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MUSEI REALI: LA PAGELLA DELLA PAGELLA

Four more years: i progetti di Pagella per i Musei Reali
Gloriarsi dei risultati raggiunti non è necessariamente di cattivo gusto: è umano, e anche giusto, a condizione che non si esageri, e se i meriti sono autentici, e guadagnati con il proprio lavoro: per cui Enrica Pagella, appena riconfermata dal Mibact per altri quattro anno alla guida dei Musei Reali, a buon diritto (lei sì, in questa città che brulica di asini di Cavour e di cornacchioni che si fanno gli splendidi con le penne dei pavoni) oggi ha riassunto in un pubblico incontro gli obiettivi raggiunti, e i progetti per il futuro. 
I risultati della direzione della Pagella sono senz'altro rimarchevoli. Né si limitano al pur pregevolissimo aumento dei visitatori nel quadrienno che ha toccato la cifra record del 61 per cento (sono al quattordicesimo posto nella classifica dei musei italiani statali o partecipati dalla Stato più visitati nel 2019): un risultato ancor più significativo se lo si paragona alle difficoltà che incontrano in  questo periodo molti altri musei torinesi. E sono convinto che poteva andare anche meglio se i Musei Reali - mal comune in questi casi non fa mezzo gaudio - disponessero di fondi adeguati per promuovere le mostre: per fare un esempio, le 90 mila presenze per la mostra dedicata a Leonardo ("Disegnare il futuro")  sarebbero state ben di più, se si fosse riusciti a comunicarla decentemente fuori dalla cinta daziaria di Torino. Certo, era una mostra al risparmio, e i disegni non hanno la stessa forza attrattiva dei dipinti: ma insomma, aveva una sua dignità e poteva senz'altro rendere di più.
Ad ogni modo. Già che ero lì ne e ho approfittato per scambiare due chiacchiere con l'Enrica, e come spesso accade ne ho cavato suggestioni interessanti: per cui domani, quando spero di essere più tranquillo e riposato (oggi è stata una giornataccia campale), penso che mi toglierò lo sfizio di scrivere qualche considerazione non contingente sullo stato dei musei torinesi. 
Per questa sera mi accontento di riportare qui sotto il comunicato stampa, che ha il pregio di ben sintetizzare sia il bilancio del quadriennio 2015-19, sia le iniziative in cantiere per il 2020.

Musei più aperti, più accessibili, più partecipati: il bilancio degli ultimi quattro anni dei Musei Reali racconta una realtà in crescita, con un incremento del 61% del pubblico dal 2016 a oggi e 596.000 visitatori nel 2019.
Un risultato reso possibile grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, e grazie anche all’impegno delle molte istituzioni, associazioni e imprese che hanno, a vario titolo, contribuito ad accompagnare questo cammino.
Il 2020 segna per i Musei Reali un primo importante punto di arrivo. Si chiude la prima fase del progetto di sviluppo promosso dal ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, che a partire dal 2014 ha riunito in un’unica realtà museale il Palazzo Reale con la Cappella della Sindone, l’Armeria, la Galleria Sabauda, il Museo di Antichità, i Giardini Reali, le Sale Chiablese e la Biblioteca Reale. Una fase di avvio che ha definito il profilo della nuova istituzione e che si apre ora a nuove importanti sfide.
Al centro dei programmi futuri c’è lo scenario della grande narrazione storica legata dal filo del collezionismo dei Savoia e dalle imponenti architetture dell’antica residenza. Sempre più, il patrimonio sarà il perno delle attività dei Musei Reali, con l’impegno costante a favorire l’inclusione e la più ampia accessibilità.
CANTIERI, ATTIVITÀ E NUOVI ALLESTIMENTI 2020
Il primo appuntamento è un suggestivo intreccio di antico e contemporaneo con "The ballad of forgotten places", il progetto promosso dalla Fondazione Merz e realizzato dagli artisti Botto&Bruno nell’ambito della terza edizione del concorso Italian Council (2018). Dal 20 febbraio l’opera entra a far parte delle collezioni dei Musei Reali e sarà allestita al primo piano della Galleria Sabauda, nella Sala degli Stucchi, ambiente caratterizzato da un’esuberanza decorativa neobarocca.
Dalle sale del museo all’ambiente digitale: dal 1° marzo sarà disponibile online il catalogo delle opere dei Musei Reali, con più di 15.000 schede e oltre 20.000 immagini a colori e in bianco e nero, in continuo aggiornamento e implementazione.
Nell’Armeria Reale, dal 4 aprile, un nuovo percorso dedicato ai visitatori più piccoli con pannelli che illustrano tematiche legate al mondo variegato delle armi e della guerra dalla preistoria all’età moderna.
In primavera, nuova accoglienza ai Giardini Reali: mercoledì 8 aprile gli spazi verdi dei Musei Reali si arricchiscono di nuovi percorsi. Dopo i cantieri che hanno interessato il Giardino del Duca (conclusi nel 2016) e il Boschetto (autunno del 2017), sono proseguiti i progetti di riqualificazione. In particolare, i Giardini saranno dotati di nuovi percorsi pavimentati, illuminazione, casse e vasi come in origine. Inoltre, da settembre, nei giardini di levante, dove si concentrano le essenze più antiche del parco, sarà riattivata e riaperta al pubblico la settecentesca Fontana dei Tritoni.
A poco più di un anno dalla riapertura al pubblico della Cappella della Sindone, il cui restauro ha ricevuto lo scorso 29 ottobre a Parigi il Premio Europa Nostra 2019, è ora imminente l’avvio del restauro dell’altare. Il cantiere sarà condotto senza interdire l’ingresso dei visitatori all’interno della Cappella, che potranno così seguirne lo sviluppo, pur nel rispetto delle cautele necessarie, fino alla sua conclusione prevista a luglio.
Il nuovo allestimento Antichità Reali: meraviglie dal Mediterraneo antico sarà una grande occasione per far conoscere al pubblico le collezioni archeologiche meno note dei Musei Reali. Le opere provengono dagli acquisti effettuati dai duchi di Savoia, che si arricchiscono nel Sette e Ottocento grazie a donazioni; spaziano dai celebri rilievi assiri dei palazzi di Ninive e Khorsabad, alla scultura greco-romana, alla ceramica greca ed etrusco-italica, alla ricchissima collezione di arte cipriota. Le nuove sale saranno aperte al pubblico il 3 dicembre al piano terreno della Galleria Sabauda, a integrazione e completamento di un percorso di storia del collezionismo che prosegue con i dipinti ai piani superiori.
Prosegue anche l’impegno per l’arricchimento della rete di contatti con le istituzioni italiane ed europee per favorire la ricerca e la formazione nell’ambito delle nuove professioni della cultura. Nei prossimi due anni i Musei Reali coordinano le attività del progetto Synopsis - Storytelling and Fundraising for Cultural Heritage professionals del programma europeo Erasmus Plus, che vede il coinvolgimento di partner provenienti da Italia, Belgio, Spagna e Grecia e che ha come obiettivo la definizione del profilo professionale specializzato in fundraising e storytelling, con la creazione di supporti formativi e la loro disseminazione. Nell’ambito delle nuove professionalità legate al fundraising, i Musei Reali ospiteranno inoltre i partecipanti al progetto Talenti per il Fundraising 2020 (TPF 2020) promosso dalla Fondazione Crt.
LE MOSTRE
Dopo Konrad Mägi. La luce del Nord, il primo appuntamento nelle Sale Chiablese è con Cipro. Crocevia delle civiltà (dal 3 aprile) una grande esposizione incentrata sulle collezioni cipriote dei Musei Reali, che costituiscono un nucleo pressoché unico nel panorama dei grandi musei europei e sono legate alla memoria di Luigi Palma di Cesnola, primo direttore del Metropolitan Museum of Art di New York. Dall’archeologia alla fotografia con Capa in color (dal 24 ottobre), progettata dall’International Center of Photography di New York, che presenta per la prima volta al pubblico le immagini a colori di Robert Capa (1913 – 1954) e mette in luce un aspetto trascurato della carriera del grande fotografo come fotogiornalista, testimone di eventi e ritrattista.
Archeologia e arte, ricerca e valorizzazione si intrecciano nel programma di “mostre dossier” previste negli spazi museali. Il percorso si apre con Incensum (dal 27 marzo), una suggestiva esposizione organizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Per Fumum che illustra il percorso delle antiche vie dell’Incenso. 
Prosegue con I Savoia e l'arte del ritratto (dal 24 aprile), frutto di un progetto didattico-formativo in collaborazione con l’Università di Torino, e si chiude con La fortuna di Raffaello nelle collezioni dei Musei Reali (dal 30 ottobre), che illustra la penetrazione del messaggio di Raffaello in Piemonte e la diffusione dei suoi modelli dalla prima metà del Cinquecento alla fine dell’Ottocento. In occasione delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Raffaello sarà avviato un importante lavoro di aggiornamento scientifico della catalogazione dei disegni di scuola raffaellesca, che sfocerà in un’esposizione della Biblioteca Reale (30 ottobre 2020 - 14 marzo 2021). Nel corso dell’anno, verrà inoltre rifunzionalizzato il Salone Monumentale della Biblioteca, con un nuovo impianto di illuminazione volto a rendere più confortevole lo studio e a valorizzare la decorazione pittorica.
Uno speciale approfondimento infine sarà dedicato al Barocco, con attività, concerti e percorsi di visita dedicati da marzo a settembre 2020.

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