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GIOVARA RIVELA: ERANO TUTTI CONTRO GRAZIOSI!

Fronte del Regio: un sovrintendente affronta impavido le soverchianti forze dei nemici del cambiamento e dei custodi del privilegio
Il presidente della Commissione cultura è molto impegnato sul fronte del Regio. L'altro giorno l'eccellente Giovara ha presentato una "interpellanza con risposta scritta" (che ha il vantaggio di non essere discussa in aula) per sapere da Chiarabella e Tavoliera "da chi siano stati firmati i contratti relativi a tutti gli artisti ingaggiati nella stagione 2019/2020 dalla Fondazione Teatro Regio". 
Mossa niente male, per alleggerire la posizione di Graziosi e buttarla in culo al "tedesco usurpatore". Seguite il ragionamento: la stagione 2019/2020 venne interamente preparata da Graziosi, che era ancora sovrintendente quando la presentò, il 17 giugno 2019, in un tripudio di fischi e buuu. Schwarz, nominato il mese successivo, se la ritrovò bell'e confezionata. Ma per sopravvenute difficoltà tecniche dovette cambiare un titolo: "Il flauto magico" fu rimpiazzato con "Il matrimonio segreto". Inoltre è uso corrente che i contratti vengano decisi con largo anticipo, per venire poi firmati in un secondo tempo. Schwarz potrebbe quindi aver materialmente firmato un contratto già concordato durante la sovrintendenza di Graziosi. Se dovesse risultare che qualche contratto della stagione 2019/2020 reca la firma di Schwarz, ci sarebbe buon gioco per inscenare agli occhi dell'opinione pubblica il solito "Così fan tutte" (e tutti, in ossequio alla parità di genere).
Ma l'offensiva del pugnace presidente che non abbandona gli amici in difficoltà è proseguita anche in procura, dove ieri Giovara è stato sentito per quattro ore come "persona informata dei fatti". All'uscita dal franco e approfondito colloquio con il magistrato, Giovara ha rilasciato dichiarazioni che non posso sottacere. 
E dunque andiamo a incominciare (i virgolettati giovariani sono ripresi dall'articolo di Simona Lorenzetti pubblicato stamane dal Corriere).

Non ci hanno lasciato vincere

"Il commissariamento deve essere l'occasione per portare a compimento il piano industriale che Graziosi stava cercando di implementare e che in tutti i modi è stato ostacolato". Ovvero "Non ci hanno lasciato vincere" (semicit. John Rambo). E chiariamo subito che il famoso "piano industriale", o "di sviluppo" che dir si voglia, era stato redatto da Graziosi e Guerzoni tenendo ampiamente conto delle direttive della celeberrima "mozione Giovara", scritta da Guenno e Dilengite. Quindi chiedere a Giovara se il "piano industriale" funzionasse equivale a chiedere all'oste se il suo vino è buono.

Hanno tentato di metterlo in difficoltà

"Graziosi era la persona giusta per sviluppare il piano industriale, ma fin da subito hanno tentato di metterlo in difficoltà". "Hanno"? "Hanno", chi? I nomi, i nomi. Galoppini, ad esempio? Ma dai: quando tentò allertare Chiarabella su come andavano le cose al Regio, lo fecero fuori

I nemici del cambiamento

"Si è trovato davanti due milioni di ostacoli posizionati da coloro che non volevano il cambiamento". "Due milioni"? Bum! Citarne un paio, giusto per sapere? E poi daje con quel "coloro che non volevano il cambiamento". Si può sapere chi sarebbero "coloro"? I poteri forti? Bilderberg? La Cia? I circoli plutodemomassonici? La Spectre? I dipendenti abbarbicati ai presunti privilegi, e sarebbe interessante sapere esattamente quali siano, 'sti privilegi, e chi ne benefici? Che poi mi perdoni Giovara, ma se il "cambiamento" del Regio è quello che abbiamo sotto gli occhi, coloro che non lo volevano meriterebbero una medaglia al valor civile.

Il migliore

"Graziosi era il migliore", dichiara Giovara. Opinione non condivisa da molti, ivi compresi i cinquestelle di Jesi che non ne avevano del tutto apprezzato i servizi resi alla Fondazione Pergolesi Spontini.
"Voleva cambiare le cose e dava fastidio". Ma come? Un uomo tanto scelto, appoggiato dalla parte migliore della cittadinanza, sostenuto a spada tratta dalla forza di governo in Comune, che aveva potuto circondarsi di suoi fedelissimi, molti dei quali importati dalle natìe Marche? E gli facevano paura quattro dissidenti misoneisti?

La lirica è come il calcio

Giovara, scrive l'articolista, "conosce bene il mondo della lirica" (opinione di Giovara, e forse dell'articolista: lecitissima, così com'è lecito che io dichiari di conoscere bene il mondo delle corse dei cani) per cui ci rivela che "è come il calcio (difatti Graziosi vagheggiava di portare Ronaldo a palleggiare nel foyer del Regio, NdG), ci sono tanti interessi economici, girano tanti soldi, basti pensare che il Regio ha un bilancio da 40 milioni di euro". Che rivelazione! E ovviamente tu metti in mano a uno con quel curriculum un'azienda con un bilancio da 40 milioni di euro, eccerto. Con un bilancio da 40 milioni di euro un manager meno avveduto e cristallino di Graziosi chissà cosa ci combina, magari scappa in Sudamerica o se li mangia con le sciantose.

O Ariosi. o i senza-agente

E a proposito dell'agente Ariosi e del suo presunto "rapporto privilegiato" con Graziosi, Giovara, scrive l'articolista, "chiarisce" dichiarando che "nella sua agenzia gravitano personaggi del calibro di Placido Domingo, Comunque, il piano industriale prevedeva audizioni per gli artisti senza agenti per dare la possibilità a tutti"
Insomma, delle due l'una: al Regio o fai cantare Placido Domingo, oppure i dilettanti allo sbaraglio e i cani morti. Cioé, i cantanti lirici veri li ha soltanto Ariosi? Guarda, Giovy, che - se la lirica è come il calcio - nel calcio ci sono ottimi giocatori che hanno un procuratore che non è Raiola. Non è che se non compri Pogba devi per forza scegliere fra i ragazzini delle giovanili.

Il cambiamento strutturale

Secondo Giovara "serve un cambiamento strutturale. Il progetto per il Regio era quello di raggiungere l'autonomia speciale, la stessa che hanno la Scala e Santa Cecilia: fu giudicato velleitario". Ma certo, i soliti passatisti. E perché non darsi un obiettivo ancor più ambizioso? Tipo esibirsi per i marziani, o assorbire il Metropolitan? O dichiarare guerra al Kazakistan? A spararle grosse son tutti buoni, e in Italia ne sappiamo qualcosa fin da quando dovevamo spezzare le reni alla Grecia. Intanto, però, la prospettiva per il Regio è la retrocessione in Serie B, altro che la Champions (visto che la lirica è come il calcio...). A Torino quest'anno va così, nel calcio come nella lirica.

Le virtù del commissariamento

E infine Giovara annuncia di aver depositato una proposta di mozione più ambiziosa di quella dell'opposizione, che si limita a chiedere che "vengano ripristinate le condizioni finanziarie tali da evitare il commissariamento". Giovara invece vuole che Chiarabella e la giunta "si impegnino con il governo affinché il commissariamento diventi l'occasione per il rilancio del piano industriale che porti all'autonomia speciale".
Mi sembra un'ottima strategia: sapete, quelle strategie del tipo l'eterogenesi dei fini, la difesa della sconfitta, solo chi cade può risorgere, rinascere dalle ceneri, dal letame nascono i fior... 
Domani mi sparo ad una gamba, così l'anno prossimo vado a Tokyo e vinco i cento metri piani.

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