C'è ancora una notizia buffa a proposito del Salone del Libro. Come ben sapete, nei giorni del Salone l'Auditorium del Lingotto ospiterà i concerti a pagamento del neo festival Narrazioni Jazz, che poi sarebbe il Tjf un po' più poverello.
Ma quest'anno il Salone punta forte di suo, sulla musica: al Lingotto sarà allestita un'area di 600 metri quadrati per ospitare le case discografiche - major comprese - con i loro prodotti, dischi e spartiti (e già, esiste anche l'editoria musicale...) e ci saranno showcase e incontri con cantanti famosi; la sera, per il Salone Off, il "Salone delle musica" si trasferirà alla Borsa Valori di piazzale Valdo Fusi dove si potrà assistere gratuitamente a un'infilata di concerti gratuiti con nomi di livello.
Tanto attivismo allarmerebbe il direttore di Narrazioni Jazz, che poi è lo stesso del Tff, ovvero Stefano Zenni. Non senza motivo: gli show serali e gratuiti alla Borsa Valori possono sottrarre pubblico a quelli, serali e a pagamento, di Narrazioni Jazz.
Tanto attivismo allarmerebbe il direttore di Narrazioni Jazz, che poi è lo stesso del Tff, ovvero Stefano Zenni. Non senza motivo: gli show serali e gratuiti alla Borsa Valori possono sottrarre pubblico a quelli, serali e a pagamento, di Narrazioni Jazz.
Timori comprensibili, tanto più se fossero confermati i nomi che circolano per Narrazioni Jazz, senz'altro rispettabili ma non tali da garantire il pienone a prescindere: Enrico Rava è un grande ma suona spesso a Torino, e l'anno scorso era giustappunto al Tjf; Dee Dee Bridegwater è una vocalist di indiscusso valore ma non è una straordinaria novità e neppure una superstar; Cristina Zavalloni è quantomeno di nicchia, e comunque era nel cartellone del Tjf 2013 - e anche nel 2013 c'era Rava.
Ad ogni modo. Nei prossimi giorni dovrebbe esserci un summit tra il Comune, Stefano Zenni e il responsabile del settore musicale del Salone, Pierumberto Ferrero. Penso che troveranno un compromesso: tipo che i concerti alla Borsa Valori comincino in "seconda serata", verso le 22,30.
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