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PETRELLA APRE IL TJF

Il trombonista Gianluca Petrella
Oggi, sabato 19 giugno, con il doppio concerto ‘Gianluca Petrella Cosmic Renaissance’ al Conservatorio Giuseppe Verdi (17.30 e ore 21), s'inizia il Torino Jazz Festival 2021, nove giorni di programmazione a prezzi moderati sui palchi delle Ogr, del Conservatorio Giuseppe Verdi e del Teatro Vittoria.
Il Tjf - abbandonati i vagheggiamenti di "festival diffuso" e dei concerti nei club e in periferia - conclude il quinquennio del "nuovo corso" in perfetta armonia con la deprecata formula fassiniana dei grandi concerti: però non gratuiti, non in piazza, e concentrati in tre sedi "teatrali". A fare da contorno, un paio di mostre e una manciata di conferenze. 
Sul piano artistico, tanto di cappello: anche quest'anno i direttori Li Calzi e Borotti hanno saputo costruire un cartellone di qualità, adeguato al budget della manifestazione (600 mila euro). Quanto alla risposta del pubblico, sono certo che ci sarà: compatibilmente con le capienze. Nel 2019, l'ultima edizione pre-covid totalizzò in 9 giorni 25 mila spettatori, con vari sold out. E quest'anno i posti disponibili nelle sale saranno ridotti. 
Va da sé che continuo a nutrire molte riserve sul Festival, o meglio sulle valenze di cui ha tentato e tuttora tenta di caricarlo la politica. Ma me ne occuperò un altro giorno. Oggi si comincia, e non intendo rovinare la festa a nessuno.

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SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

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L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

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