Ieri sulla Stampa c'era un'intera pagina dedicata ai profili dei tre maggiori candidati sindaci, con dati fondamentali per il ruolo tipo il segno zodiacale, le passioni musicali e la fede calcistica. Veniva segnalato pure "l'evento torinese preferito": Salone del Libro per Lo Russo, Torino Film Festival per Sganga, e per Damilano un non meglio precisato "Salone dell'Auto" che non mi è dato di sapere se sia memoria infantile o auspicio per il futuro.
Nell'attesa dell'esito elettorale, mi sono quindi premurato di rinfrescare la memoria dei candidati segnalando alla loro augusta attenzione la prima grana che il nuovo sindaco dovrà affrontare in materia di eventi e istituzioni culturali: le numerose nomine di vertice che incombono sul futuro di buona parte di tali istituzioni ed eventi (no, la cosa non riguarda il Salone dell'Auto...). Nell'articolo (oggi sul Corriere, e lo potete leggere anche a questo link) esprimo il modesto desiderio di non assistere nella prossima consiliatura a certi magheggi e porchezzi del passato. Il sindaco, chiunque sarà, la pianti di nascondere le vergogne del sottogoverno dietro sputtanatissimi bandi, e si assuma la responsabilità politica di scegliere per direzioni e presidenze figure di primissima qualità - competenti, autorevoli, capaci e appassionate - senza calcolare fedeltà di partito e servilismi di clan, estremi rifugi delle canaglie.
Non mi aspetto attenzione da lorsignori. Ma l'eletto dei torinesi può star certo che non mancherò di seguire con affettuosa attenzione - la stessa che questo blog ha riservato ai suoi predecessori - le sue mosse nei prossimi anni. E questa, per quanto mi riguarda e per quanto mi resta da vivere, è una promessa.
Commenti
Posta un commento