La primavera benedetta mi porta Sottodiciotto, e con Sottodiciotto due buone notizie.
A dire il vero, di Sottodiciotto Film Festival & Campus vi ho già anticipato molto; e d'altronde il Festival per il pubblico (sempre a ingresso gratuito) comincia soltanto il 31 marzo; ma già domani parte il programma per le scuole: e certo non fa tanto notizia, ma è la prima ragion d'essere di un festival pensato per i giovani, e fatto con i giovani; un festival che non è Cinema Giovani ma è pur sempre la prosecuzione con altri mezzi delle idee e degli intenti di quello che poi, da adulto, è diventato il Tff.
Quest'anno Sottodiciotto compie diciott'anni. Ma resta un fanciullino; proprio come il suo direttore Steve Della Casa, che i sessanta li ha passati da mo' eppure è scherzoso come non era nemmeno da ragazzo. Sicché, per aprire l'incontro al Circolo, Steve recupera un antico e dimenticato cortometraggio girato nel 1985 per promuovere i servizi dell'Informagiovani del Comune: la sceneggiatura era di un Alessandro Baricco non ancora celebre scrittore, e tra i ragazzi e le ragazze nel film si riconoscono molti tipi che poi, nella vita, qualcosa hanno combinato. Per le loro vite, e anche per Torino.
Insomma, un modo divertente per cominciare l'incontro - figuratevi i gridolini e le risate in sala, ah, ma guarda Tizio, eh, ma quello è Caio, oh, come s'è invecchiato, e già, ti credevi che era Highlander, forever young? - ma soprattutto per ricordare a chi deve ricordarlo che i giovani sono il patrimonio più prezioso di una città; e se dal 1985 a Torino è capitato qualcosa di buono, è stato anche perché a quei ragazzi la città ha dato una chance. Segnatevelo, e poi andiamo avanti.
La prima buona notizia è che quest'anno Sottodiciotto ha più soldi: il budget sale da 185 mila a circa 230 mila euro. Nessun miracolo: semplicemente l'Aiace, che organizza il festival insieme con Comune di Torino-Iter, ha preso atto dell'estrema attualità del principio "aiutati che il ciel t'aiuta", e anziché perdersi nell'utopica speranza di un allargamento dei cordoni delle vuote borse pubbliche s'è affidata a un'agenzia specializzata, la Next Level, che è riuscita a portare a casa 43 mila euro di sponsorizzazioni private. Ai partner rodati come MoleCola, Valmora e Iren si aggiunge Torino Airport - insomma, l'aeroporto di Torino - e mi pare un ottimo segnale. Mi auguro che dopo l'assaggio di quest'anno si convincano e alzino la posta. Poi ci sono le solite fondazioni bancarie che-dio-le-benedica: e sono 60 mila euro dalla Compagnia di San Paolo e altri 25-30 mila (stanno mettendosi d'accordo sulla cifra esatta) da Fondazione Crt.
Morale: lo scherzoso direttore Della Casa può annunciare con comprensibile serietà (e soddisfazione) che quest'anno il 56 per cento dei soldi che servono per fare Sottodiciotto non arrivano dalle casse pubbliche.
Casse pubbliche che peraltro fanno quel che possono, restando sui livelli del recente passato: l'assessorato alla Cultura della Regione, fedelissimo, mette 60 mila euro, il Comune - con i due assessorati alla Cultura e all'Istruzione - arriva a 32 mila.
Ricordo che nel 2013 il budget totale di Sottodiciotto fu di 280 mila euro, per precipatare nei due anni seguenti verso quota 100 mila euro, principalmente a causa dei tagli forsennati del Comune. Negli ultimi due anni il contributo municipale era sceso a 26 mila euro (fra Istruzione e Cultura) e quindi già la cifra di 32 mila che mi certificano oggi è un passo avanti.
Ma qui arriva la seconda buona notizia della giornata. Come vi dicevo qualche giorno fa, l'assessore Leon ci sta ripensando, a proposito dei bandi per i contributi, e s'è convinta che in certe situazioni ha più senso il sistema della convenzione, quando si tratta di riconoscere, tutelare e dare continuità al lavoro di un'eccellenza.
E così l'assessore alle Fontane si merita il mio applauso a scena aperta annunciando che il Comune ha deciso di stipulare con l'Aiace una convenzione triennale per Sottodiciotto - come quella che il Festival ha da tempo con la Regione: "Per garantire sicurezza e continuità", ha precisato Francesca. Beh, certo, era abbastanza ovvio, dato che il Comune è co-organizzatore del Festival: ricorrere al bando in questo caso specifico era a dir poco surreale. Ma il surrealismo, si sa, ormai dalle nostre parti circola più che nei quadri di Dalì, per cui apprezzo lo sforzo e la decisione.
Ho pure chiesto alla Parigi che cosa ne pensa lei delle convenzioni, per il puro piacere di sentirla ripetere che adesso ne pensa tutto il bene possibile e che le eccellenze devono poter lavorare senza l'incubo, ogni anno, di dover vincere il bando per sopravvivere altri dodici mesi.
Posso dire? Adoro quando le istituzioni concordano su qualcosa.
Meglio se è qualcosa di sensato.
Sottodiciotto Film Festival & Campus, XVIII edizione: la manifestazione dedicata al cinema “fatto da e per i ragazzi” arriva al traguardo importante della maggiore età nel segno di una costante evoluzione.
L’apertura ufficiale il 1° aprile al Teatro Regio con “Creature della catastrofe. Gli zombie, un mito moderno”: in collaborazione con Biennale Democrazia, una serata tra horror e sociologia con il capolavoro di George Romero, le musiche dei Goblins, gli interventi di Dario Argento, Steve Della Casa e Peppino Ortoleva.
Anteprime e inediti selezionati dalla più recente produzione internazionale: il ritorno del re dell’animazione indie Bill Plympton con "Revengeance", le storie di formazione al Nord e al Sud del mondo di "Little Men" di Ira Sachs e "Timgad" di Fabrice Benchaouche, l’ex maghetto Harry Potter Daniel Radcliffe nella parte del cadavere multiuso nel surreale "Swiss Army Man" dei “Daniels”, il mondo dei giovanissimi internet-addicted di "Screenagers" di Delaney Ruston, "Bulli a metà", lungometraggio d’esordio del sedicenne Davide Mogna, autore nel Concorso di Sottodiciotto Film Festival 2015.
Buon compleanno, “Boris”! A dieci anni dall’esordio della serie cult, tanto amata dai giovanissimi di ieri e di oggi, creatori e interpreti si riuniscono al Festival per i festeggiamenti ufficiali di uno dei grandi successi della tv italiana: con proiezione di materiali inediti.
Bentornata, Pimpa! L’amatissima cagnolina a pois sta per andare di nuovo in tv, ma prima, accompagnata da “papà” Altan, fa tappa a Sottodiciotto per una grande festa con tutti i suoi piccoli fan, che potranno vedere in anteprima assoluta otto episodi della nuova serie “Pimpa giramondo”.
Omaggio ad Abbas Kiarostami e al suo cinema poetico di cui l’universo dei bambini è stato assiduo protagonista: il Festival ricorda il regista iraniano scomparso l’anno scorso con la prima italiana della versione restaurata di "Close-Up".
Cartoni oltre Cortina: a cent’anni dalla Rivoluzione d’Ottobre, una retrospettiva di cortometraggi realizzati in Cecoslovacchia, Polonia e Jugoslavia tra gli anni ’50 e ’80 del Novecento è l’occasione per riscoprire talenti e piccoli capolavori che, tra tradizione e sperimentazione, hanno fatto la storia del cinema d’animazione.
Generazione Sottodiciotto: usciti dagli archivi, i film realizzati da bambini e ragazzi che hanno vinto i concorsi in questi diciotto anni di Festival raccontano come è il nuovo millennio visto dai millennial e quali sono stati i cambiamenti generazionali avvenuti nell’arco di un ventennio.
E ancora, le proiezioni in collaborazione con i tanti amici del Festival: "In the 7th Nation" con Save the Children per la campagna contro la povertà educativa, "Jane Wants a Boyfriend", commedia romantica sulla “neurodiversità” con CinemAutismo, "Deep Purple. From Here To inFinite - The Movie", incontro ravvicinato con Ian Gillan e compagni aspettando il loro nuovo album, con Seeyousound International Music Film Festival e EarMusic.
Un omaggio non convenzionale a Walter Santesso, il Paparazzo de "La dolce vita di Fellini" che, dopo aver fatto l’attore e aver dato il suo nome alla categoria dei fotografi d’assalto, è passato dietro la macchina da presa dirigendo film per, e con, bambini e ragazzi.
Wiki Campus: con il Dams e il Circolo dei lettori, le “lezioni” aperte a tutti che affrontano il tema dei rapporti tra letteratura e cinema nel terzo millennio.
Un'allegra conferenza stampa
Due buone notizie nello stesso giorno sono una rarità. Quindi oggi festeggio l'arrivo della primavera e di Sottodiciotto, che stamane s'è svelato al Circolo dei Lettori con apposita conferenza stampa affollata di gente significativa per il cinema torinese, e non solo per il cinema: ho visto, ad esempio, il direttore del Salone del Libro Mario Montalcini col braccio al collo per una brutta caduta, ma per il resto pimpante e soddisfatto per come va la sua creatura.A dire il vero, di Sottodiciotto Film Festival & Campus vi ho già anticipato molto; e d'altronde il Festival per il pubblico (sempre a ingresso gratuito) comincia soltanto il 31 marzo; ma già domani parte il programma per le scuole: e certo non fa tanto notizia, ma è la prima ragion d'essere di un festival pensato per i giovani, e fatto con i giovani; un festival che non è Cinema Giovani ma è pur sempre la prosecuzione con altri mezzi delle idee e degli intenti di quello che poi, da adulto, è diventato il Tff.
Il direttore di Sottodiciotto Steve Della Casa e, sullo schermo, il noto attore Eugenio Allegri nel 1985, ancor giovane e ignoto |
Insomma, un modo divertente per cominciare l'incontro - figuratevi i gridolini e le risate in sala, ah, ma guarda Tizio, eh, ma quello è Caio, oh, come s'è invecchiato, e già, ti credevi che era Highlander, forever young? - ma soprattutto per ricordare a chi deve ricordarlo che i giovani sono il patrimonio più prezioso di una città; e se dal 1985 a Torino è capitato qualcosa di buono, è stato anche perché a quei ragazzi la città ha dato una chance. Segnatevelo, e poi andiamo avanti.
La prima buona notizia: il budget cresce e crescono gli sponsor
Ma voi vi starete domandando quali sono le due buone notizie. Pronti, eccole qui.La prima buona notizia è che quest'anno Sottodiciotto ha più soldi: il budget sale da 185 mila a circa 230 mila euro. Nessun miracolo: semplicemente l'Aiace, che organizza il festival insieme con Comune di Torino-Iter, ha preso atto dell'estrema attualità del principio "aiutati che il ciel t'aiuta", e anziché perdersi nell'utopica speranza di un allargamento dei cordoni delle vuote borse pubbliche s'è affidata a un'agenzia specializzata, la Next Level, che è riuscita a portare a casa 43 mila euro di sponsorizzazioni private. Ai partner rodati come MoleCola, Valmora e Iren si aggiunge Torino Airport - insomma, l'aeroporto di Torino - e mi pare un ottimo segnale. Mi auguro che dopo l'assaggio di quest'anno si convincano e alzino la posta. Poi ci sono le solite fondazioni bancarie che-dio-le-benedica: e sono 60 mila euro dalla Compagnia di San Paolo e altri 25-30 mila (stanno mettendosi d'accordo sulla cifra esatta) da Fondazione Crt.
Morale: lo scherzoso direttore Della Casa può annunciare con comprensibile serietà (e soddisfazione) che quest'anno il 56 per cento dei soldi che servono per fare Sottodiciotto non arrivano dalle casse pubbliche.
Casse pubbliche che peraltro fanno quel che possono, restando sui livelli del recente passato: l'assessorato alla Cultura della Regione, fedelissimo, mette 60 mila euro, il Comune - con i due assessorati alla Cultura e all'Istruzione - arriva a 32 mila.
Ricordo che nel 2013 il budget totale di Sottodiciotto fu di 280 mila euro, per precipatare nei due anni seguenti verso quota 100 mila euro, principalmente a causa dei tagli forsennati del Comune. Negli ultimi due anni il contributo municipale era sceso a 26 mila euro (fra Istruzione e Cultura) e quindi già la cifra di 32 mila che mi certificano oggi è un passo avanti.
La seconda buona notizia: una convenzione triennale
Stato maggiore: Carluccio, Della Casa e il vicedirettore Fabrizio Accatino |
E così l'assessore alle Fontane si merita il mio applauso a scena aperta annunciando che il Comune ha deciso di stipulare con l'Aiace una convenzione triennale per Sottodiciotto - come quella che il Festival ha da tempo con la Regione: "Per garantire sicurezza e continuità", ha precisato Francesca. Beh, certo, era abbastanza ovvio, dato che il Comune è co-organizzatore del Festival: ricorrere al bando in questo caso specifico era a dir poco surreale. Ma il surrealismo, si sa, ormai dalle nostre parti circola più che nei quadri di Dalì, per cui apprezzo lo sforzo e la decisione.
Ho pure chiesto alla Parigi che cosa ne pensa lei delle convenzioni, per il puro piacere di sentirla ripetere che adesso ne pensa tutto il bene possibile e che le eccellenze devono poter lavorare senza l'incubo, ogni anno, di dover vincere il bando per sopravvivere altri dodici mesi.
Posso dire? Adoro quando le istituzioni concordano su qualcosa.
Meglio se è qualcosa di sensato.
La locandina di Sottodiciotto 2017 |
Gli highlights del Festival
Ecco, ho già scritto tanto e non ho detto ancora nulla su come sarà la diciottesima edizione di Sottodiciotto. Ma per questo c'è l'eccellente comunicato dell'ufficio stampa, che non ho nessuna remora a pubblicare qui di seguito: vi segnala tutti i momenti imperdibili del Festival - e altre info le trovate sul sito - per cui io posso riposare un po'.Sottodiciotto Film Festival & Campus, XVIII edizione: la manifestazione dedicata al cinema “fatto da e per i ragazzi” arriva al traguardo importante della maggiore età nel segno di una costante evoluzione.
L’apertura ufficiale il 1° aprile al Teatro Regio con “Creature della catastrofe. Gli zombie, un mito moderno”: in collaborazione con Biennale Democrazia, una serata tra horror e sociologia con il capolavoro di George Romero, le musiche dei Goblins, gli interventi di Dario Argento, Steve Della Casa e Peppino Ortoleva.
Anteprime e inediti selezionati dalla più recente produzione internazionale: il ritorno del re dell’animazione indie Bill Plympton con "Revengeance", le storie di formazione al Nord e al Sud del mondo di "Little Men" di Ira Sachs e "Timgad" di Fabrice Benchaouche, l’ex maghetto Harry Potter Daniel Radcliffe nella parte del cadavere multiuso nel surreale "Swiss Army Man" dei “Daniels”, il mondo dei giovanissimi internet-addicted di "Screenagers" di Delaney Ruston, "Bulli a metà", lungometraggio d’esordio del sedicenne Davide Mogna, autore nel Concorso di Sottodiciotto Film Festival 2015.
Buon compleanno, “Boris”! A dieci anni dall’esordio della serie cult, tanto amata dai giovanissimi di ieri e di oggi, creatori e interpreti si riuniscono al Festival per i festeggiamenti ufficiali di uno dei grandi successi della tv italiana: con proiezione di materiali inediti.
Bentornata, Pimpa! L’amatissima cagnolina a pois sta per andare di nuovo in tv, ma prima, accompagnata da “papà” Altan, fa tappa a Sottodiciotto per una grande festa con tutti i suoi piccoli fan, che potranno vedere in anteprima assoluta otto episodi della nuova serie “Pimpa giramondo”.
Omaggio ad Abbas Kiarostami e al suo cinema poetico di cui l’universo dei bambini è stato assiduo protagonista: il Festival ricorda il regista iraniano scomparso l’anno scorso con la prima italiana della versione restaurata di "Close-Up".
Cartoni oltre Cortina: a cent’anni dalla Rivoluzione d’Ottobre, una retrospettiva di cortometraggi realizzati in Cecoslovacchia, Polonia e Jugoslavia tra gli anni ’50 e ’80 del Novecento è l’occasione per riscoprire talenti e piccoli capolavori che, tra tradizione e sperimentazione, hanno fatto la storia del cinema d’animazione.
Generazione Sottodiciotto: usciti dagli archivi, i film realizzati da bambini e ragazzi che hanno vinto i concorsi in questi diciotto anni di Festival raccontano come è il nuovo millennio visto dai millennial e quali sono stati i cambiamenti generazionali avvenuti nell’arco di un ventennio.
E ancora, le proiezioni in collaborazione con i tanti amici del Festival: "In the 7th Nation" con Save the Children per la campagna contro la povertà educativa, "Jane Wants a Boyfriend", commedia romantica sulla “neurodiversità” con CinemAutismo, "Deep Purple. From Here To inFinite - The Movie", incontro ravvicinato con Ian Gillan e compagni aspettando il loro nuovo album, con Seeyousound International Music Film Festival e EarMusic.
Un omaggio non convenzionale a Walter Santesso, il Paparazzo de "La dolce vita di Fellini" che, dopo aver fatto l’attore e aver dato il suo nome alla categoria dei fotografi d’assalto, è passato dietro la macchina da presa dirigendo film per, e con, bambini e ragazzi.
Wiki Campus: con il Dams e il Circolo dei lettori, le “lezioni” aperte a tutti che affrontano il tema dei rapporti tra letteratura e cinema nel terzo millennio.
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