Eccomi qui alla lounge del Tff per l'incontro con Elliott Gould. Elliott Gould è un mio attore feticcio, per quanto in disarmo. Ma a me piacciono gli attori un po' stropicciati e affaticati dalla vita. Quindi è lunedì, c'è il sole, e io aspetto Elliott Gould.
Lui arriva e siede al tavolo delle conferenze stampa.
Emanuela Martini (a destra) intervista Elliott Gould. La traduttrice traduce. Lui sembra divertito dalla domanda |
Emanuela Martini gli chiede di Mash: "Altman mi diede il copione di Mash e mi offrì la parte di Duke, e mi disse che potevamo parlarne. Io non avevo bisogno di parlarne, volevo semplicemente lavorare. Però mi piaceva Trapper John, e gli dissi che se non aveva ancora l'attore giusto, io mi sentivo di farlo. E Altman me lo fece fare".
"Poi Altman mi chiese di incontrare Donald Sutherland. Ci vedemmo a pranzo, solo noi due. Al primo impatto, ebbi l'impressione che non ci piacessimo. Poi diventammo amici".
Dicci tutto, Elliott: com'è lavorare con Bob Altman? |
"Sulle prime Donald e io non capivamo esattamente cosa volesse da noi Altman".
Emanuela Martini ricorda che Altman quando fece The Long Goodbye
definì Gould "l'unico Philip Marlowe possibile". "È tutto vero", conferma Gould. "Bob mi telefonò mentre ero in cucina, e mi chiese se mi interessava la parte. Risposi che avevo sempre voluto essere Philip Marlowe".
Well... What a strange question |
"La più bella lezione di regia me la diede Ingmar Bergman. Mi disse 'non ti condurrò mai su un sentiero sbagliato. Tu hai gli occhi chiusi, forse perché pensi di non potermi dare ciò che mi aspetto da te. Io voglio invece che tu abbia gli occhi aperti'. E andò così. Un'altra cosa che mi ha insegnato Bergman è arrivare in anticipo agli appuntamenti".
"Quando incontrai Soderberg per il mio ruolo in Ocean's Eleven, gli feci notare che il suo era un cognome ebreo. Lui mi rispose: 'Sono svedese'. Obiettai che 'svedese' è una nazionalità, 'ebreo' un modo di essere. E lui, secco: 'Sono svedese!'. Ecco, pensai, mi sono giocato la parte. Invece andò tutto benissimo". (Gould, vero nome Goldstein, è di famiglia ebrea).
E alla fine, largo ai piccoli fans |
Any more questions? |
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