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Il biglietto che Paolo Virzì ha lasciato sul parabrezza del bovaro delle Fiandre |
Lui è già un mito. Noi siamo sempre lì a farci conoscere. Paolo Virzì, il direttore del
Torino Film Festival, è intignatissimo con gli automobilisti torinesi cafoni. Come vi ho raccontato
martedì, Virzì si era già incazzato come un puma per un Suv che qualche genio aveva parcheggiato davanti all'ingresso del Reposi, con grave disagio per il povero Carlo Mazzacurati, che non è al meglio della forma e ha penato non poco per entrare al cinema. Adesso Virzì ha beccato un altro fuoriclasse a quattroruote torinese, e non s'è tenuto. Gli ha lasciato un cortese biglietto sul parabrezza, onde rivelargli senza infingimenti la sua natura profonda di bovaro delle Fiandre.
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Paolo Virzì non perdona: automobilisti, rigate diritti |
Temo che il bovaro delle Fiandre si rivenda il biglietto con l'autografo di Virzì, però non importa. E' il principio che conta. E' meraviglioso scoprire che c'è un nuovo sceriffo in città, e che finalmente certi atteggiamenti da coyotes non resteranno più impuniti. Ma per il buon nome di Torino sarebbe giusto non lasciare solo il povero Virzì nella sua opera moralizzatrice. Oltretutto lo paghiamo come direttore del Tff, non possiamo pretendere che faccia pure il lavoro di deputy marshall. Magari Filura potrebbe dare una mossa ai suoi pretoriani e mandarli a presidiare i dintorni del Festival. Trovo davvero umiliante che debba arrivare uno da Livorno (o anche da Pisa, o da qualsiasi altra città del globo) a insegnare le regole minime della convivenza civile ai torinesi. Ma nell'attesa che la possente macchina da guerra della polizia municipale e degli ausiliari del traffico si muova, forza Virzì. La Torino migliore è dalla tua parte.
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