Passa ai contenuti principali

I VINCITORI DI LOVERS

Lovers è finito. Ieri c'è stata la premiazione, al cinema Massimo. Come ben si è capito, è stato un festival difficile, accompagnato da polemiche che avrei preferito fossero vissute come confronto di idee e che comunque hanno spesso sovrastato i valori artistici della manifestazione. Intendo parlarne, per chiudere la questione con qualche ragionamento a freddo. Ci sto lavorando, ma ci vuole tempo e calma: entro oggi spero di riuscire a scrivere qualcosa. Per adesso mi limito a pubblicare paro paro il comunicato con i vincitori dei vari concorsi. 


All the Lovers – Concorso internazionale lungometraggi

La giuria di All the Lovers – Concorso internazionale lungometraggi, composta da Franck Finance-Madureira, Vieri Razzini e Eva Robin’s, assegna il premio “Ottavio Mai” per il miglior lungometraggio, del valore di 1000 euro, a

The Wound di John Trengove (Sudafrica/Germania/Paesi Bassi/Francia, 2016, 88’)

Con la seguente motivazione: «Siamo orgogliosi di premiare un'opera prima su un soggetto inusuale, che ci porta a scoprire tradizioni ancestrali in una società patriarcale e il loro modo di condizionare le vite, in particolare quelle delle persone omosessuali. Siamo stati commossi dalla storia potente e dalla volontà del regista di documentare questa realtà».

La giuria assegna inoltre una menzione speciale a

Women Who Kill di Ingrid Jungermann (Stati Uniti, 2016, 92’)

Con la seguente motivazione: «Per la sua originalità e in particolare per lo humor».
  


Real Lovers – Concorso internazionale documentari

La giuria di Real Lovers – Concorso internazionale documentari, composta da Fabio MolloMariapaola Pierini eGianni Vattimo, con consulente di giuria Maria Luisa Brizio, assegna il premio UCCA per il miglior documentario, del valore di 500 euro, a

Ri Chang Dui Hua (Small Talk) di Hui-chen Huang (Taiwan, 2016, 88’)

Con la seguente motivazione: «Per la capacità di coniugare un percorso a ritroso nei silenzi di un legame tra madre e figlia, di ricerca della propria identità, con uno stile essenziale ma puntuale. Per una costruzione drammaturgica in cui l’indagine di una vita diventa gradualmente un disvelamento della propria. Perché la camera non solo guarda e racconta ma è, allo stesso tempo, capace di curare le ferite».

L’opera si aggiudica anche un accordo di distribuzione nazionale grazie a UCCA – Unione dei Circoli Cinematografici ARCI.

La giuria assegna inoltre una menzione speciale a

Mr Gay Syria di Ayse Toprak (Francia/Germania/Turchia, 2017, 84’)

Con la seguente motivazione: «Per il coraggio e la forza con cui la regista ha dato visibilità a una storia di rifugiato tra i rifugiati, con l’auspicio che il film non debba vivere nascosto, restare nell’ombra, come il suo protagonista».


Irregular Lovers – Concorso internazionale iconoclasta

La giuria di Irregular Lovers – Concorso internazionale iconoclasta, composta da Andrea BelliniGuido Costa e Adrian Paci, con consulente di giuria Ilaria Bonacossa e madrina Marzia Migliora, assegna il premio per il miglior film a

Mephobia di Mika Gustafson (Svezia, 2017, 24’)

Il regista potrà frequentare una Residenza d’Artista, mentre il film sarà proiettato alla prossima edizione di Artissima e alCentre d’Art Contemporain di Ginevra.


Future Lovers – Concorso internazionale cortometraggi

La Giuria, guidata da Massimiliano Quirico e composta dagli studenti del DAMS di Torino (Silvia Armi, Giuseppe Enrico Battaglia, Marco De Bartolomeo, Sofia Nadalini, Gianmarco Perrone) assegna il premio “Fotogrammi sovversivi” del valore di 300 euro, dato da Sicurezza e Lavoro, per il miglior cortometraggio a

Millimeterle di Pascal Reinmann (Svizzera, 2016, 16’)

Con la seguente motivazione: «Per la capacità di raccontare, nel buio confuso di una piscina, i tormenti dell’adolescenza, ancora insicura della propria sessualità e alla scoperta del proprio corpo, ma capace di crudeli meccanismi di difesa e sfida».

La giuria assegna una menzione speciale, in partnership con il Divine Queer Film Festival, a

Princess di Karsten Dahlem (Germania, 2017, 30’)

Con la seguente motivazione: «Poiché rappresenta il valore dell’incontro, la forza della cura e l’orgoglio di essere. Questo film rappresenta una visione Queer caratterizzata da molteplici e fluide sfaccettature. Divine Queer Film Festival ha espresso questa scelta per il risvolto positivo della storia narrata».


Il cinema dalla parte del pubblico

Il Premio del pubblico per il Miglior cortometraggio, assegnato in partnership con My Movies, sarà comunicato questa sera in Sala 1, durante la cerimonia di premiazione, in quanto il pubblico potrà votare fino alle ore 20.00 di oggi.


Premio Stajano

La giuria, composta dai selezionatori del 32° Lovers Film Festival, Paolo BertolinDaniela PersicoAlessandro UccelliStefania Voli, e da Willy Vaira, assegna il Premio Stajano a

Meu corpo é politico di Alice Riff (Brasile, 2017, 71’)

Con la seguente motivazione: «Questo film ripropone la possibilità di essere quello che si vuole essere e per il potere politico che questo ancora oggi rappresenta. Giò Stajano ha vissuto la sua intera esistenza tenendo sempre ben presente il potere della libertà di essere sempre se stessa; come uomo gay prima e come donna transessuale poi».

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la