Passa ai contenuti principali

"SWAN SONG" VINCE LOVERS

"Swan Song" di Todd Phillips è il lungometraggio vincitore
Il Festival appena cominciato è già finito. Stasera al Cinema Massimo si chiude la trentaseiesima edizione di Lovers, con la Closing Night, alle 20 in sala Cabiria, che, oltre alla consueta premiazione dei concorsi, alla performance scenica di Vincenzo De Lucia e alla proiezione di "Sublet" di Eytan Fox (Israele, 2020, 89’) - prevede la partecipazione dell’ospite musicale Malika Ayane. Ecco i film vincitori.


All the Lovers 

Giurati: 4 studenti dell’Università de

gli Studi di Torino (Jessica Tripodi, Davide Tiberga,  Michelangelo Morello, Yulia Neproshina) presieduti e coordinati da Costantino della  Gherardesca

La Giuria Lungometraggi, assegna il premio Ottavio Mai, per una somma di 1000  euro, a: 

Swan Song di Todd Philips 

Nel film l’attore di culto Udo Kier, 76 anni, porta quello che potrebbe essere un vero  e proprio canto del cigno sullo schermo grazie ad una performance spettacolare  che regge tutto il film. Il regista Todd Stephens affronta il tema sociale  estremamente attuale della solitudine ma soprattutto il tema della memoria. Udo  Kier interpreta Pat Pitsenberg, un anziano parrucchiere gay della provincia  americana che rappresenta e ricorda la vita e le condizioni sociali delle persone  lgbt dagli anni 60 gli anni 90. Il Film ci ricorda il coraggio delle persone LGBT in anni  in cui erano costrette a prendere in mano il proprio destino ed imporre la propria  identità senza attendere permessi o riconoscimenti. Il Film sottolinea la  normalizzazione del mondo lgbt negli Stati Uniti contrapponendo il presente ad anni  del XX secolo in cui essere gay comportava inevitabili compromessi ma anche uno  stile di vita contro-culturale e libertino. 

Menzione Speciale a: 

Dramarama di Jonathan Wysecki


Il Film affronta il tema del coming out in un ambiente americano cristiano degli anni  ‘90, con una sceneggiatura profonda e quasi teatrale e una recitazione di  ensemble ben riuscita nonostante la giovane età degli attori. 

Real Lovers 

Giurati: 4 studenti dell’Università degli Studi di Torino (Matteo Masi, Cristian Cerutti,  Giulia Seccia, Chiara Iurlaro) presieduti e coordinati da Adele Tulli. 

La Giuria Documentari assegna il premio offerto da Ucca Aps, Arci Torino e Altera  di 500 euro, oltre alla possibilità di circuitazione per l’opera premiata a: Limiar di Coraci Ruiz 

Attraverso un racconto intergenerazionale, la regista si confronta con il percorso di  transizione del figlio, riuscendo a far emergere con grande delicatezza un dialogo  profondo sulle dimensioni personali e politiche legate all'identità di genere. Documentando anche l'evoluzione del pensiero e delle lotte femministe in Brasile, il  film risulta essere un'opera profondamente intimista che ci comunica il messaggio  urgente della concezione fluida di un genere che scardina le sue soglie tradizionali. 

Menzione speciale a: 

Socks on Fire di Bo McGuire 

Raccontando in pieno stile queer la discriminazione nel profondo sud degli Stati  Uniti, il film riesce a trattare l'omofobia come vera e propria forma d'orrore.  L'ibridazione tra realtà e finzione serve a ricercare le radici dell'odio, per affrontarlo  e dargli fuoco. 

Future Lovers 

Giurati: 4 studenti della Scuola Holden di Torino (Matteo Di Lizia, Giulio Arras, Cecilia  Bardini, Irene Filippi) presieduti e coordinati da Francesco Foschini.

La giuria cortometraggi assegna il premio di 300 euro sostenuto da Sicurezza &  Lavoro a: 

Snake di Andrey Volkashi 

Per la preziosa ricerca d’archivio. Per la sensibilità e lo sguardo del regista che  consegna la sua coscienza poetica al pubblico, in un dialogo armonioso tra  linguaggio visivo e sonoro. 

Menzione Sperciale a: 

Dal giorno finché sera di Alessandro Gattuso 

Per saper contrapporre l’innocenza dell’infanzia all’ottusità di una società  tradizionalista, sfidando con coraggio i pregiudizi. Per una regia ispirata capace di  catturare momenti di inconsapevole libertà. 

Premio Torino Pride 

Giurati: Stefania Basso, Tosca Cellini, Gigi Malaroda, Angela Mazzoccoli e Giziana  Vetrano. 

Per il secondo anno, il premio Torino Pride viene assegnato al film giudicato più  efficace nell’esprimere il passaggio di senso tra generazioni diverse, pronte ad  accogliere le nuove istanze identitarie.  

Il Torino Pride insieme all’Associazione Amiche e Amici della cultura e del festival del  cinema LGBT assegna il premio di 800 euro a: 

La nave del olvido di Nicol Ruiz 

La nave del olvido reinterpreta, anche attraverso un eccellente uso della fotografia,  il “realismo magico” della letteratura latinoamericana nella chiave di esseri  extraterrestri che forse indicano un percorso per uscire dalla convenzionalità  sociale. Il fim pone al centro la figura di una donna socialmente umile ed  apparentemente senza grandi strumenti culturali, che però con determinazione conquista e mantiene alto il diritto all'autodeterminazione ed alla ricerca della  felicità, andando controcorrente rispetto al mondo che la circonda ma sapendo  indicare anche alle nuove generazioni un percorso da seguire. 

Premio Giò Stajano 

Il festival, da un’idea dello scrittore Willi Vaira e di Claudio Carossa, dedica un  riconoscimento alla memoria di Giò Stajano, una delle figure più importanti e  significative della cultura LGBTQI italiana, per troppo tempo passata in secondo  piano.  

Il premio della somma di 500 euro è assegnato a: 

Landlocked di Timothy Hall 

Per aver raccontato con rara sensibilità, forza e grande umanità una tematica  profonda e sinora poco affrontata cinematograficamente, come il lento e difficile  percorso di riavvicinamento tra un figlio e il proprio genitore transgender. Nuove ed intime realtà vissute tra turbamenti, sofferenze e gioie nel vicendevole  imparare che la vita di ogni persona deve essere solo di reciproco amore, rispetto  e comprensione. Da oggi e per sempre, basta odio, basta violenza e la complice  ignoranza. 

Young Lovers | Premio Matthew Sheppard  

Giurati: 4 studenti (Alice Viscogliosi, Marta Rabellino, Martina Braconaro, Miriam  Mussone, Noemi Mussone) presieduti e coordinati da Walter Revello, presidente di  Libere Gabbie. 

La giuria Young Lovers fra I film della sezione lungometraggi, assegna il premio  (un’opera dell’artista Andrea Prestifilippo intitolata Matthew) in collaborazione con  Liberegabbie e Museo Nesta a: 

JUMP, DARLING di Phil Connell


Per aver raccontato con potenza visiva ed emotiva il confronto generazionale  nell'accettazione di sè, dei propri limiti, dei propri sogni e averci ricordato che non  è mai troppo tardi per prendere in mano le redini della propria vita.  Una menzione speciale all'interpretazione di Cloris Leachman, struggente e  ipnotica, affilata come lame di pattini da ghiaccio. 


Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da