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MUSEI DI PASQUA: LA RIPRESA C'E', MA ANCORA FRAGILE

Visitatori a Camera per la mostra del MoMa (foto Andrea Guermani)

Musei in ripresa, ma ancora convalescenti: questa Pasqua è andata bene per alcuni, benino per altri, ma c'è anche chi ha fatto una fatica enorme. E i livelli pre-covid per molti sono ancora un miraggio. Così come resta un miraggio la riapertura del Museo Regionale di Scienze Naturali, chiuso dopo l'esplosione dall'agosto 2013 e da allora in ristrutturazione permanente e infinita: adesso la riapertura è slittata al 2023. Ma questa è un'altra storia, che racconto sul Corriere di oggi.
Qui si parla dei musei aperti, per i quali il primo ponte di primavera è stato mediamente soddisfacente. I turisti sono tornati, e con i turisti gli sbigliettamenti hanno ripreso a crescere. Ma la strada è ancora lunga. Almeno, però, stavolta i dati sulle presenze nel periodo di Pasqua ci sono (dopo due anni di chiusure) e sono significativi. Per i confronti con il 2019, ultimo anno pre-pandemico, potete leggere il relativo post pubblicato all'epoca, ma i dati non sono uniformi: per alcuni musei musei i numeri del 2019 si riferiscono al periodo dal Giovedì santo a Pasquetta, per altri ai soli tre giorni di sabato, domenica e lunedì. Quest'anno, invece, i dati che stanno arrivando sono fortunatamente omogenei, e si riferiscono tutti ai quattro giorni da venerdì 15 a oggi, lunedì 18.
Ciò che però salta agli occhi e risulta incontestabile e allarmante è il tracollo dei musei civici: le tre venues della Fondazione Torino Musei (Palazzo Madama, Gam e Mao) nel 2019 totalizzarono in tre giorni, da sabato a lunedì di Pasquetta, 11.716 visitatori totali, di cui 7.442 (quasi due terzi) a Palazzo Madama, mentre quest'anno, secondo quanto dichiara la Fondazione stessa, da venerdì 15 a oggi, e dunque in quattro giorni anziché tre, i visitatori totali nei tre musei sono stati 5.888. Un risultato davvero misero, che si spiega solo in parte con la debolezza delle mostre in corso alla Gam e al Mao; a Palazzo Madama, però, c'è "Invito a Pompei", una proposta di indiscutibile richiamo sulla quale si conta moltissimo per un rilancio che tarda ad arrivare.

Anche quest'anno, come sempre, il Museo Egizio guida la classifica dei più visitati - e verrebbe da dire che gioca in un altro campionato. Tuttavia, l'Egizio risente più di altri degli strascichi delle pandemia. Resta il top cittadino con 18.643 visitatori da venerdì a oggi, ma nel 2019 dal giovedì santo al lunedì di Pasquetta ne aveva avuti oltre 25 mila (e oggi la direzione del Museo precisa che nei quattro giorni dal venerdì a Pasquetta furono 21.300), e nel 2018 dal venerdì al lunedì le presenze totali furono 23.500. Quest'anno il giorno in cui l’Egizio ha registrato più visitatori è stato sabato 16 aprile con 5.246 persone, mentre nel 2019 il picco fu la domenica di Pasqua con 6.800 presenze.
Il calo sensibilissimo si spiega in parte con le remore psicologiche di chi ancora preferisce evitare i luoghi affollati, ma soprattutto con il nuovo sistema di biglietteria, esclusivamente su prenotazione on line, nonché con i tetti di presenze stabiliti dal Museo secondo fasce orarie per garantire una migliore fruibilità al pubblico. Il comunicato odierno, infatti, precisa che "per poter accogliere tutte le richieste di prenotazione, il Museo ha esteso l’orario di apertura fino alle ore 21 (in genere chiude alle 18,30) nei giorni che vanno da Venerdì Santo a Pasqua. Anche a Pasquetta il Museo ha osservato un orario speciale, chiudendo alle 18,30 e non alle 14, come ogni lunedì".

Al secondo posto si piazza la Reggia di Venaria, con 15.559 visitatori paganti da venerdì 15 a lunedì 18 aprile, con il sold out parziale delle prenotazioni on line già durante le mattinate.
Turisti da tutta Italia, Sud compreso, con presenze anche dall’estero stimabili in circa il 10% (erano disponibili visite guidate in 4 lingue straniere, previa prenotazione). Il medesimo ponte del 2019 aveva contato 13.277 visitatori (allora le mostre in corso erano 6, oltre alla Reggia, Giardini e Castello della Mandria).
Il picco si è registrato oggi, giornata di Pasquetta, con 5.090 visitatori: oltre alle mostre in corso Dalle piazze alle Corti e Foto in Gioco!, il pubblico ha potuto anche assistere alle performance artistiche del programma di eventi dedicato al tema del “gioco”. 
Solo monete. Pasquetta, la cassa del parking di Venaria
Peccato che nel pomeriggio la cassa automatica di uno dei parcheggi non accettasse né banconote né carte, ma solo monetine: vi assicuro che non è piacevole - lo dico per esperienza diretta - frugare tasche e borse e ritrovarsi con dieci dannatissimi centesimi in meno.
Il Castello di Moncalieri, i cui servizi sono gestiti sempre dal Consorzio delle Residenze Reali, ha totalizzato 452 turisti sempre dal 15 al 18 aprile.

Terza posizione per il Museo del Cinema, con un soddisfacente score di 14.000 visitatori dal 15 aprile a oggi. Sold-out la biglietteria online, impossibile da giorni provare ad acquistare un biglietto via internet. Esaurite anche le visite guidate a disposizione. “Sono numeri che ci riportano al periodo pre-pandemia - sottolinea il presidente Ghigo (dal venerdì a Pasquetta, i visitatori furono 14.751 nel 2019 e 16.688 nel 2018. NdG) - con un turismo prevalentemente italiano e una buona presenza di stranieri. Noi saremo aperti anche domani e ci aspettiamo un altro tutto esaurito. La mostra “Dario Argento. The Exhibit” sta riscuotendo un grande successo e siamo molto soddisfatti dei risultati. Nell’ottica del turismo, ci stiamo anche preparando all’appuntamento con Eurovision, proponendo ogni giorno una visita guidata in inglese, acquistabile direttamente online”.

Quarto posto per i Musei Reali con 12.126 mila ingressi, dei quali 1.539 per la mostra A tu per tu con Leonardo.

Passando ai medi calibri, è soddisfacente il risultato del Mauto, dove da venerdì 15 a lunedì 18 aprile i visitatori sono stati circa 6.500. Rispetto allo stesso periodo del 2019 i visitatori sono cresciuti di circa il 10%.

E nel suo piccolo anche Camera è soddisfatta delle 1.500 presenze nei quattro giorni pasquali: d'altronde la mostra in corso, “Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York”, è davvero di alta qualità, e ampiamente meritevole dei circa 18 mila visitatori che ha già avuto dall'inaugurazione, il 3 marzo scorso.

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