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TURIN IN THE WORLD: L'IDIOZIA NON SI FERMA A EBOLI

Paolo Verri: non piace alla gente che piace agli elettori
Da ieri è ufficiale: Paolo Verri molla Matera e va a Bari, come direttore del dipartimento Cultura della Regione Puglia. 

Una storia very torinese

Verri al momento è direttore della Fondazione Basilicata-Matera 2019 che dopo avere conquistato il riconoscimento di Capitale europea della cultura 2019 deve portare la bellissima città dei Sassi a quell'appuntamento. Principale artefice del successo della candidatura, Verri però s'è trovato in difficoltà dopo le ultime Amministrative che hanno mutato gli equilibrii in Comune. Beh, in difficoltà è un eufemismo: guerra di sterminio è un termine più appropriato. Morale: Verri se ne va. I genii restano. Come cinque anni fa a Torino.
E difatti riporto la storia sul blog perché mi sembra torinesissima. Cristo si è fermato a Eboli, ma l'idiozia va dappertutto.

La petizione on line

By the way. Dopo l'annuncio del forfait di Verri, da Matera è stata lanciata una petizione on line: "Paolo Verri, direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e regista del successo di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, sta per lasciare il suo incarico per andare alla Regione Puglia chiamato dal Presidente, Michele Emiliano. Una scelta che rischia di compromettere il lavoro svolto fino ad oggi e tutto il lavoro di innovazione contenuto nel dossier di candidatura. Alcuni cittadini di Matera e della Basilicata hanno deciso di promuovere un appello affinché le istituzioni mettano il direttore Paolo Verri nelle condizioni di continuare il lavoro svolto fino ad oggi. Ecco l'appello www.insiemepermatera2019.it".
In poche ore sono state raccolte oltre mille firme.

Nessuna firma, nessuna trattativa

Verri su Fb commosso ringrazia, ma va per la sua strada. E io, che stimo Verri, non firmerò. Sono felice si tolga da quel nido di vipere. Ci mancherebbe che pietisse da qualche bello spirito democraticamente eletto dal popolo materano le "condizioni per continuare" il suo lavoro. Chi minchia l'ha detto che nella vita dobbiamo sempre e comunque "trattare" con politici, padroni del vapore, capetti, caporali di giornata, sicofanti, idioti, bovari delle Fiandre, saltimbanchi, perdigiorno, talenti incompresi, piagnoni professionali, lingere assortite, piazzisti di lingerie, lei-non-sa-chi-sono-io, tangheri, tangueri, tangoni, nullatenenti neuronali, coyotes, pompose nullità e ladri di cavalli? Ma che se n'andassero affanculo. L'unica condizione accettabile sarebbe la comparsa di segnali di vita nelle scatole craniche dei sullodati, ipotesi scientificamente irreale. 
Nessuna trattativa, eccheccazzo. Se non gli va, s'arrangino: semmai possiamo mandargli qualcuno dei nostri genii ultimo modello. Noi siamo in overbooking; e loro, se si sono trovati male con Verri, questi li adoreranno.

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