Come purtroppo ben sapete, lo scorso novembre Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di Commercio, Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt e Intesa Sanpaolo Spa hanno siglato un protocollo d’intesa "per la creazione di un Festival internazionale di fotografia di Torino, che mira a diventare un appuntamento di rilievo capace di posizionarsi nel panorama internazionale grazie a proposte di qualità – mostre, incontri, attività didattiche, eventi, committenze e produzioni ad hoc – che sappiano dialogare con i progetti e con le realtà del settore operanti sul territorio di Torino e del Piemonte creando un coordinamento e un cartellone complessivo e univoco di grande respiro, tale da creare valore culturale e ottenere al contempo ricadute e benefici economici e sociali nell’ambito della valorizzazione e della promozione turistica”.
Adesso sul sito della Fondazione Cultura è disponibile il testo della manifestazione d'interesse per la scelta di un direttore al quale sarà "riconosciuto un trattamento economico e normativo adeguato alle esperienze professionali maturate e in linea con quanto applicato a livello nazionale da enti pubblici e privati operanti in ambito culturale/museale, affini per dimensione e complessità".
La manifestazione d'interesse specifica inoltre che "il periodo ipotizzato per il Festival è compreso indicativamente tra il 15 aprile e il 15 maggio di ogni anno e sarà da realizzarsi in spazi urbani ed extra urbani diffusi, al chiuso e open air. Il 2023 è da considerarsi quale periodo di progettazione e definizione specifica delle edizioni successive e dovrà essere inteso come anno di partenza e lancio, caratterizzato da alcuni appuntamenti di avvio e presentazione del progetto, a partire dallo studio e realizzazione dell’immagine coordinata, di incontri con il pubblico in occasione di importanti iniziative già previste e dall’avvio di tutte le attività propedeutiche e utili alla promozione della prima edizione del Festival che si terrà nel 2024. Il budget ipotizzato per questa prima annualità 2023 è pari a circa 300.000 euro. Per le annualità 2024 e 2025, si prevede invece un budget ipotizzato pari a circa 600.000 per ciascuna annualità. Si specifica che il budget si intende onnicomprensivo di tutti i costi artistici e organizzativi".
Loro ipotizzano periodi e budget. Io invece ipotizzo l'ennesimo velleitarismo scervellato: sento una gran puzza di nozze con i fichi secchi, il tanfo di vorrei-ma-non-posso che accompagna certe "Invenzioni di Festival" tipiche della bulimia torinese di Grandi Eventi Presunti. E nel commento (ecco il link) di stamattina sul Corriere spiego anche perché.
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