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UN SALONE A TEMPO DETERMINATO

Lo smantellamento della Fondazione per il Libro prosegue, dietro le quinte della pietosa bugia di una "specifica attività istruttoria affidata dai soci al CdA per verificare se vi siano le condizioni per il prosieguo dell’attività dell’Ente".
La verità è che hanno già dato il benservito ai dipendenti, come ho raccontato nell'articolo uscito stamattina sul Correre della Sera, edizione di Torino. E le modalità del trasferimento del personale al Circolo dei Lettori e alla Fondazione Cultura mi suscitano serie preoccupazioni sul futuro stesso del Salone del Libro.
Ecco cosa ho scritto sul Corriere:
I dodici dipendenti della Fondazione per il Libro hanno ricevuto l’avviso di sfratto. Gli hanno detto, papale papale, che devono licenziarsi senza tante storie: in tal caso, se faranno i bravi ragazzi, verranno riassunti al Circolo dei Lettori o alla Fondazione Cultura, con l’incarico di continuare il lavoro per il Salone 2018. Verranno riassunti, certo. Però ci sono parecchi però...

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CIAO SERGIO

Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare.   Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

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