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PUNTI ESTIVI E CONTRIBUTI AD MINCHIAM: GLI ORGANIZZATORI SCRIVONO A CHIARABELLA

Il dinamic duo di scena domani alla Tesoriera
Niente è facile, a Torino; quando poi arriva l'estate tutto si complica, e pare proprio che organizzare uno straccio di spettacoli estivi sia sempre più difficile. Specie se c'è il Comune di mezzo. Va però riconosciuta un'indiscutibile eccellenza: a Palazzo Civico l'U.C.A.S. (Ufficio complicazione affari semplici) funziona che è una meraviglia - i risultati si vedono anche all'anagrafe... - e i bandi che vengono sfornati per indurre gli operatori a "lavorare sul territorio" producono gli stessi effetti di un barile di Autan in una colonia di zanzare.
L'altro giorno vi ho raccontato delle arene cinematografiche, precipitate a quattro (sulle dodici annunciate) in seguito alla fuga di massa di esercenti e associazioni. Vi ho detto pure del conseguente "risparmio" del 50 per cento dello stanziamento di 220 mila euro per le sullodate arene, sborsato da Intesa San Paolo e solita Iren; e sulla diffiusa curiosità sul destino dei 110 mila euro avanzati (non dimenticate questa cifra: tornerà in gioco alla fine di questo articolo).
Domani, intanto, al Parco della Tesoriera arriverà il dinamic duo Chiarabella-Tavoliera per illustrare il rutilante cartellone complessivo di "Torino a cielo aperto", l'ennesimo tentativo d'imitazione dei Punti Verdi.
Non so se riuscirò ad andarci, alla conferenza stampa. A quell'ora devo assillare con un esame certi miei studenti; se mancherò, sarò assai dispiaciuto. Spero che in quell'occasione si sappia finalmente di più sugli spettacoli del Combo (quelli rimasti, dopo il forfait del Regio per inadeguatezza dell'area) e sul costo reale dell'operazione.
Così come sarà urgente capire le dinamiche del bando che ha spartito fra 21 associazioni i 250 mila euro stanziati per "progetti relativi a manifestazioni di carattere culturale e aggregativo per l'estate 2020 per una durata di almeno 10 giorni anche non consecutivi", in breve i "punti estivi". Il precedente bando sulla stessa materia, pubblicato prima dell'emergenza covid e annullato quando già s'era chiuso, prevedeva uno stanziamento totale di 90 mila euro. E' davvero sorprendente che la cifra sia aumentata di ben 160 mila euro da un bando all'altro. Miracoli amministrativi. Ad ogni modo, alle 21 associazioni selezionate sono stati assegnati contributi che vanno dai 13.738,12 euro per la prima classificata (Tedacà, con 96,433 punti) ai 10.069 euro per la ventunesima, "Su Misura Aps", con 78,683 punti. 
La somma dei contributi dà un totale di 240.162,97 euro e domani di certo capiremo che fine fanno i 9.837,03 euro che mancano per arrivare a 250 mila.
Ma ciò che salta subito all'occhio è la scarsissima differenza fra le cifre assegnate ai 21 classificati, che si attestano su una media assai uniforme attorno agl 11 mila euro. Il bando parlava di sostegni finanziari da 10 a 40 mila euro, e dunque dava per scontato che i "punti estivi" sarebbero stati di meno: in effetti, cazzo ce ne facciamo di 21 punti estivi in una città con 8 Circoscrizioni e 800 mila abitanti?
Nei fatti, invece, hanno preferito dare poco ma a tanti, nella speranza che fossero tutti contenti e se ne ricordassero al momento del voto. Non so. Saranno contenti, immagino, quelli che intascheranno il contributo, pianteranno un chioschetto triste in qualche giadinetto e non faranno niente di più che vendere birre. Meno contenti quelli che invece vorranno offrire al pubblico una programmazione seria: a loro i 10/13 mila euro del Comune certo non saranno di grande aiuto per far quadrare i conti.
L'impressione è sgradevole: si ha come il sospetto che in certi casi si sia badato di più a beneficiare con una mancia qualche bisognoso, che non a offrire ai cittadini spettacoli e gradevoli appuntamenti all'aperto.
E difatti oggi ben quattordici associazioni, delle 21 vincitrici del bando, hanno scritto ad Appendino e Leon, esponendo il problema e proponendo addirittura una soluzione logica fino alla banalità, e in  quanto tale con scarse chance di essere capita e accolta da lorsignori: ridistribuire fa i vincitori di questo bando i 110 mila euro avanzati da quello semifallito delle arene cinematografiche. 

Gli illusi scriventi credo si attendano una risposta. Tanto valeva scrivessero al Papa, che è una personcina educata e di solito risponde. Io comunque pubblico la lettera.

Gent.ma Assessora alla Cultura,
Dott.ssa Francesca Leon
e p.c. alla Sindaca di Torino
Dott.ssa Chiara Appendino


Vi scriviamo questa lettera in merito all’Avviso Pubblico per la Presentazione di Progetti Relativi a Manifestazioni Estive 2020.
Siamo associazioni, cooperative, circoli e spazi culturali che animano il territorio della Città di Torino e che ogni giorno contribuiscono ad arricchire di eventi, concerti, spettacoli e attività le vie dei nostri quartieri.
Stiamo soffrendo una difficile condizione economica e finanziaria in seguito alle chiusure dovute alla pandemia di Covid-19. Siamo stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire e non abbiamo la certezza di poter riprendere a settembre le nostre normali attività senza nuovi vincoli e restrizioni.
Il comparto culturale indipendente torinese è in grave crisi da numerosi anni e la pandemia di Covid-19 ha aggravato la condizione di tutti i soggetti.
Scriviamo oggi al Comune di Torino, in qualità di nostro unico interlocutore e con il quale quotidianamente ci confrontiamo positivamente, in merito alle iniziative che vorremmo realizzare quest’estate per il pubblico della nostra città.
Tutti gli enti firmatari della presente risultano vincitori del bando. La maggior parte dei soggetti finanziati avevano presentato progetti culturali per un valore economico tra i 30.000 ed i 40.000 euro a fronte spesso di investimenti superiori ai 60.000 euro.
A seguito della formulazione del bando e dei criteri di assegnazione delle risorse la maggior parte di noi risultato finanziati per importi tra i 10.000 ed i 13.500 euro. In molti casi queste risorse non sono sufficienti per realizzare le iniziative proposte. In particolare sono in maggiore sofferenza quei soggetti che desiderosi di riqualificare le periferie della nostra città intendono realizzare delle aree spettacolo su suolo pubblico che impongono elevati costi di montaggio. Tutti i partecipanti all’avviso hanno presentato progetti dall’indubbio valore culturale, tenuto conto dei limitati finanziamenti, esiste un concreto rischio di non riuscire a svolgere una programmazione di qualità come auspicato da tutti i firmatari.
Abbiamo avuto occasione di notare come la Città di Torino avesse stanziato 220.000 euro per l’Avviso Pubblico per la Realizzazione di Arene Cinematografiche. Per suddetto bando sono stati finanziati quattro progetti per un valore complessivo di 110.000 euro con un avanzo a bilancio conseguente di 110.000 euro. Tali risorse risultano quindi già stanziate per eventi culturali da realizzarsi presso Torino e sono di conseguenza nelle disponibilità della Città o di enti terzi per la buona riuscita dell’estate torinese.
A differenza dell’avviso per le Arene Cinematografiche all’Avviso per le Manifestazioni Estive sono state presentati 41 progetti, per la maggior parte da soggetti operanti in rete, e sono stati ritenuti idonei e finanziabili 21 di questi.
Proponiamo quindi di stanziare i 110.000 euro che erano a bilancio per eventi culturali a Torino per l’estate a sostegno delle manifestazioni estive di questi 21 progetti o, se possibile, di richiedere ulteriori finanziamenti ad enti partecipati che sostengono quotidianamente le attività e la programmazione della Città di Torino. Questi ulteriori stanziamenti, nei criteri del bando ed in percentuale come da punteggi già assegnati. Tali ulteriori fondi permetterebbero probabilmente la buona riuscita di tutti i progetti evitando che alcuni delle iniziative proposte non si realizzino e valorizzando il contenuto culturale delle singole iniziative.
Siamo consci di richiedere un ulteriore sforzo alla Città di Torino ma siamo convinti che fosse già nelle more degli stanziamenti a bilancio per una buona riuscita dell’Estate di Torino.
Inoltre siamo a richiedervi un incontro al fine di discutere delle reale fattibilità di realizzazione di tutti gli eventi estivi e per poter discutere assieme di ulteriori sinergie tra la Città di Torino e noi, soggetti privati che realizzano manifestazioni locali. Tale incontro potrà essere utile anche ad un confronto su ulteriori temi.
Convinti che una migliore sinergia tra il comparto culturale indipendente di Torino e l’Amministrazione Pubblica possa generare esternalità positive per i nostri cittadini
Distinti saluti

Associazione Tedacà
Associazione Torino Youth Centre
Associazione Comala
Associazione Il Campanile Onlus - casa del quartiere Cecchi Point
Fondazione Mirafiori
Hiroshima Mon Amour
Stalker Teatro Soc. Coop.
Spiriti Indipendenti
Associazione Spazi Musicali
L’Arteficio
Ass. San Pietro in Vincoli
Associazione Teatro Orfeo
Q35 Aps
Associazione Nessuno
Uisp Torino

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