Passa ai contenuti principali

TUTTO QUEL CHE C'E' DA DIRE SUL REGIO: PARLA LA COMMISSARIA

 

Rosanna Purchia, l'intervista sul Corriere di Torino
Sabato scorso ho ricevuto, nel mio giardino che comincia a vestirsi di primavera, la gradita visita della commissaria Capatosta. A sette mesi dal suo arrivo al Regio, e all'indomani della proroga dell'incarico fino a settembre, Rosanna Purchia chiude in pareggio un bilancio che minacciava un buco di due milioni e due, e - aspetto del tutto secondario per l'universo mondo tranne che per il sottoscritto - onora l'impegno che si era presa a suo tempo con il vostro umile cronista: un'intervista, ma vera. Non quelle robe al telefono scappa e fuggi con domande fesse e risposte che non significano nulla.

Donna di parola, la commissaria Purchia non solo si è presentata all'appuntamento con non partenopea puntualità, ma con partenopea schiettezza ha risposto alle domande senza infingimenti.

Abbiamo parlato del Regio in ogni salsa, verso, visione e prospettiva, nel bene e nel male, dai contratti ai corvi, dal ruolo della politica a quello dei sovrintendenti, dalle carriere lampo alla passione per il lavoro. Due ore sono filate, e non abbiamo neppure preso il té. Il resto del weekend l'ho dedicato a sbobinare l'intervista (a me, le poche volte che faccio un'intervista, piace scrivere quel che dice l'intervistato: lo so, è un vezzo antico e fuori moda, ma son fatto così...) e a rifilare qua e là per ridurre il testo finale - impresa disperata - da sedicimila a ottomila battute, il massimo che può contenere una pagina cartacea del Corriere. Son cazzi, credete a me. Comunque ho salvato anche la versione XXXL, magari un giorni di questi potrei postarla sul blog. Intanto spero di aver salvato l'essenziale. Il risultato del mio lavoro lo potete leggere sul Corriere in edicola domani, martedì 30, ma già stasera trovate la versione on line a questo indirizzo
https://torino.corriere.it/cultura/21_marzo_29/purchia-il-regio-va-affidato-qualcuno-che-sappia-dire-no-772e7f52-90b5-11eb-994c-fd00bc1269a9.shtml

Come lorsignori hanno già avuto agio di constatare, la commissaria parla fuori dai denti, e qualcosa di ciò che mi ha detto potrà forse dispiacere a sacripanti, perdigiorno e scassaminchia. Ma me ne farò una ragione, e son sicuro che se la faranno pure loro.


Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la