Vittoria Poggio |
Ricevo e pubblico:
La giunta regionale approverà entro pochi giorni la delibera che individua le procedure e i criteri per la concessione del Bonus Cultura previsto dalla legge 13/2020 a sostegno del comparto colpito dall’emergenza Covid, e per l’assegnazione delle risorse per il 2020 attraverso i bandi ordinari. Oggi (ieri, mercoledì 15, NdG) infatti è stato espresso il parere positivo a maggioranza dalla sesta Commissione consiliare (la stessa che invece elude astutamente la questione-Egizio, NdG). Le risorse complessive sono 3 milioni di euro (ricevati perlopiù tagliando del 5 per cento il contributo regionale alle fondazioni partecipate, con gli effetti che ho gà avuto modo di evidenziare, NdG) e il Bonus verrà erogato attraverso modalità a sportello dalla data di pubblicazione dell’avviso, prevista entro fine luglio e fino al 31 ottobre 2020.
Ad illustrare alla Commissione i criteri individuati dall’assessorato alla Cultura, è stata l’assessore Vittoria Poggio: “Dallo scorso mese di febbraio - dichiara l’assessore regionale alla Cultura - l’emergenza da Covid-19 ha causato il blocco totale delle attività del comparto culturale, interrompendo il proficuo percorso di consultazione avviato con i Tavoli della Cultura, nati per realizzare il Programma Triennale della Cultura 2021-2023.Il Bonus una tantum a fondo perduto andrà quindi a favore dei soggetti che non hanno accesso ai contributi ordinari previsti dal Testo Unico sulla cultura - ha spiegato - Si tratta di 700 euro per lavoratori autonomi e imprese individuali e 1000 euro per i soggetti costituiti in associazione o altra tipologia di ente non lucrativo di diritto privato o di società, che non hanno accesso ai contributi ordinari e hanno sede in Piemonte. Inoltre imprese e operatori con partita Iva e sede in Piemonte, che operano nell’indotto a supporto delle attività culturali e che rientrano in un elenco di codici Ateco”.
Questi dunque i Codici Ateco che verranno presi in considerazione: 59.11; 59.12; 59.13; 59.20; 74.10.2; 74.10.29; 74.20; 74.30; 79.90.20; 82.30; 85.52; 90.01; 90.02; 90.03; 90.04; 91.01; 91.02; 91.03; 93.19.92; 94.99.2.
“Lo scopo principale - prosegue l’assessore Poggio - è quello di salvaguardare il sistema culturale piemontese e i molti lavoratori del comparto, attivando un meccanismo che riconosca le spese di struttura e le attività comunque realizzate, spostando l’attenzione dai progetti ai soggetti in relazione al consolidamento o alla ridefinizione organizzativa delle proprie strutture, alle nuove progettualità, alla ripartenza delle attività o alle spese di investimento”.
“Per attivare il più velocemente possibile il Bonus Cultura - conclude l’assessore - ben consci delle numerose difficoltà che sta vivendo tutto il mondo culturale piemontese, abbiamo superato l’ordinaria e consueta fase legislativa consiliare utilizzando precisi strumenti che hanno permesso una rapida approvazione del Bonus in sede di Commissione, allo scopo di sostenere un comparto fortemente penalizzato dall’emergenza sanitaria e strategico per la nostra regione”.
Ad illustrare alla Commissione i criteri individuati dall’assessorato alla Cultura, è stata l’assessore Vittoria Poggio: “Dallo scorso mese di febbraio - dichiara l’assessore regionale alla Cultura - l’emergenza da Covid-19 ha causato il blocco totale delle attività del comparto culturale, interrompendo il proficuo percorso di consultazione avviato con i Tavoli della Cultura, nati per realizzare il Programma Triennale della Cultura 2021-2023.Il Bonus una tantum a fondo perduto andrà quindi a favore dei soggetti che non hanno accesso ai contributi ordinari previsti dal Testo Unico sulla cultura - ha spiegato - Si tratta di 700 euro per lavoratori autonomi e imprese individuali e 1000 euro per i soggetti costituiti in associazione o altra tipologia di ente non lucrativo di diritto privato o di società, che non hanno accesso ai contributi ordinari e hanno sede in Piemonte. Inoltre imprese e operatori con partita Iva e sede in Piemonte, che operano nell’indotto a supporto delle attività culturali e che rientrano in un elenco di codici Ateco”.
Questi dunque i Codici Ateco che verranno presi in considerazione: 59.11; 59.12; 59.13; 59.20; 74.10.2; 74.10.29; 74.20; 74.30; 79.90.20; 82.30; 85.52; 90.01; 90.02; 90.03; 90.04; 91.01; 91.02; 91.03; 93.19.92; 94.99.2.
“Lo scopo principale - prosegue l’assessore Poggio - è quello di salvaguardare il sistema culturale piemontese e i molti lavoratori del comparto, attivando un meccanismo che riconosca le spese di struttura e le attività comunque realizzate, spostando l’attenzione dai progetti ai soggetti in relazione al consolidamento o alla ridefinizione organizzativa delle proprie strutture, alle nuove progettualità, alla ripartenza delle attività o alle spese di investimento”.
“Per attivare il più velocemente possibile il Bonus Cultura - conclude l’assessore - ben consci delle numerose difficoltà che sta vivendo tutto il mondo culturale piemontese, abbiamo superato l’ordinaria e consueta fase legislativa consiliare utilizzando precisi strumenti che hanno permesso una rapida approvazione del Bonus in sede di Commissione, allo scopo di sostenere un comparto fortemente penalizzato dall’emergenza sanitaria e strategico per la nostra regione”.
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