Lo smantellamento della Fondazione per il Libro prosegue, dietro le quinte della pietosa bugia di una "specifica attività istruttoria affidata dai soci al CdA per verificare se vi siano le condizioni per il prosieguo dell’attività dell’Ente".
La verità è che hanno già dato il benservito ai dipendenti, come ho raccontato nell'articolo uscito stamattina sul Correre della Sera, edizione di Torino. E le modalità del trasferimento del personale al Circolo dei Lettori e alla Fondazione Cultura mi suscitano serie preoccupazioni sul futuro stesso del Salone del Libro.
Ecco cosa ho scritto sul Corriere:
I dodici dipendenti della Fondazione per il Libro hanno ricevuto l’avviso di sfratto. Gli hanno detto, papale papale, che devono licenziarsi senza tante storie: in tal caso, se faranno i bravi ragazzi, verranno riassunti al Circolo dei Lettori o alla Fondazione Cultura, con l’incarico di continuare il lavoro per il Salone 2018. Verranno riassunti, certo. Però ci sono parecchi però...
La verità è che hanno già dato il benservito ai dipendenti, come ho raccontato nell'articolo uscito stamattina sul Correre della Sera, edizione di Torino. E le modalità del trasferimento del personale al Circolo dei Lettori e alla Fondazione Cultura mi suscitano serie preoccupazioni sul futuro stesso del Salone del Libro.
Ecco cosa ho scritto sul Corriere:
I dodici dipendenti della Fondazione per il Libro hanno ricevuto l’avviso di sfratto. Gli hanno detto, papale papale, che devono licenziarsi senza tante storie: in tal caso, se faranno i bravi ragazzi, verranno riassunti al Circolo dei Lettori o alla Fondazione Cultura, con l’incarico di continuare il lavoro per il Salone 2018. Verranno riassunti, certo. Però ci sono parecchi però...
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