Passa ai contenuti principali

VIRZI': A KEN LOACH E AI 5 STELLE PREFERISCO BATTIATO E RONDELLI

Virzì e un sorridente Battiato accolgono gli spettatori all'ingresso della sala
Non c'è pace per il direttore multitasking Virzì: adesso ci si è messo pure il Movimento 5 Stelle che ha chiesto a Carlo Mazzacurati di restituire il Premio Gran Torino del Festival in solidarietà con i lavoratori della Rear, come fece a suo tempo Ken Loach. Il quale Ken Loach da Londra - pare sollecitato dai grillini - ha invitato pure lui Mazzacurati a rinunciare al premio.Virzì ha definito "cialtroni" quelli del M5S, tirandosi addosso le ire del web.  Il povero Mazzacurati è caduto dal pero, e ha chiamato Virzì per domandargli consiglio sul da farsi. Virzì lo ha rassicurato: "Tieniti il premio - gli ha detto - è tuo e te lo sei meritato. La solidarietà con i lavoratori si dimostra con altri metodi". Poco fa ho incrociato Virzì davanti al cinema Massimo, dove ha accompagnato Franco Battiato per la proiezione del film "Temporary Road" a lui dedicato. Virzì è incazzato quanto basta. "I sacrosanti diritti dei lavoratori si difendono in sede politica e sindacale. Restituire un premio non serve a nulla". Ken Loach la pensa diversamente, visto che ha mandato un messaggio per spronare Mazzacurati a scegliere anche lui questo tipo di protesta. "Se lo ha fatto - scandisce Virzì - ha sbagliato. Lo ammiro, ma se l'ha fatto dimostra di non sapere chi sono i 5 Stelle e di non conoscere la realtà italiana. E' comodo firmare appelli restandosene nel proprio ufficio a Londra. E che ti costa?". Vorrei sbagliarmi, ma al sor Virzì sta montando il fumo alle orecchie. "Io non sono un politico, sono un direttore di Festival, scelgo film, non risolvo i problemi sindacali. Mi sono informato sulla storia della Rear, ma devono occuparsene altri. Che cosa vogliono da me?".
Già, cosa vogliono tutti da Virzì? Il Tff sta andando a gonfie vele (mi dicono che ha già superato i centomila spettatori), e come sempre accade in questi casi tanti vogliono salire su quel palcoscenico per ottenere visibilità.
Ad ogni modo, vi dicevo che ho incontrato il direttore multitasking con Battiato. Sono andati a pranzo in un risotrante vegano, quindi sono arrivati al Massimo accompagnati dalla fanfara della Bandakadabra. Prima della proiezione di "Temporary Road" Virzì ha improvvisato una mini-intervista a Battiato. Il naturale talento comico dei due ha dato frutti eccellenti. La battuta migliore di Battiato è stata in risposta a Virzì che gli domandava il senso del verso "Cerco un centro di gravità permanente": "Una volta me lo ha chiesto un americano: gli ho detto che l'avevo scritto in un momento in cui meditavo di cambiare l'acconciatura dei capelli. Ci ha creduto".
Frankie Hi-Nrg e Batgirl davanti al cinema Massimo
Virzì era tutto contento perché gli piace Battiato e, più in generale, ama la musica. E' ancora gongolante per lo show che ha improvvisato ieri sera con Bobo Rondelli a Hiroshima mon Amour: "E' il più grande artista sottovalutato d'Italia - mi ha ripetuto oggi. - Adesso ha scritto delle canzoni nuove davvero bellissime, e si è candidato per il Festival di Sanremo. Spero che ci riesca. E' ora che abbia un po' di fortuna".
Mentre aspettavo Battiato&Virzì, di fronte al Massimo mi sono imbattuto nel fratello Frankie Hi-Nrg, reduce dall'ospitata di ieri sera al concerto dei Negramaro. Mi ha detto di essersi preso un giorno di vacanza per curiosare un po' al Festival. E' molto soddisfatto del disco che sta terminando di registrare, e non vede l'ora di farmelo ascoltare. Era con la sua compagna che indossava un  diverte berrettuccio di lana in stile Batgirl.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la