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MUSEI: PERSONALE SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI

Ricevo e volentieri pubblico:

Tagli alla cultura: quando a rimetterci sono i più deboli
Dal 2003 il Comune di Torino appalta alle Cooperative i servizi di sala e guardiania per: Museo Diffuso della Resistenza, Museo Nazionale del Risorgimento, Museo Nazionale della Montagna, Museo di Antropologia Criminale C. Lombroso, Museo di Anatomia Umana L.Rolando, e dal 2008 l'appalto è stato affidato  al consorzio CNS (Consorzio Nazionale Servizi).
Il personale delle cooperative aderenti ha da sempre prestato il proprio servizio presso i musei sopra elencati con responsabilità e dovere, anche a fronte di una situazione di costante precarietà e di uno scarso riconoscimento economico. A partire dal 2012 la situazione lavorativa del personale si è aggravata sempre di più a causa dei continui tagli che  hanno visto una costante riduzione dell’orario lavorativo per i tagli motivati dalla necessità del contenimento della spesa; si è giunti a questi ultimi mesi che hanno messo a dura prova la pazienza e lo zelo del personale, che si vede ora costretto a rendere manifeste alla cittadinanza le difficili condizioni in  cui è ridotta a lavorare.
Dopo la comunicazione dei tagli al personale datata 29 settembre 2015 fatta dalla Città di Torino (prot. nn.3344 e 3346) a firma del dott. Stefano Benedetto al CNS che citiamo qui di seguito: "Si comunica che a far data dal 1°Ottobre 2015 e sino al termine del corrente anno, le postazioni di cassa, operanti presso il Museo del Risorgimento, sono ridotte ad una postazione.  Si segnala che a far data dal 1°ottobre, e sino al termine del corrente anno, NON si dovrà più procedere a sostituire il personale in malattia.”
Abbiamo ricevuto in data odierna  un'ulteriore comunicazione CHE SENZA NESSUN PREAVVISO, annuncia  prossimi tagli già a partire da lunedì 23 novembre. Sarà l'ennesimo taglio che colpisce i lavoratori dell'appalto dei servizi di accoglienza e biglietteria dei Musei.
Tutti i lavoratori vedranno tagliate le loro ore lavorative stabilite da contratto  fino al 31 dicembre.  
Stanchi di lavorare in condizioni così precarie, chiediamo delle spiegazioni su questo modo di agire. Facciamo domanda ai responsabili se sappiano di agire sulla pelle delle persone e se guardandoci negli occhi riescano a motivare un comportamento di questo genere. Avremmo il piacere di incontrare al più presto i responsabili: il Comune di Torino, in particolare nella figura dell’Assessore alla Cultura Braccialarghe insieme al CNS per chiarire tutti i punti con loro, ma vogliamo anche informare i cittadini sulle dinamiche della cultura dei musei della Città di Torino .
I Lavoratori dei Musei

 E pensare che qualche stupidello vorrebbe ridurre ancora le risorse dei musei, imponendo una domenica al mese a ingresso gratuito...

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