de nada", esordio dietro la macchina da presa sospeso tra dramma e commedia dell’attore spagnolo Daniel Guzmán e film trionfatore alla notte dei Goya 2016, dove ha vinto i premi per il miglior regista esordiente, il miglior attore esordiente, la miglior attrice esordiente e il miglior attore non protagonista. Alle 22.30, in proiezione "All These Sleepless Nights", del polacco Michal Marczak, il documentario vincitore del Sundance Film Festival 2016 che cattura l’atmosfera di una Varsavia in piena trasformazione, seguendo le notti insonni e vagabonde di un gruppo di studenti nelle strade della città.





Tutti gli appuntamenti e le proiezioni del Festival sono a ingresso gratuito

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da