Passa ai contenuti principali

BENVENUTO AL NUOVO SINDACO


Ieri sulla Stampa c'era un'intera pagina dedicata ai profili dei tre maggiori candidati sindaci, con dati fondamentali per il ruolo tipo il segno zodiacale, le passioni musicali e la fede calcistica. Veniva segnalato pure "l'evento torinese preferito": Salone del Libro per Lo Russo, Torino Film Festival per Sganga, e per Damilano un non meglio precisato "Salone dell'Auto" che non mi è dato di sapere se sia memoria infantile o auspicio per il futuro.

Nell'attesa dell'esito elettorale, mi sono quindi premurato di rinfrescare la memoria dei candidati segnalando alla loro augusta attenzione la prima grana che il nuovo sindaco dovrà affrontare in materia di eventi e istituzioni culturali: le numerose nomine di vertice che incombono sul futuro di buona parte di tali istituzioni ed eventi (no, la cosa non riguarda il Salone dell'Auto...). Nell'articolo (oggi sul Corriere, e lo potete leggere anche a questo link) esprimo il modesto desiderio di non assistere nella prossima consiliatura a certi magheggi e porchezzi del passato. Il sindaco, chiunque sarà, la pianti di nascondere le vergogne del sottogoverno dietro sputtanatissimi bandi, e si assuma la responsabilità politica di scegliere per direzioni e presidenze figure di primissima qualità - competenti, autorevoli, capaci e appassionate - senza calcolare fedeltà di partito e servilismi di clan, estremi rifugi delle canaglie.

Non mi aspetto attenzione da lorsignori. Ma l'eletto dei torinesi può star certo che non mancherò di seguire con affettuosa attenzione - la stessa che questo blog ha riservato ai suoi predecessori - le sue mosse nei prossimi anni. E questa, per quanto mi riguarda e per quanto mi resta da vivere, è una promessa.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la