Passa ai contenuti principali

E ADESSO VAI CON L'INTERPELLANZA SU CODA

Con comodo (grazie al cielo ho una vita mia, più interessante) pubblico le dichiarazioni rilasciate ieri all'Ansa dall'assessore ai Musei (e Fontane) Francesca Leon:

Quella che ha portato la presidente della Fondazione Torino Musei, Patrizia Asproni, alle dimissioni è una "polemica non voluta dalla nuova amministrazione comunale". Lo precisa all'Ansa l'assessora alla Cultura di Torino, Francesca Leon. "A breve incontreremo, in sede di Fondazione, la Regione, per un chiarimento e con gli altri soci valuteremo le strade da seguire" (1) per individuare il sostituto della Asproni. "Nel frattempo, d'intesa con i soci della Fondazione abbiamo nominato in consiglio di amministrazione (rectius Consiglio direttivo, NdG) il dottor Roberto Coda - annuncia la Leon - persona esperta e competente che in qualità di commercialista e revisore dei conti ha lavorato in molte organizzazioni culturali della nostra città" (2).
Domani
(oggi per chi legge, NdG), intanto, è previsto l'incontro tra la sindaca Chiara Appendino e Massimo Vitta Zeiman, presidente di Skira, l'editore che doveva occuparsi della mostra di Manet che si terrà invece a Milano. "Siamo interessati a proseguire la collaborazione - dice al riguardo Leon - se ci saranno le condizioni" (3).

Ed ecco le note.
Il cv per Abbonamento Musei
(1) Non ci sono molte strade da seguire, c'è soltanto uno Statuto che prevede la nomina (condivisa con la Regione) del sostituto di Asproni nel Consiglio direttivo. Poi il Consiglio direttivo provvederà a eleggere, fra i suoi cinque membri, il presidente della Fondazione.
(2) Lo studio Coda nel 2014 è stato - dietro compenso di 7176 euro - consulente fiscale e del lavoro per Abbonamento Musei, ovvero l'Associazione Torino Città Capitale Europea. dove Francesca Leon ha lavorato fin dal 1998 e nel cui Comitato esecutivo oggi siede in qualità di vicepresidente. Inoltre nel curriculum di Roberto Coda pubblicato sul sito di Abbonamento Musei si dichiara che il commercialista torinese ha avuto incarichi di consulente per il gruppo Prima Industrie Spa. 
Il cv per la Fondazione Musei
Tale notizia non compare invece nel curriculum inviato il 24 ottobre (in abissale ritardo rispetto alla scadenza del bando, fissata per il 12 settembre) per candidarsi al posto nel Consiglio d'indirizzo della Fondazione Torino Musei.
La discrepanza fra i due curricola si può spiegare con il fatto che nel cv per il bando comunale vengono elencati gli incarichi "in tema colturale e/o di Enti Pubblici", mentre Prima Industrie è una società privata di cui è stato dirigente Domenico Appendino, babbo di Chiara.
Voglio precisare che a me personalmente tutto ciò non turba: zero assoluto. E ci mancherebbe ancora che un professionista stimato non potesse lavorare con chiunque, senza venire per questo additato alla generale esecrazione ed escluso a vita dai pubblici uffici. Tanto più in una piccola città come Torino, dove tutti conoscono tutti. Dico sul serio.
Ma il sindaco e Appendino sono sempre stati assai attenti a certi particolari: memore pertanto delle belle battaglie condotte in parallelo (insieme no, suvvìa, non allarghiamoci...) ai tempi della tenebrosa vicenda della nomina del direttore del Mao, mi permetto di richiamare la loro attenzione sui dati succitati, casomai Chiara Appendino volesse autopresentarsi una di quelle interpellanze toste che erano la sua specialità quando stava all'opposizione. Tipo quando si sdegnò per la nomina di Gastaldo al Salone del Libro, nomina anch'essa viziata da un ritardo nella presentazione della candidatura. Già, perché Coda s'è pure candidato in ritardo...
E invece l'interpellanza contro Coda l'ha depositata l'ormai iperattivo leghista Fabrizio Ricca.
Appendino sarà chiamata a dare delle spiegazioni sulla vicenda anche davanti alla conferenza dei capigruppo, mercoledì 3, su iniziativa del p. 
(3) Le condizioni per proseguire la collaborazione con Skira mi pare che Vitta Zelman le abbia già espresse con notevole assertività: l'Abbonamento Musei rende assai meno redditizio organizzare le mostre a Torino. Traetene voi le conseguenze. Va detto che adesso Milano ha ripreso l'idea torinese dell'Abbonamento Musei (e figurarsi...) per cui la redditività potrebbe calare pure laggiù. 
Vedremo. Per come si stanno mettendo le cose, comunque, penso che l'anno prossimo ci convenga farci direttamente l'Abbonamento Musei di Milano: ho il sospetto che l'offerta sarà più ampia.

Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da