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SALONE, PER LO STATUTO L'OK DEL COMUNE

Info di servizio. Oggi il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Statuto del Salone del Libro.
Era ora. E' da agosto che se ne parla, e i soliti entusiasti il 26 settembre dichiaravano con garrula leggerezza che l'avrebbero approvato "in quindici giorni". Dal 26 settembre di giorni ne sono trascorsi settantasette. Ecchessaramai, non facciamo i fiscali. Tutto è bene ciò che finisce bene. Purché finisca bene.
Nel documento oggi votato non c'è nulla di nuovo da segnalare rispetto a quanto già ampiamente riferito dopo l'esame in Commissione.
Per scrupolo, e a beneficio degli aficionados della materia, ricopio ad ogni buon conto il comunicato dell'ufficio stampa del Consiglio, che mi pare accettabile.


Approvata oggi dal Consiglio comunale, con 30 voti a favore e 2 astensioni la deliberazione sulle modifiche statutarie della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, presentata dalla sindaca Chiara Appendino e dall’assessora Francesca Leon, che ha relazionato in aula.
Il provvedimento ha lo scopo di rinnovare gli assetti organizzativi della Fondazione (costituita nel 2000 in continuità con la Fondazione per il Salone del Libro, varata nel 1994) e di assicurare la prosecuzione l’attività dell’attività di organizzazione del Salone Internazionale del Libro. Questo anche a fronte dell’interesse ad un maggior coinvolgimento nella fondazione - sia con finanziamenti, sia con partecipazione diretta tra i Soci Fondatori - manifestato nei mesi scorsi dai Ministeri o dell’Istruzione (MIUR) e dei Beni Culturali (MIBACT).
Nel settembre scorso l’Assemblea dei Soci Fondatori ha pertanto elaborato una bozza di modifica dello statuto, recepita dalla Giunta comunale e oggi approvata dall’assemblea elettiva di Palazzo Civico. Con la deliberazione passata oggi al vaglio del Consiglio comunale, viene esplicitata nello Statuto l’organizzazione del Salone Internazionale del Libro quale funzione primaria della Fondazione, sopprimendo il riferimento all’ambito regionale di attività. Inoltre, al fine di aprire la Fondazione a partner privati, viene introdotta una nuova categoria accanto ai Soci Fondatori, quella dei Soci Sostenitori, mentre a livello patrimoniale si rende esplicita la differenza tra patrimonio indisponibile e disponibile.
Le altre principali modifiche statutarie, riassunte nella deliberazione oggi approvata in aula, vedono la soppressione dell’Alto Comitato di Coordinamento (che era alternativamente presieduto da sindaco di Torino e presidente della Regione Piemonte). Si decide inoltre l’introduzione di un Comitato d’indirizzo, per accogliere e istituzionalizzare le istanze di rappresentanza di quei soggetti dell’industria editoriale e della filiera del libro interessati a offrire il loro contributo di idee ed esperienza.
Altre modifica di rilevo è costituita dall’abolizione dell’attuale Assemblea dei Soci Fondatori e la sua sostituzione con il Collegio dei Fondatori e Sostenitori, con i compiti di impulso e indirizzo della Fondazione, compresa la nomina di figure chiave nella stessa. Ai Soci Fondatori viene riservato il diritto di veto su modifiche statutarie e proposte di scioglimento.
Profondamente modificato l’assetto del Consiglio di Amministrazione (CdA), composto da un minimo di tre a un massimo di sette componenti (senza compensi), ai quali si aggiunge il presidente. Vengono altresì normate minuziosamente le modalità di nomina e le competenze del Segretario Generale della Fondazione, nuova figura in carica per quattro anni: viene individuato dal CdA, sulla base di un bando pubblico, tra persone di comprovata e specifica esperienza. Al Segretario Generale compete la gestione della Fondazione, e del suo personale, con la stesura dei progetti di bilancio: riferisce almeno semestralmente al CdA. Di nuova introduzione anche la figura del Direttore Editoriale, nominato dal CdA su proposta del Presidente, scelto tra personalità di riconosciuta valenza culturale ed esperienza: sua competenza sono l’elaborazione del piano di attività culturali da sottoporre all’approvazione del CdA. Resta in carica per due anni rinnovabili una sola volta sino a quattro consecutivi. Il Collegio dei Revisori dei Conti, organo contabile della Fondazione, ha poteri ispettivi e di controllo, oltre all’obbligo di informare immediatamente gli organi della Fondazione di ogni presumibile irregolarità riscontrata.
Il Consiglio ha anche approvato una mozione di accompagnamento (primo firmatario, Massimo Giovara), per l’inserimento tra gli scopi statutari della Fondazione la promozione della piccola e media editoria. Respinti alcuni emendamenti del consigliere Fabrizio Ricca, finalizzati ad inserire la regola del bando pubblico per tutte le cariche.

Commenti

  1. 700.000 euro tolti dal capitolo a bilancio 2016 delle biblioteche civiche per finanziare il Salone?
    http://www.comune.torino.it/giunta_comune/intracom/htdocs/2016/2016_06546.pdf

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