Passa ai contenuti principali

GIPO AL FESTIVAL

Gipo Farassino: il film che lo racconta sarà presentato al Tff
Il film "Gipo, lo zingaro di Barriera" sarà presentato al 34° Torino Film Festival. Ne do con gioia la notizia: è un progetto che mi stava a cuore e che ho visto nascere. E passo la parola alla figlia di Gipo Farassino, Valentina, che si è sbattuta come una dannata affinché quel progetto diventasse una realtà: "L’idea di realizzare un film documentario su di lui è nata più di tre anni fa. Ovviamente consideravamo un lavoro su di lui imprescindibile dalla sua presenza. Come poteva il nostro racconto stare in piedi, senza i suoi travolgenti aneddoti, il suo modo unico di trasportarti nel suo mondo, i suoi guizzi, geniali e improvvisi? Ma Gipo ha sempre voluto fare di testa sua e anche questa volta è riuscito a sorprenderci andandosene prima dell’inizio delle riprese. Lasciar perdere? Non ci abbiamo messo molto a decidere di andare avanti. Non tanto per Gipo che da lassù (o da laggiù) se la ride sornione pensando: “Mi m’na sbatu le bale”. Gipo: iconoclasta e anarcoide, poliedrico e contraddittorio, spigoloso per natura. Diretto e privo di giri di parole, non aveva problemi a mandarti a quel paese quando le cose che dicevi non gli tornavano. Piemontese nell’anima e come tutti i piemontesi doc diffidente all’inverosimile. Ma era anche uomo sincero, colmo di umanità, fedele ai propri principi, quelli di una volta. Soprattutto alle proprie radici. E in questa parola “radici” c’è l’anima di Gipo. Incentrare la stragrande maggioranza del suo percorso artistico nella Barriera di Milano, da limite apparente è stata invece la chiave di volta che lo ha portato ad una dimensione universale. Cantare gli “ultimi”. Poetico nel toccare segni e archetipi che sono patrimonio di tutti. La sua figura artistica è stata plurima. Da cantastorie ad attore e autore teatrale ad attore per il cinema e la televisione. Con questo film vogliamo raccontare la storia di un uomo ma soprattutto il mondo di Barriera che sta dietro il suo percorso artistico e umano. Fuori dalla retorica e senza la volontà di costruire un mito. Un documentario autentico come il suo protagonista per riscoprirlo, rendergli omaggio, dargli il posto che si merita nel panorama artistico locale e nazionale.
Per questo abbiamo deciso di costruire la trama intorno ad una figura che fungerà da motore narrativo: Luca Morino, noto musicista e leader cantante del gruppo musicale dei Mau Mau, che entrerà in Barriera e andrà alla ricerca di Gipo e del suo mondo. Luca Morino, trova una mattina uno scatolone davanti alla porta del suo negozio di articoli musicali. Dentro lo scatolone c’è del materiale su Gipo: vinili, foto, libri e articoli di giornale. Ma non solo, anche oggetti intimi e personali. Intuisce che lo scatolone non è finito davanti al suo negozio per caso, qualcuno (chi?) glielo ha recapitato e allo stesso tempo lo sta invitando a compiere un viaggio alla ricerca dello chansonnier. Luca decide di seguire le tracce presenti all’interno del misterioso pacco. Incontrerà quindi personaggi legati al mondo farassiniano e luoghi di una Torino nascosta e sconosciuta ai più. "Gipo, lo zingaro di Barriera" non è solo il tentativo di riscoprire la figura di Gipo Farassino, artista sottovalutato e spesso etichettato con facili stereotipi (il cantastorie dialettale, co-fondatore del partito della Lega Nord), ma anche un viaggio al centro della natura più profonda di un uomo. Viaggio che confluisce costantemente nel quartiere periferico e popolare della Barriera di Milano a Torino in cui Gipo nacque nel 1934. Periferia circoscritta geograficamente ma emotivamente universale e illimitata. Indelebile luogo dell’anima".
"Gipo, lo zingaro di Barriera" sarà proiettato al Tff domenica 20 novembre, ore 16.15 - Cinema Classico (anticipata stampa); lunedì 21 novembre, ore 17.30 - Cinema Massimo 1 (proiezione ufficiale); martedì 22 novembre, ore 21.45 - Cinema Reposi 5; mercoledì 23 novembre, ore 19.15 - Cinema Reposi 5.
La regia è di Alessandro Castelletto, produzione Endeniu e Fondazione Caterina Farassino Onlus, produttori Valentina Farassino e Alessandro Castelletto. Interpreti (nei ruoli di se stessi) Luca Morino, Carlo Ellena, Giovanni Tesio, Gian Mesturino, Massimo Scaglione, Valentina Farassino, Gabriella Daghero, Umberto Bossi. Con la partecipazione di El Tres, Gianluca “Cato” Senatore, i Perturbazione, Ferdinando Masi, Mario Congiu, Daniele Lucca, Vito Miccolis, Johnson Righeira, Matteo Ganci, Adriano Onofrio Barbieri, Claudio Chiara, Angelo Marello, Eugenio Allegri, Andrea Gattico.
www.gipofarassino.it


Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da