Lo ricordavo ieri: il prossimo 30 gennaio chiude a Palazzo Madama la mostra "Margherita di Savoia, Regina d’Italia", allestita nella Sala Senato dal 13 ottobre scorso. Trattasi, come ho avuto agio di spiegare in sede di recensione, di mostra pessima, un maldestro tentativo di agiografia antistorica e diseducativa che descrive la prima regina d'Italia - sostenitrice e ispiratrice delle sciagurate politiche del marito Umberto I, cannonate sugli scioperanti in patria, aggressioni e disfatte coloniali all'estero - come "icona glamour, materna, benefattrice, musa e mecenate". Eddài...
Tuttavia - e forse proprio perché pessima - la mostra ha riscosso un discreto successo di pubblico: in 89 giorni di apertura - dal 13 ottobre al 22 gennaio - ha avuto 44.752 visitatori, con una media giornaliera di 503 persone. Mi auguro soltanto che il nuovo direttore Villa - del tutto incolpevole del malestro che si è ritrovato già pronto per l'uso - riesca in futuro ha ottenere numeri analoghi, o migliori, con mostre di cui non ci si debba vergognare.
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