Passa ai contenuti principali

MUSEI CIVICI: UNA FONDAZIONE DA RIFONDARE

L'articolo sul Corriere di stamattina comincia così:
"A che punto è la notte della Fondazione Torino Musei? A quasi due mesi dalla nomina del nuovo presidente Massimo Broccio la domanda sorge spontanea, a fronte delle condizioni di pre-coma dell'istituzione, con i visitatori in picchiata e un calendario delle mostre future che pare il deserto del Gobi. A Palazzo Madama il 30 gennaio chiude “Margherita di Savoia”; nessuna mostra di primavera è in programma; quanto alla grande esposizione autunnale sul Liberty, al momento non risultano avviate le procedure per ottenere i prestiti, che richiedono tempo, pazienza, e capitali stanziati e disponibili. È mal messa, manco a dirlo, anche la Gam. Pure lì mostre in cantiere non ne risultano: quella dell'Ottocento (che in pratica espone la collezione permanente), inaugurata il 7 ottobre scorso, sarà prorogata oltre ogni umana possibilità fino all'11 aprile. Dopo c'è il vuoto. Né potrebbe essere altrimenti: il mandato del direttore Passoni, anch'esso prorogato oltre ogni umana possibilità, scadrà il 30 giugno.
Al momento Broccio tace. D'altronde me l'aveva detto appena nominato: “Non amo parlare prima di fare: preferisco fare e poi, semmai, parlare”. Avevo apprezzato la serietà: di fanfaroni che blaterano e non fanno ne ho conosciuti fin troppi. Ma avevo pure apprezzato che, pur negandosi all'intervistatore, una mezza intervista se la fosse lasciata rubare. Quindi, perché non riprovarci?".
Beh, ci ho riprovato. Ed è andata piuttosto bene. Fra una chiacchiera e l'altra sono riuscito a mettere insieme alcuni punti del "piano" che Broccio sta preparando non soltanto per fronteggiare le urgenze più impellenti di una Fondazione Musei allo sbando, ma anche - nel medio periodo - per avviare un serio (e non più rinviabile) restyling della governance e dell'intera struttura: rapporti fra i tre musei, competenze e responsabilità dei direttori, ruoli del presidente e della segreteria generale, comitato scientifico, rafforzamento di Artissima, ristrutturazione e nuovo direttore della Gam, and much more. 
A quanto mi risulta, entro la fine gennaio Broccio intende sottoporre ai soci della Fondazione le linee guida del piano. Ma se siete curiosi, sul Corriere di oggi trovate qualche buona anteprima.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la