Dalla Venaria alle Residenze reali: il percorso è avviato |
La Regione Piemonte ha approvato il nuovo statuto del Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale, che permetterà di ampliarne il raggio di attività, non più quindi limitato alla Reggia di Venaria e alle sue pertinenze (come indicato nello statuto attualmente in vigore), ma anche ad altre Residenze reali. All’articolo 4, in particolare, è infatti specificata la possibilità, per altri soggetti pubblici o privati, di aderire al Consorzio con convenzioni, complessive o su aspetti specifici di gestione, o tramite l’affidamento di beni culturali. La sede del Consorzio continuerà ad essere la Reggia di Venaria, che si candida quindi a diventare capofila di un sistema di eccellenze storiche, architettoniche e paesaggistiche proprio a 20 anni dall’inserimento del sito seriale delle Residenze reali sabaude nel Patrimonio Unesco.
Le modifiche previste nello statuto pongono quindi le basi per avviare e sviluppare un vero e proprio circuito, fornendo gli strumenti per la sua gestione e, in prospettiva, per la valorizzazione e integrazione delle diverse sedi ed esperienze culturali. In qualità di sito patrimonio mondiale, lo statuto prevede inoltre la predisposizione di un piano strategico di sviluppo e attività a supporto della pianificazione paesaggistica, come previsto per i beni Unesco, in capo agli enti competenti.
Un percorso fortemente voluto dalla Giunta regionale e che intende mettere a sistema non solo il patrimonio storico e architettonico rappresentato dalle dimore sabaude, ma anche le iniziative che, negli ultimi anni, hanno già contribuito creare una progettualità condivisa tra le diverse sedi. A questo proposito, proprio domani verrà presentato ufficialmente durante una conferenza stampa il programma di Palchi Reali, il palinsesto degli spettacoli e degli eventi estivi che di fatto presenta e valorizza già le Residenze Reali come un unico sistema di offerta e fruizione turistica.
Un risultato molto importante, come sottolinea l’assessore Parigi, che rappresenta l’inizio di un cammino che rafforzerà il sistema delle residenze, sia sul piano dei costi, ma soprattutto per la valorizzazione culturale e la promozione turistica, a livello nazionale e internazionale, del territorio: "Un percorso che abbiamo già avviato, anche attraverso il recente affidamento al Consorzio degli Appartamenti Reali di Borgo Castello".
Alcune modifiche riguardano gli organi del Consorzio: tra queste l’introduzione di una Conferenza delle autonomie locali, composta dai sindaci, dai presidenti delle Città Metropolitane e delle aree vaste dei territori a cui afferiscono le Residenze reali che aderiranno al progetto, nonché dai presidenti dei parchi pertinenziali. Un organo di collegamento con i territori, chiamato a formulare proposte per armonizzare le attività del Consorzio e le istanze delle comunità, in particolare su questioni legate a urbanistica, viabilità e mobilità, ma anche su altri temi, ritenuti strategici o prioritari dagli enti locali. A cambiare sarà anche il nome: una volta che i soci fondatori avranno approvato e firmato lo statuto, l’ente prenderà la denominazione di “Consorzio delle residenze reali sabaude”.
Il nuovo statuto nasce su proposta del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e il Turismo e della Regione Piemonte, coerentemente con quanto contenuto nel protocollo d’intesa del 3 luglio 2015 per la valorizzazione del Consorzio La Venaria Reale e delle altre Residenze reali, sviluppato e definito poi in dialogo con il Consorzio e tutti i soci fondatori, in particolare con il contributo della Compagnia di San Paolo, che dovranno poi approvarlo in sede di Assemblea dei soci.
Le modifiche previste nello statuto pongono quindi le basi per avviare e sviluppare un vero e proprio circuito, fornendo gli strumenti per la sua gestione e, in prospettiva, per la valorizzazione e integrazione delle diverse sedi ed esperienze culturali. In qualità di sito patrimonio mondiale, lo statuto prevede inoltre la predisposizione di un piano strategico di sviluppo e attività a supporto della pianificazione paesaggistica, come previsto per i beni Unesco, in capo agli enti competenti.
Un percorso fortemente voluto dalla Giunta regionale e che intende mettere a sistema non solo il patrimonio storico e architettonico rappresentato dalle dimore sabaude, ma anche le iniziative che, negli ultimi anni, hanno già contribuito creare una progettualità condivisa tra le diverse sedi. A questo proposito, proprio domani verrà presentato ufficialmente durante una conferenza stampa il programma di Palchi Reali, il palinsesto degli spettacoli e degli eventi estivi che di fatto presenta e valorizza già le Residenze Reali come un unico sistema di offerta e fruizione turistica.
Un risultato molto importante, come sottolinea l’assessore Parigi, che rappresenta l’inizio di un cammino che rafforzerà il sistema delle residenze, sia sul piano dei costi, ma soprattutto per la valorizzazione culturale e la promozione turistica, a livello nazionale e internazionale, del territorio: "Un percorso che abbiamo già avviato, anche attraverso il recente affidamento al Consorzio degli Appartamenti Reali di Borgo Castello".
Alcune modifiche riguardano gli organi del Consorzio: tra queste l’introduzione di una Conferenza delle autonomie locali, composta dai sindaci, dai presidenti delle Città Metropolitane e delle aree vaste dei territori a cui afferiscono le Residenze reali che aderiranno al progetto, nonché dai presidenti dei parchi pertinenziali. Un organo di collegamento con i territori, chiamato a formulare proposte per armonizzare le attività del Consorzio e le istanze delle comunità, in particolare su questioni legate a urbanistica, viabilità e mobilità, ma anche su altri temi, ritenuti strategici o prioritari dagli enti locali. A cambiare sarà anche il nome: una volta che i soci fondatori avranno approvato e firmato lo statuto, l’ente prenderà la denominazione di “Consorzio delle residenze reali sabaude”.
Il nuovo statuto nasce su proposta del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e il Turismo e della Regione Piemonte, coerentemente con quanto contenuto nel protocollo d’intesa del 3 luglio 2015 per la valorizzazione del Consorzio La Venaria Reale e delle altre Residenze reali, sviluppato e definito poi in dialogo con il Consorzio e tutti i soci fondatori, in particolare con il contributo della Compagnia di San Paolo, che dovranno poi approvarlo in sede di Assemblea dei soci.
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