Oggi altra giornataccia, ho avuto mille cazzimazzi e non sono andato alla presentazione della mostra "L'emozione dei colori nell'arte", che dovrebbe - nei piani e negli auspici della Fondazione Torino Musei - segnare il rilancio di Gam e Castello di Rivoli dopo un periodo piuttosto tristanzuolo. Andrò a vederla e quando l'avrò vista ne parlerò con cognizione di causa. Per adesso mi limito a passare diligentemente l'Ansa.
Torino, con Gam e Castello di Rivoli offre, da domani al 23 luglio una grande mostra, "L'emozione dei Colori nell'Arte", frutto di una lunga ricerca artistica, filosofica e scientifica sulla percezione umana dei colori e sul loro uso nell'arte. Nata da un'idea della direttrice dei due musei, Carolyn Christov-Bagargiev, la mostra vede esposte nelle due sedi 400 capolavori, di 130 artisti dal '700 ad oggi, tra cui Klee, Kandinsky, Munch, Matisse, Warhol, Fontana, Hirst, provenienti dai principali musei e collezioni private del mondo.
"Una mostra come questa - dice Chiara Appendino - dimostra almeno due cose, che le buone idee, frutto della passione, dell'intelligenza creativa hanno una marcia in più e che le sinergie attive a Torino tra enti culturali, pubblico e privato sono la forza di questa città". "Quando a luglio Christov-Bakargiev mi ha fatto vedere i faldoni della mostra - aggiunto Appendino - frutto di una lunga ricerca, ho capito che si trattava di un grande progetto".
Torino, con Gam e Castello di Rivoli offre, da domani al 23 luglio una grande mostra, "L'emozione dei Colori nell'Arte", frutto di una lunga ricerca artistica, filosofica e scientifica sulla percezione umana dei colori e sul loro uso nell'arte. Nata da un'idea della direttrice dei due musei, Carolyn Christov-Bagargiev, la mostra vede esposte nelle due sedi 400 capolavori, di 130 artisti dal '700 ad oggi, tra cui Klee, Kandinsky, Munch, Matisse, Warhol, Fontana, Hirst, provenienti dai principali musei e collezioni private del mondo.
"Una mostra come questa - dice Chiara Appendino - dimostra almeno due cose, che le buone idee, frutto della passione, dell'intelligenza creativa hanno una marcia in più e che le sinergie attive a Torino tra enti culturali, pubblico e privato sono la forza di questa città". "Quando a luglio Christov-Bakargiev mi ha fatto vedere i faldoni della mostra - aggiunto Appendino - frutto di una lunga ricerca, ho capito che si trattava di un grande progetto".
Ok, me ne rendo conto: a non esserci, alla presentazione, mi sono perso qualcosa. Purtroppo la vita è così: non tutti i giorni sono fatti per divertirsi.
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