"Pelo Malo" ha vinto i premi Scuola Holden e Achille Valdata-TorinoSette |
Oggi sono stati anche annunciati i premi collaterali del Tff31. Trascrivo il comunicato.
PREMIO SCUOLA HOLDEN – Storytelling & Performing Arts
La Giuria composta dagli allievi del Corso biennale di scrittura e story-telling assegna il premio
Miglior sceneggiatura di Torino 31 a:
Pelo Malo di Mariana Rondón (Venezuela, 2013)
Con la seguente motivazione: Una
storia intima tra madre e bambino sullo sfondo di una società disfatta e
corrotta dal pregiudizio. Capelli ricci, maionese, la canzoncina del
Limonero e una fototessera:
un piccolo racconto sull’identità e sulla libertà emotiva.
PREMIO ACHILLE VALDATA
La Giuria composta da 10 lettori de La Stampa – Torino Sette assegna il premio Miglior
film di Torino 31 a:
Pelo Malo di Mariana Rondón (Venezuela, 2013)
Con la seguente motivazione: Per
aver mostrato con semplicità il desiderio e la difficoltà di essere
spontanei ogni giorno in un contesto di degrado sociale e familiare
sulle note aspre e lievi di
un'accattivante colonna sonora.
PREMIO AVANTI!
La Giuria del Premio AVANTI (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani) composta da Pietro Bianchi, Chiara Boffelli e Andrea Zanoli ha visionato i film delle sezioni
Italiana.doc e Italiana.corti.
Propone, quindi, per la distribuzione nel circuito culturale curata da Lab 80 film, il seguente film:
Striplife di Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa e Andrea
Zambelli (Italia, 2013)
Con la seguente motivazione: Per
l'originalità del progetto e per aver saputo descrivere in una forma
innovativa un luogo particolarmente difficile come la Striscia di Gaza,
reso invisibile dall'eccesso
di immagini stereotipate con il quale quotidianamente viene guardato e
descritto. È stata in particolar modo apprezzata la consapevolezza
formale e la maturità dimostrata da quest'opera, che riesce a farci
comprendere come per descrivere il reale non basti
guardarlo così com'è, ma sia necessaria la mediazione cinematografica.
Una scena del documentario Striplife, vincitore del premio AVANTI |
PREMIO UCCA – VENTI CITTA’
La giuria nazionale UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci) composta da Greta Barbolini, Paola Scarnati, Mauro Brondi e Chiara Quartero, assegna
il premio, che consiste nella distribuzione del film vincitore del
concorso Italiana.doc in almeno venti città presso circoli e sale
associate all’UCCA a:
El lugar de las fresas di Maite Vitoria Daneris (Italia/Spagna, 2013)
Un'inquadratura del doc El lugar de la fresas |
Con la seguente motivazione: Per
la capacità di raccontare alla giusta distanza e con sincerità,
casualità e sapiente costruzione una piccola grande storia di amicizia
italo-araba-spagnola. Lo sguardo
dell’autrice abbraccia generazioni e culture differenti unite dal
valore comune del lavoro della terra come luogo di incontro e scambio
solidale.
La giuria
conferisce inoltre una menzione speciale – con l’impegno di proporre la
programmazione delle opere all’interno della rete nazionale dei circoli
UCCA – a:
Il segreto di cyop&kaf (Italia, 2013)
Con la seguente motivazione: Per
l'approccio convinto, lucido ed appassionato ad una realtà dalle
molteplici sfumature, quella di una Napoli vera, intensa e
contraddittoria al tempo stesso, in cui
la condizione sociale dei bambini e dei ragazzi sfugge a qualsiasi
superficiale etichetta, spingendo ad una riflessione attenta ed
accurata.
PREMIO GLI OCCHIALI DI GANDHI
(La cerimonia di premiazione del premio Gli Occhiali di Gandhi si terrà al Cinema Lux 3, ore 16.00)
Assegnato dal Centro Studi “Sereno Regis” (Torino), la cui Giuria è composta da Giordano Amato, Massimo Giovara, Vita Nolé, Carmen Riccato e Luciana Spina assegna il Premio
Gli Occhiali di Gandhi al film che meglio interpreta la visione gandhiana del mondo a:
L’image manquante di Rithy Panh (Francia/Cambogia, 2013)
Con la seguente motivazione: A
cinquant'anni, la maturità e la distanza raggiunta permettono al
regista di ritornare alla straziante esperienza dell'infanzia vissuta
sotto la dittatura cambogiana,
con il suo carico di immenso dolore, eppure mondata da qualunque
volontà di vendetta o di rivalsa. Un film che narra la violenza senza
mai essere violento, un'opera ricca di umana poesia, credibile e
toccante, mai retorica. La consapevolezza che l'immagine
perduta non potrà mai essere ritrovata non distrugge la speranza di una
vita senza sopraffazioni.
La Giuria assegna inoltre una menzione a:
El lugar de las fresas di Maite Vitoria Daneris (Italia/Spagna, 2013)
Con la seguente motivazione: Una
favola gandhiana nella realtà torinese, legata ad un contesto sociale
multietnico, il mercato più grande d'Europa, Porta Palazzo. Un incontro
tra persone autentiche
colte dalla regista nella loro umanità con sguardo delicato, rispettoso
e partecipe. Una tenace contadina e un giovane marocchino in cerca di
lavoro e stabilità diventano simbolo di una solidarietà e di un dialogo
possibile a partire da umanità differenti.
e a:
Striplife di Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa e Andrea
Zambelli (Italia, 2013)
Con la seguente motivazione: Un
film collettivo con una forte coerenza stilistica e di intenti. Il
problema del conflitto israelo-palestinese è trattato in modo
nonviolento e universale attraverso
un racconto corale in cui è la vita quotidiana il motore per azioni
autentiche che superano la distinzione amico-nemico. Un esempio chiaro
di lotta nonviolenta attraverso la quotidianità della resistenza. Le
azioni dei protagonisti, pur delimitate da un confine
geografico ristretto e opprimente, si aprono a un contatto profondo con
il mondo esterno.
PREMIO INTERFEDI
Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità, attribuito dalla Giuria Interfedi, composta da Marco Nicolai (Chiesa Valdese), Daniele Segre (Comunità Ebraica) e Beppe Valperga (Comitato
Interfedi), a:
La plaga di Neus Ballús (Spagna, 2013)
Con la seguente motivazione: Con
grande sensibilità, rispetto delle persone e della loro dignità
illustra la realtà della storia quotidiana, esprimendo sentimenti
universali. In particolare, apprezza
lo sguardo e la sensibilità del regista, che è stato in grado di
comporre un quadro di vera spiritualità laica e una ricchezza di
sentimenti non usuali.
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